Dal dossier Caritas emergono le povertà “nascoste” di Roma

Una città segnata da troppe disuguaglianze ma dove si vedono segnali di speranza

Caritas
(C) Vatican Media

«False ripartenze?» è il titolo della quinta edizione del Rapporto “Povertà a Roma: un punto di vista” realizzato dalla Caritas diocesana. Lo studio è stato presentato questa mattina presso il Vicariato di Roma. Alla conferenza stampa hanno partecipato il cardinale vicario Angelo De Donatis, Giustino Trincia, direttore della Caritas e, in videoconferenza, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Il dossier

Il volume, 154 pagine ricche di infografiche e tabelle, documenta le numerose iniziative promosse dalle parrocchie di Roma negli ultimi due anni della pandemia. Dati sugli aiuti alimentari, alla distribuzione dei buoni spesa, alle mense sociali. Sono numerose le iniziative di prossimità promosse dalle comunità. Un focus evidenzia le proposte della Caritas riguardo agli ambiti del lavoro, dell’abitare e dell’ecologia integrale.

Nel Rapporto vi è anche una sezione dedicata allo scenario economico-sociale della Capitale e un’analisi sull’efficacia delle misure messe in atto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che riguardano l’esclusione sociale.

Far crescere la speranza

«La fotografia della città che il Rapporto ci offre – ha detto Giustino Trincia – è quello di una città in bilico tra la tentazione di ripiegarsi sulle profonde ferite inferte dalla pandemia e volontà di cogliere le notevoli opportunità offerte dal Pnrr, dal prossimo Giubileo del 2025 e dalla possibile assegnazione a Roma Capitale dell’Expo 2030. Opportunità inedite per trasformare Roma e renderla una metropoli meno disuguale e dove sia più facile e soprattutto più umano, poter vivere con dignità. La nostra convinzione è che sia possibile coltivare e far crescere la speranza e con essa la fiducia di potercela fare. Una convinzione basata sulla straordinaria prova di solidarietà a cui abbiamo assistito proprio nel periodo più aspro della pandemia,».

De Donatis: troppe povertà “nascoste”

«Mi piace sottolineare la dicitura in particolare che caratterizza questa pubblicazione “Un punto di vista”» ha detto De Donatis. «Non si tratta di opinioni che esprimono gli autori o di una presa di posizione della Caritas. Lo studio, come nelle precedenti edizioni, cerca di far emergere la povertà da una prospettiva che va oltre le statistiche ufficiali, che pure ci sono nel testo, ma si concentra su quelli che non hanno voce.


Scopriamo allora che nella nostra città esistono migliaia di persone che vivono in solitudine o che non hanno mai avuto un reddito regolare. Oppure che non riescono ad accedere al servizio sanitario pur avendone diritto, che erano già in grande difficoltà prima dell’arrivo della pandemia e ora si trovano completamente esclusi dal sistema di aiuti. Scopriamo che esistono migliaia di nostri concittadini che non riuscivano ad arrivare alla fine del mese e soprattutto non riuscivano a pagare le bollette di luce, acqua e gas ben prima che i rincari delle materie prime facessero impennare i costi. E scopriamo anche che in tanti, molti bambini purtroppo, non hanno elettricità e gas per scaldarsi perché vivono in alloggi di fortuna».