Giuda Iscariota era uno dei dodici apostoli. Camminava con Gesù, ascoltava i suoi sermoni; Fu testimone diretto di grandi miracoli; Partecipò alle conversazioni intime e ravvicinate in cui Gesù Cristo aprì loro il suo cuore, emozionandoli con i suoi progetti e sogni. Inoltre, godeva della fiducia dei suoi colleghi, poiché era stato nominato tesoriere.

I farisei e gli scribi, preoccupati per la fama e il prestigio che Cristo stava ottenendo, gridarono contro i soldati. “Perché non lo hanno arrestato?” Risposero: «Perché nessuno ha mai parlato con la sua autorità»; che decise di ucciderlo. Da parte sua, Giuda era diventato una specie di dissidente velato e cercava anch’egli di intimidire Gesù. Eliminarlo non rientrava nei suoi piani, perciò gettò la borsa dei soldi ai farisei quando seppe che volevano ucciderlo. Tuttavia, il suo tradimento fu valutato trenta denari d’argento. Il cartello sarebbe: “Chiunque io bacerò sulla guancia, quello è l’Uomo, prendilo”. Nel tardo pomeriggio, Iscariota, insieme ai soldati e a una folla di persone, come se fosse un criminale esperto e feroce, marciò alla ricerca del Maestro. Gesù era solo e indifeso. Giuda gli si avvicinò. Gesù cercò di dissuaderlo, ma senza successo. Era così certo e concentrato sul suo compito che senza esitazione o rimorso le diede un bacio sulla guancia; I soldati si avventarono subito su Gesù e lo immobilizzarono.

|Con un bacio, espressione di amicizia, affetto, amore, si aprì il cammino tortuoso e infame della Passione di Gesù Cristo. Questo atteggiamento dannoso è ancora in vigore! In nome della libertà, dell’uguaglianza, della giustizia, del benessere, dei poveri, della pace, della dignità umana… quanti inganni, abusi e schiavitù sono stati giustificati e continuano a essere perpetrati oggi! Certamente, gli esseri umani non agiscono deliberatamente per arrecare danno a sé stessi o agli altri. Forza un’argomentazione che conferma la sua azione. Lo Stato aliena la libertà e la responsabilità dei cittadini proprio per offrire loro una forma di benessere.

D’altra parte, se Giuda ricevette una somma per facilitare la morte di Gesù consegnandolo, quanto vale la vita oggi? La domanda può sembrare irrilevante, perché non ha prezzo. Ma quale ragionamento contorto viene utilizzato per anteporre gli interessi egoistici alla vita umana? La verità è che, che si tratti di poche monete o di milioni, si raggiunge lo stesso obiettivo: sopprimere la vita umana con una facilità tale da far paura.

Ma la Passione del Signore non finisce con la sua morte. La sconfigge con la sua resurrezione. E anche il modo in cui comunica la sua vittoria ai discepoli è attraverso gesti molto umani e significativi. Li rassicura: «Sono io, non abbiate paura». Ha conversazioni lunghe e profonde sulla vita di tutti i giorni. Prepara loro il cibo. E infine li saluta, incoraggiandoli a continuare a trasmettere la sua dottrina. Cristo non è venuto per cambiare l’amore o la libertà… È morto per trasformare i cuori, perché solo attraverso di essi è possibile vivere pienamente questi valori.