Abbracciare il piano B: la storia di Lola, madre di cinque figli, due con sindrome di Down
Nella rubrica "Mettiti nei miei panni" del programma "Dale la vuelta" di Radio María, Lola ci invita a riflettere sulla bellezza dei piani inaspettati. Madre di cinque figli, due dei quali adottati con sindrome di Down, condivide la sua testimonianza di amore, fede e speranza, dimostrando che la vita, anche quando prende svolte inaspettate, può essere profondamente arricchente

Nella puntata del 19 maggio 2025 del programma “Dale la vuelta” di Radio Maria, la rubrica “Ponte en mis zapatos” (Mettiti nei miei panni) ha offerto una testimonianza commovente e piena di speranza. Lola, madre di cinque figli, due dei quali adottati e affetti dalla sindrome di Down, ha condiviso la sua esperienza di vita, segnata dall’accettazione e dall’amore incondizionato.
Lola ha iniziato raccontando come la sua vita abbia preso una piega inaspettata quando ha deciso di aprire il suo cuore e la sua casa all’adozione. L’arrivo dei suoi figli con sindrome di Down non rientrava nei suoi piani iniziali, ma ben presto si rese conto che questi “piani B” erano in realtà delle benedizioni sotto mentite spoglie. “A volte ciò che sembra una deviazione sul nostro cammino è in realtà il viaggio che Dio aveva pianificato per noi”, ha riflettuto.
L’intervista ha approfondito le sfide e le gioie dell’educazione di bambini con bisogni speciali. Lola ha sottolineato l’importanza della pazienza, dell’empatia e, soprattutto, dell’amore incondizionato. “Ogni giorno è un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo, per crescere come persona e per apprezzare le piccole cose che contano davvero”, ha affermato.
Uno dei momenti più emozionanti dell’intervista è stato quando Lola ha parlato della trasformazione personale che ha vissuto nel corso degli anni. “I miei figli mi hanno insegnato a vedere il mondo con occhi diversi, ad apprezzare la bellezza della diversità e a capire che ogni essere umano ha un valore incalcolabile”, ha affermato con emozione.
Lola ha anche sottolineato la necessità di una società più inclusiva e comprensiva. Si è battuta per una maggiore consapevolezza e sostegno per le famiglie come la sua, che affrontano sfide uniche ma altrettanto gratificanti. “L’inclusione non è solo una parola d’ordine; è un atteggiamento, uno stile di vita che arricchisce tutti noi”, ha sottolineato.
L’intervista si è conclusa con un messaggio di speranza e di incoraggiamento. Lola ha incoraggiato le famiglie a non temere l’ignoto e ad avere fiducia nel fatto che, anche quando la vita prende svolte inaspettate, c’è sempre bellezza e scopo in ogni passo del cammino. “Abbracciare il piano B non significa accontentarsi, ma piuttosto scoprire nuovi modi di amare ed essere amati”, ha concluso.
La testimonianza di Lola è un potente promemoria del fatto che, anche se la vita non segue sempre il copione che abbiamo scritto, i capitoli improvvisati possono essere i più significativi e trasformativi. La sua storia è fonte di ispirazione per tutti coloro che affrontano sfide inaspettate, dimostrando che, con amore e fede, qualsiasi percorso può condurci a destinazioni meravigliose. Adotta il piano B… Perché no?
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