Assemblea Ecclesiale dell’America Latina

Intervista esclusiva a don David Jasso, Vice Segretario Generale del CELAM: evento “di tutto il Popolo santo di Dio”

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Don David Jasso vice segretario del Celam

L’Assemblea Ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi “ci rimanda all’essenza della nostra vita di Chiesa, a uno stile di essere e di agire. È sinodale perché cerchiamo la partecipazione di tutto il Popolo di Dio, non di una élite illuminata, come ci ha detto Papa Francesco nel suo videomessaggio, ma di tutto il Popolo santo di Dio”, a dirlo è padre David Jasso, segretario generale aggiunto del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM), in un’intervista esclusiva a Exaudi.

La Chiesa dell’America Latina e dei Caraibi celebrerà in Messico, dalla terza alla quarta domenica di novembre 2021, la Iª Assemblea Ecclesiale del Continente con il motto “Siamo tutti discepoli missionari in uscita”.

Come si legge nel sito web “come discepoli missionari, riuniti sinodalmente nella I Assemblea Ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi, ricorderemo quanto accaduto alla V Conferenza Generale di Aparecida e, guardando contemplativamente la nostra realtà con le sue sfide, ravviveremo il nostro impegno pastorale perché, in Gesù Cristo, i nostri popoli abbiano una vita piena nei e sui nuovi cammini verso il 2031 – 2033”.

Dall’inizio di quest’anno, l’Assemblea Ecclesiale sta già muovendo i primi passi nel suo lavoro di riflessione, ascolto e spiritualità, favorendo la partecipazione del popolo di Dio che vive la sua fede nelle diverse realtà presenti nel continente.

Padre David Jasso ha parlato con Exaudi, tra l’altro, dell’origine e del significato di questa prossima Assemblea, del processo di ascolto in cui sono immersi, dell’elezione dei membri dell’assemblea e dei frutti attesi dal primo evento: grandezza nel continente, ma anche nel mondo.

Di seguito l’intervista completa con padre David Jasso.

Exaudi: Mons. Cabrejos, in una recente intervista a Exaudi, ha spiegato che l’origine di questa Assemblea Ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi si trova nell’udienza che Papa Francesco ha concesso alla Presidenza del CELAM nel settembre 2019. In essa il Santo Padre ha espresso la necessità di un evento nella regione per far fronte alle sfide attuali, nonché il significato profondo della Missione Continentale, come Chiesa in “Uscita missionaria” per riprendere, riflettere e discernere le conclusioni di Aparecida. Di volta in volta quali sono queste conclusioni?

Padre David Jasso: Aparecida ci invita a una conversione personale ed ecclesiale, passando da una pastorale di conservazione a una pastorale missionaria, attuando un incontro personale con Cristo, che ci conduce a una vita di fede profonda e matura, inserita nella comunità ecclesiale missionaria , aperti alle esigenze sociali, all’impegno per la giustizia del regno di Dio, per difendere la vita minacciata e per promuovere una vita piena in un mondo segnato dall’ingiustizia e dalla morte.

In conclusione, Aparecida chiede che la Chiesa in America Latina e nei Caraibi diventi un segno trasparente ed efficace del Regno di Dio con l’aiuto dello Spirito e che, attraverso la Missione Continentale e un cammino di rinnovamento pastoral,e si vada avanti.

Ne abbiamo tenuto molto conto da parte del Comitato di Contenuti e Spiritualità dell’Assemblea Ecclesiale, affinché, con grata memoria, ricordiamo questo evento ecclesiale e ci lanciamo nel futuro, vivendo con passione questo presente.

In questo spirito è bene ricordare alcuni auspici che Aparecida ha comunicato nella parte finale del cosiddetto Messaggio ai popoli dell’America Latina e dei Caraibi (questo testo è un breve documento, approvato dai membri della V Conferenza, a pochi giorni dalla sua conclusione) che non solo crediamo, ma anche speriamo possibili: “Essere una Chiesa viva, fedele e credibile che si nutre della Parola di Dio e dell’Eucaristia. Vivere il nostro essere cristiani con gioia e convinzione come discepoli missionari di Gesù Cristo. Formare comunità vive che nutrano la fede e promuovano l’azione missionaria. Valorizzare le diverse organizzazioni ecclesiali in spirito di comunione. Promuovere un laicato maturo, corresponsabile della missione di annunciare e rendere visibile il Regno di Dio. Promuovere la partecipazione attiva delle donne nella società e nella Chiesa”.

Exaudi: In un successivo incontro con il cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga è stato stabilito che, come avvenuto nel Sinodo panamazzonico del 2019, questo evento ecclesiale sarebbe stato “sinodale”. Cosa implica questa caratteristica?

Padre David Jasso: “sinodalità” è una parola nuova, quella che sapevamo era “sinodo”, però la pratica della sinodalità è vecchia. Questa Assemblea ecclesiale ci rimanda all’essenza della nostra vita di Chiesa, a uno stile di essere e di agire. È sinodale perché cerchiamo la partecipazione di tutto il Popolo di Dio, non di una élite illuminata come ci ha detto Papa Francesco nel suo videomessaggio, ma di tutto il Popolo santo di Dio. La sinodalità è comunione e partecipazione in atto, rendendo viva la comunione trinitaria di cui parla Aparecida.

Exaudi: Monsignor Cabrejos, infatti, ha affermato che la prossima Assemblea Ecclesiale costituisce un evento sinodale “che convocherà i rappresentanti di tutto il Popolo di Dio che si reca in pellegrinaggio in America Latina e nei Caraibi”. Chi parteciperà a tale processo? Come verranno scelti?

Padre David Jasso: Già dal processo di ascolto cerchiamo che la partecipazione sia ampia. Ora stiamo discernendo come sarà la convocazione per i membri dell’Assemblea che parteciperanno in rappresentanza delle loro Chiese locali. Stiamo valutando molti fattori per garantire, non solo la rappresentatività ma la proporzionalità, ricordando che solo una piccola rappresentanza sarà di persona in Messico, collegata con il resto del continente e oltre i nostri confini con fratelli e sorelle ispanici che vivono lontano da casa.

Exaudi: Ad aprile è iniziato il processo di Ascolto per l’Assemblea: come si sta sviluppando nei diversi Paesi?


Padre David Jasso: Grazie a Dio c’è un’ampia partecipazione; il Comitato di ascolto ha fatto un grande sforzo per progettare la metodologia, preparare i materiali e i sussidi, nonché formare coloro che sviluppano questi spazi di dialogo e partecipazione.

Abbiamo chiesto ad ogni Conferenza Episcopale di avere un’Équipe di Animazione Pastorale in modo tale che, essendo un collegamento, crei  motivi ed entusiasmi nel proprio Paese. Queste Équipe sono Ecclesiali, il che garantisce anche che tutti siano presi in considerazione. Nella pagina www.asntacióneclesial.lat, si possono trovare tutorial, materiali e la piattaforma per partecipare.

Exaudi: Quali materiali sono disponibili per preparare questo importante evento ecclesiale?

Padre David Jasso: Per ora, in questa fase abbiamo il Documento per il Cammino, che raccoglie le sfide importanti che, alla luce di Aparecida e dei segni dei tempi, abbiamo potuto evidenziare. Inoltre vi è la Guida Metodologica del Processo di Ascolto e, come ho già accennato, una serie di materiali che aiutano ad approfondirlo e parteciparvi.

D’altra parte, abbiamo sussidi e risorse pastorali che il Comitato di Spiritualità ha preparato per approfondire l’Identità, la Vocazione e la Missione dei Discepoli Missionari, così come i canti, le preghiere e altri elementi che compongono l’itinerario spirituale.

Exaudi: Qual è l’itinerario da seguire nei prossimi mesi fino a novembre?

Padre David Jasso: Per ora stiamo incoraggiando la partecipazione al Processo di Ascolto fino alla fine di agosto, per iniziare nei mesi di settembre e ottobre un momento di discernimento comunitario che includa la sistematizzazione delle informazioni che verranno contrapposte con elementi di analisi dei Big Data (social listening) sulle conversazioni intorno alla Chiesa nel nostro continente, nonché su temi specifici in relazione ai forum tematici che stiamo promuovendo.

Tutto questo si tradurrà in un documento da discernere per l’Assemblea che celebreremo a novembre.

Exaudi: Quali frutti si aspettano da questo processo di ascolto e da questa importantissima Assemblea Regionale in generale?

Padre David Jasso: Un frutto è l’ampia partecipazione del Popolo di Dio e la profondità dei dialoghi nei forum tematici. Credo anche che stiamo affrontando la sfida di guardare con grata memoria alla proposta della Chiesa dell’America Latina e dei Caraibi nel 2007 per aggiornarla e rilanciarla al mondo.

Dall’Assemblea siamo certi che orientamenti pastorali aperti alle realtà della Chiesa del Continente emergeranno come uno dei frutti, da cui realizzare progetti pastorali specifici nel rispetto dei propri percorsi pastorali.

Exaudi: Dato che questa Assemblea Ecclesiale è la prima di questa portata nella regione, ma anche nel mondo, cosa pensa possa significare questo evento per la Chiesa universale?

Padre David Jasso: Un momento di grazia nel nostro Continente. Infatti Papa Francesco ha detto che la Chiesa di questa regione ha molto da dare al mondo e, con semplicità, credo che possiamo camminare insieme a fratelli di altri Paesi, condividendo ciò che siamo e abbiamo, cercando di costruire relazioni basate e ispirate dal Regno.

Exaudi: In merito alla recente 38a Assemblea del CELAM, tenutasi a maggio, può fare un bilancio?

Padre David Jasso: Alla 38a Assemblea Generale Ordinaria del CELAM, i vescovi riuniti hanno approvato la proposta e il processo di Rinnovamento e Ristrutturazione di questo Consiglio Episcopale, che nasce dalla 37a Assemblea a Tegucigalpa, in Honduras.

Dall’altro, hanno potuto riflettere sulla realtà che sta vivendo il Continente in mezzo alla pandemia e hanno condiviso come hanno affrontato le sfide. È stato un momento di incontro e di vicinanza, pur in mezzo alla virtualità con cui è stato vissuto in modo inedito.