Benedetto XVI è tornato alla Casa del Padre

Il Papa emerito si è spento oggi alle 9.34

(C) Vatican Media
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“Se segui la volontà di Dio, sai che nonostante tutte le cose terribili che ti accadono, non perderai mai un ultimo rifugio. Sai che il fondamento del mondo è l’amore, così che anche quando nessun essere umano può o vuole aiutarti, puoi andare avanti, confidando in Colui che ti ama” (Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, Gesù di Nazaret vol. 1, Dal Battesimo nel Giordano alla Trasfigurazione, 2007)

Ciascuno di noi è il frutto di un pensiero di Dio. Ciascuno di noi è voluto, ciascuno è amato, ciascuno è necessario” (Benedetto XVI, Omelia della messa per l’inizio del ministero petrino, 24 aprile 2005)

“Le vie del Signore non sono comode, ma noi non siamo creati per la comodità, bensì per le cose grandi, per il bene” (Benedetto XVI, Udienza ai pellegrini tedeschi venuti a Roma per l’elezione del sommo Pontefice, 25 aprile 2005).

Benedetto XVI è morto

Benedetto XVI è tornato alla Casa del Padre. Una notizia purtroppo attesa, dopo che Papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì aveva chiesto di pregare per il suo predecessore. Poi si era recato a fargli visita un’ultima volta.

Il decesso del Papa emerito, avvenuto alle 9.34 di questa mattina nel Monastero Marter Ecclesiae dove risiedeva, è stato comunicato dalla sala stampa della Santa Sede. Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger, aveva quasi 96 anni. Lunedì 2 gennaio il corpo sarà esposto nella Basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli.

Giovedì 5 gennaio, alle 9.30, si terranno i funerali in Piazza San Pietro presieduti dal Santo Padre Papa Francesco.

Non appena la notizia della scomparsa del papa emerito si è diffusa nel mondo intero, sono arrivati in Vaticano messaggi di condoglianze.

All’Angelus del 29 giugno 2021, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, dopo aver recitato la preghiera mariana Francesco aveva parlato con affetto del suo predecessore Joseph Ratzinger, che aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale quello stesso giorno del 1951:

“E oggi, per noi, ricorre un anniversario che tocca il cuore di tutti noi: 70 anni fa, papa Benedetto veniva ordinato sacerdote. A te, Benedetto, caro padre e fratello, va il nostro affetto, la nostra gratitudine e la nostra vicinanza. Lui vive nel monastero, un luogo voluto per ospitare le comunità contemplative qui in Vaticano, perché pregassero per la Chiesa. Attualmente, è lui il contemplativo del Vaticano, che spende la sua vita pregando per la Chiesa e per la diocesi di Roma, della quale è vescovo emerito. Grazie, Benedetto, caro padre e fratello. Per la tua testimonianza credibile. Grazie per il tuo sguardo continuamente rivolto verso l’orizzonte di Dio: grazie!”.

La biografia

Joseph Ratzinger, che sarebbe diventato Papa Benedetto XVI, era nato il 16 aprile 1927, Sabato Santo, a Marktl am Inn, in Germania.

Suo padre, ufficiale di polizia, proveniva da una famiglia di agricoltori della Bassa Baviera. La madre, prima di sposarsi, aveva lavorato come cuoca in alcuni alberghi. Il piccolo Joseph trascorse gli anni dell’adolescenza a Traunstein, una piccola città al confine con l’Austria, non lontano da Salisburgo, città natale del famoso musicista Wolfgang Amadeus Mozart. È in questo contesto – che sarà poi definito “mozartiano” da papa Benedetto XVI – che ricevette la sua formazione cristiana, umana e culturale.

La Seconda guerra mondiale

I giorni della giovinezza di Joseph furono tutt’altro che facili.

La sua fede e l’educazione ricevuta in famiglia lo prepararono bene ad affrontare la dura esperienza della tragedia del regime nazista. Una volta fu testimone del pestaggio del suo parroco, da parte di alcuni nazisti,  prima della celebrazione della Messa. Il futuro papa fu ben consapevole dell’atmosfera ferocemente ostile alla Chiesa cattolica che si respirava nella Germania di Hitler (1933-1945)

Verso la fine della seconda guerra mondiale, Joseph fu arruolato nel servizio ausiliario antiaereo.

Sacerdote e professore

Dal 1946 al 1951, Joseph Ratzinger studiò alla Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga e all’Università di Monaco. Insieme al fratello Georg, di tre anni più anziano, morto nel 2020, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1951 nella cattedrale di Frisinga, per l’imposizione delle mani del cardinale Michael Von Faulhaber, Arcivescovo di Monaco e Frisinga.

Nel 1953 si laureò in teologia con una dissertazione su “Popolo e casa di Dio nella dottrina della Chiesa di Sant’Agostino”.

Quattro anni dopo, ottenne l’abilitazione a docente universitario discutendo una dissertazione dal titolo “La teologia della storia di san Bonaventura”. Dopo avere insegnato dogmatica e teologia fondamentale alla Scuola superiore di Frisinga dove era stato studente, Joseph Ratzinger fu docente nelle università di Bonn (1959-1963), Munster (1963-1966), Tubinga (1966-1969) e infine Ratisbona (1969-1977), dove insegnò teologia dogmatica e storia del dogma e divenne decano e vice-rettore di quell’ateneo.

Ratzinger al Concilio vaticano II

Dal 1962 al 1965, il giovane e brillante teologo Joseph Ratzinger fu presente a Roma a tutte le quattro sessioni dei lavori del Concilio Vaticano II, convocato nel 1959 da Giovanni XXIII e concluso dal successore Paolo VI. Ratzinger vi prese parte come consulente teologico dell’arcivescovo di Colonia, il cardinale Josef Frings, e poi perito.

Una vocazione “teologica”

L’importante e utile esperienza avuta a Roma come perito conciliare fu immensamente preziosa e fondamentale per l’intera vita del futuro papa. Joseph Ratzinger la visse come una conferma della propria vocazione, che egli stesso una volta definì vocazione “teologica”.


Nel frattempo svolse un’intensa attività accademica di pubblicazione di contributi e saggi di teologia. Tra i numerosi titoli dell’”Opera omnia di Ratzinger” spicca per notorietà presso il grande pubblico la fortunata “Introduzione al cristianesimo”, datata 1969. La fama di insigne teologo gli procurò nel 1969 la nomina a membro – per due quinquenni consecutivi – della Commissione teologica internazionale, istituita da Paolo VI in seno alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Al tempo stesso Ratzinger svolse diversi incarichi per la Conferenza episcopale tedesca e

“Cooperatori della verità”

Il 24 marzo 1977, Papa Paolo VI nominò a sorpresa il professor Joseph Ratzinger Arcivescovo di Monaco  e Frisinga, una delle più importanti sedi episcopali della Germania.

Il 28 maggio seguente Ratzinger ricevette l’ordinazione episcopale nella cattedrale di Monaco. Era il primo sacerdote diocesano in 80 anni ad assumere il governo pastorale di questa grande diocesi bavarese. Scelse come motto episcopale “Cooperatores veritatis” (cfr. III Gv 1, 8).

A distanza di appena un mese, nel concistoro del 27 giugno 1977 papa Montini lo creò cardinale assegnandogli il titolo presbiterale di santa Maria Consolatrice al Tiburtino, nel popolare quartiere romano di Casalbertone. In seguito al passaggio tra i cardinali dell’ordine dei vescovi, al cardinale Ratzinger sarà assegnato il titolo della Chiesa suburbicaria di Velletri-Segni (5 aprile 1993) e poi, una volta eletto decano del collegio cardinalizio, quello della Chiesa suburbicaria di Ostia (30 novembre 2002).

Al conclave di agosto 1978 il cardinale Ratzinger conobbe il cardinale polacco arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla, eletto quindi papa con il nome di Giovanni Paolo II il 16 ottobre di quell’anno.

Ratzinger in Vaticano

Il 25 novembre 1981 fu nominato da Papa Giovanni Paolo II Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, incarico a cui sono associate anche le presidenze della Pontificia Commissione Biblica e della Commissione Teologica Internazionale. Il cardinale Ratzinger lasciò dunque l’incarico pastorale di arcivescovo di Monaco e Frisinga il 15 febbraio 1982, per trasferirsi a Roma.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica

Nei 23 anni trascorsi dal cardinale Ratzinger in Vaticano, a capo dell’ex Sant’Uffizio, spicca il ruolo da lui esercitato di Presidente della Commissione che in sei anni di intenso lavoro, tra 1986 e 1992, ha realizzato il nuovo Catechismo della Chiesa cattolica.

Il 6 novembre 1998 Ratzinger è stato nominato Vice-Decano del Collegio Cardinalizio; il 30 novembre. 2002, il Santo Padre ha approvato la sua elezione, per l’ordine dei Cardinali Vescovi, a Decano del Collegio Cardinalizio.

All’interno della Curia Romana

Fino alla sua elezione alla Cattedra di Pietro il Cardinale Ratzinger è stato Membro del Consiglio della Seconda Sezione della Segreteria di Stato; delle Congregazioni: per le Chiese Orientali, per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per i Vescovi, per l’Evangelizzazione dei Popoli, per l’Educazione Cattolica, nonché del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e della Pontificia Commissione per l’America Latina e della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.

Alla morte di papa Giovanni Paolo II, 2 aprile 2005, fu Ratzinger a celebrarne i funerali l’8 aprile 2005, a presiedere le congregazioni cardinalizie della sede vacante e a celebrare la messa “Pro eligendo pontifice”, il 18 aprile, giorno di inizio del conclave.

“Habemus Papam”

Martedì 19 aprile 2005, al quarto scrutinio del conclave, il Cardinale Joseph Ratzinger fu eletto il 265° Pontefice della Chiesa Cattolica Romana, con il nome di Benedetto XVI.

Alle 18.48 il neoeletto pontefice si affacciò su piazza san Pietro dalla loggia centrale della Basilica vaticana, per benedire la folla e pronunciare queste parole: “Cari fratelli e sorelle, dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i Signori Cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere. Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi nel suo aiuto permanente, andiamo avanti. Il Signore ci aiuterà e Maria sua Santissima Madre starà dalla nostra parte”.

Il pontificato: alcuni dati e statistiche

Benedetto XVI ha scritto tre encicliche:

– Deus caritas est (25 dicembre 2005), sull’amore cristiano;

– Spe salvi (30 novembre 2007), sulla speranza cristiana;

– Caritas in veritate (29 giugno 2009), sullo sviluppo umano integrale.

Accanto ai testi magisteriali pontifici, Joseph Ratzinger/Benedetto XVI ha pubblicato “Gesù di Nazaret in tre volumi, ampiamente letti ed apprezzati, sulla vita e l’insegnamento di Cristo.

Per conoscere Papa Benedetto

Sono stati scritti anche numerosi libri sul Santo Padre, tra cui la biografia del 2005 di John L. Allen Jr, Pope Benedict XVI: A Biography of Joseph Ratzinger. Inoltre, i due grandi volumi di Peter Seewald: Benedetto XVI: A Life: Volume One: Youth in Nazi Germany to the Second Vatican Council 1927-1965 e Benedict XVI: A Life Volume Two: Professor and Prefect to Pope and Pope Emeritus 1966-The Present.