Capitolo di San Pietro, nuove norme da ottobre

Le principali attività economiche passano alla Fabbrica, tagli agli emolumenti dei canonici

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Dopo la nomina, il 29 giugno scorso, di mons. Orazio Pepe a Segretario della Reverenda Fabbrica di San Pietro, è giunta un’altra disposizione che accelera il programma di riforma del Capitolo di San Pietro. Sono state diramate delle disposizioni transitorie, che entreranno in vigore il prossimo 1° ottobre e avranno validità di un anno, in attesa della revisione dello Statuto del Capitolo. Tali norme si traducono sostanzialmente in un taglio di stipendi per i membri del Capitolo e per gli eventuali coadiutori e nel passaggio dell’amministrazione e della gestione economica del Capitolo stesso alla Fabbrica di San Pietro.

Le norme transitorie

Questo il testo delle norme approvate da Papa Francesco:

  1. Il Capitolo della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano è costituito da un collegio di sacerdoti nominati dal Santo Padre nel ruolo di canonici i quali: a. prestano servizio di animazione liturgica e pastorale alla Basilica di San Pietro; b. percepiscono un emolumento capitolare non cumulabile con altre provvigioni o altre retribuzioni per servizi prestati nella Curia Romana e nelle altre Istituzioni collegate con la Santa Sede.
  2. I coadiutori del Capitolo sono nominati dal Santo Padre e prestano la loro opera nelle celebrazioni liturgiche, nelle opere pastorali e in altri compiti che possono essere loro affidati dall’Arciprete insieme col Capitolo. Anche per i coadiutori si applica quanto previsto all’art. 1, b.
  3. L’amministrazione e la gestione delle attività economiche legate al Museo del Tesoro e alla vendita di oggetti religiosi è affidata alla Fabbrica di San Pietro, che assume tutto il personale dipendente del Capitolo.
  4. Il Capitolo conserva e amministra il patrimonio immobiliare e finanziario attualmente in essere e le relative rendite
  5. Gli emolumenti dei Canonici e dei Coadiutori in servizio sono erogati dalla Fabbrica.

Le presenti norme entrano in vigore dal 1° ottobre 2021.

Le principali novità

Il taglio di emolumenti si concretizza nel fatto che tutti i canonici provengono dalla Curia romana, una volta lasciati i loro incarichi e dunque hanno già una pensione. L’altro aspetto interessante è il passaggio delle attività economiche alla Fabbrica. Una decisione che evidentemente va in una direzione ben precisa, quella di restituire al Capitolo un ruolo eminentemente ecclesiale e pastorale, così come l’aveva ideato Leone IX quando lo istituì nel 1053. Il Capitolo, infatti, in passato si occupava tra l’altro della cura pastorale del rione Borgo, intorno a San Pietro, e dell’assistenza spirituale dell’ospedale Santo Spirito.


Dal punto di vista economico, va segnalato che gran parte del patrimonio immobiliare e finanziario del Capitolo nel corso del tempo era stato affidato all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa).