“Che il Signore vi aiuti a preservare il patrimonio audiovisivo della Chiesa”

Il Papa alla Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo

Primaonline

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha inviato alla Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo (MAC) in occasione della sua istituzione:

Messaggio del Santo Padre

Al Presidente e ai membri

del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo

In occasione della sua istituzione, desidero rivolgere il mio paterno augurio di buon lavoro ed il mio caloroso incoraggiamento ai membri della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo, al suo Presidente, al Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Scientifico.


Gli obiettivi che la vostra Fondazione intende perseguire rispondono ad una reale urgenza culturale per tutta la Chiesa. Recentemente, nell’intervista concessa a Mons. Viganò per il suo volume Lo sguardo porta del cuore, ho insistito sull’importanza di un maggior impegno da parte di tutta la Comunità ecclesiale, ed in particolare della Santa Sede, verso la custodia della nostra «memoria per immagini». Le fonti audiovisive sono, del resto, divenute tracce storiche centrali del nostro recente passato: «Viviamo nel tempo dell’immagine – dicevo nell’intervista – e questo tipo di documenti è ormai diventato per la nostra storia, e sempre più lo diventerà, un complemento permanente alla documentazione scritta. Per di più, si tratta di documenti dal carattere intrinsecamente universale perché trascendono i confini linguistici e culturali, e possono essere compresi con immediatezza da tutti». Allo stesso tempo, sottolineavo quanto, pur essendo un patrimonio recente, le fonti sono un patrimonio fragile, che necessita di costanti cure: la Chiesa cattolica ha già purtroppo perso molta parte della documentazione audiovisiva che racconta la sua storia otto-novecentesca, a causa dell’incuria e della mancanza di risorse e di competenze.

Per questi motivi accolgo con grande favore la nascita di una Fondazione come la vostra, che si pone come scopo principale il recupero, la preservazione e la valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo e di quello documentale ad esso collegato, relativo al cattolicesimo. Mi sembra significativo che la vostra istituzione, grazie al coinvolgimento delle più importanti istituzioni archivistiche, cinetecarie ed accademiche, proponga una visione ed un metodo fondati sulla condivisione del patrimonio e delle più alte competenze e risorse al servizio della trasmissione della memoria audiovisiva del cattolicesimo. Tale orizzonte può indicare una direzione per tutta la Chiesa. Ponendomi nel solco dei miei Predecessori, che hanno mostrato una «cura vigilantissima» nel «conservare e tramandare alle future generazioni la memoria del Pontificato e dell’opera della Santa Sede» (Giovanni Paolo II, Motu Proprio La cura vigilantissima), ho immaginato un percorso che possa presto condurre alla nascita di un’istituzione che «funzioni da Archivio Centrale per la conservazione permanente e ordinata secondo i criteri scientifici, dei fondi storici audiovisivi degli organismi della Santa Sede e della Chiesa universale» (Lo sguardo porta del cuore, p. 20).

Mi pare dunque importante cogliere queste connessioni così come, infine, sottolineare che l’avvio del vostro lavoro si colloca sullo sfondo di un’importante ricorrenza, i sessant’anni dall’approvazione del Decreto conciliare Inter Mirifica, che annovera tra i meravigliosi doni di Dio gli strumenti della comunicazione sociale, compresi, dunque, anche i mezzi audiovisivi. Come rimarcavo nel Messaggio per il 30° anniversario dell’istituzione del Centro Televisivo Vaticano, «le parole dei Padri Conciliari ci appaiono profetiche; essi sottolineavano giustamente come sia importante l’uso di questi mezzi, in modo che “come sale e luce fecondino e illuminino il mondo”, portando la luce di Gesù Cristo e contribuendo al progresso di tutta l’umanità». Da allora, la tecnologia dei mezzi audiovisivi ha viaggiato a grande velocità, creando una quantità fino a pochi anni fa inimmaginabile di suoni e di immagini, che documentano la storia del mondo e della Chiesa. Oggi, dunque, è anche il tempo di fermarsi a raccogliere e custodire questo enorme patrimonio audiovisivo per avviare un nuovo grande processo di costruzione di una memoria collettiva.

Il Signore vi aiuti a realizzare i vostri importanti obiettivi, consentendo così agli storici del futuro di rileggere la più recente storia del cattolicesimo in tutta la sua complessità. Di cuore vi benedico.

Città del Vaticano, 3 marzo 2023