Africa, le trasformazioni dopo la pandemia

Alla Pontificia università della S. Croce presentazione del report elaborato da Harambee International

Africa
Un corso di formazione per agricoltori nel nord del Camerun (C) Harambee-Africa.org

Come ogni anno, Harambee Africa International, presenta il 12 novembre alle 15,30, presso la Pontificia Università della Santa Croce, una raccolta di riflessioni sul tema delle possibili trasformazioni in epoca pandemica e post-pandemica nel in Africa. Nove autori di differente background, provenienti da Kenya, Nigeria, Costa d’Avorio, Repubblica democratica del Congo e Sud Africa, hanno delineato i contorni di un possibile scenario, contribuendo a gettare luce sulle sfide ma anche sulle opportunità che la crisi globale è in grado di offrire.

L’impatto della pandemia

I contributi danno conto dell’impatto negativo sui più importanti settori di crescita economica del continente, evidenti a causa delle molteplici fragilità esistenti; e anche dal punto di vista sanitario resta una grande incertezza, con meno del 4% (dati riferiti a ottobre 2021) della popolazione africana vaccinata.

Diversi sono i problemi evidenziati: il declino del commercio, dell’occupazione e l’aumento della povertà per gli strati più vulnerabili, lo scarso approvvigionamento dei vaccini, l’acuirsi dei conflitti sociali; in tal senso, ogni contributo presenta un focus specifico e, sebbene non abbia la pretesa di offrire un’analisi esaustiva, di certo contribuisce ad approfondire la conoscenza delle diverse realtà.

I segnali positivi

Tuttavia, i contributi presentano una serie di indicatori positivi che permettono di intravedere un futuro differente come, ad esempio, il boom dell’uso delle tecnologie digitali, un utilizzo più razionale delle risorse a disposizione, il ritorno a mestieri agricoli un tempo abbandonati per la fuga verso le città, la nascita di nuove professioni.

Soprattutto, c’è accordo nel considerare che l’isolamento dovuto alla pandemia globale sta accelerando l’aspirazione ad un maggiore livello di autosufficienza del continente. Moltissimi restano gli ostacoli, ma “una nuova Africa sta comunque emergendo rapidamente” consapevole delle potenzialità e desiderosa di “superare tutte queste sfide per creare ricchezza e contribuire al bene comune, rafforzando il tessuto sociale in modo sostenibile e rispettoso della dignità umana e della natura”.

Cresce la fiducia

Sembra che la crisi abbia rafforzato la fiducia nelle proprie possibilità e questa fiducia è considerata un importante motore di sviluppo.


Gli autori coinvolti sono: Martin Drakard, giornalista, Kenya; Stacey Hope-Bailie, Università di Witwatersrand, Sud Africa; Joshua Nwachukwu e Chidiebere Ironuru, avvocati e advocates per i diritti umani, Nigeria; Olga Kouassi, direttore generale di Bureau Norme Audit (BNA), Costa d’Avorio; Sharon Osembo, Strathmore University, Kenya; Philemon Muamba, Università Cattolica del Congo e Università di Kinshasa, RD Congo; Maryann Iloha, Università della Nigeria; Jotham Njoroge, Strathmore University, Kenya; Gabriel Dinda, Strathmore University, Kenya.

Ogni anno Harambee raccoglie, in un breve volume, contributi di esperti ed intellettuali africani su tematiche specifiche. Negli ultimi anni le riflessioni hanno trattato: Covid-19 e resilienza, donna e leaderships, l’istruzione superiore per la crescita economica, sistemi sanitari.

Harambee Africa International è un’associazione internazionale, con sede a Roma, istituita nel 2002 in occasione della canonizzazione di Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Harambee desidera contribuire a valorizzare le potenzialità delle differenti realtà dell’Africa Sub-Sahariana attraverso due principali linee di azione. La prima è rafforzare le capacità delle risorse umane locali, affiancando enti africani nella realizzazione di progetti nel settore dell’istruzione di base, della formazione professionale, accademica e imprenditoriale.  La seconda è approfondire la conoscenza sull’Africa per superare gli stereotipi e contribuire ad una cultura e della convivenza e della complementarietà.