Don Julián Carrón lascia la guida di CL

Il successore di don Giussani si è dimesso dalla presidenza di Comunione e Liberazione in seguito al decreto che vieta di mantenere la carica nelle associazioni per più di dieci anni

Don Carrón
Don Carrón con Papa Francesco (C) Vatican Media

Don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha rassegnato le dimissioni. La decisione è stata comunicata con una lettera ai membri di CL. È un atto che rappresenta una diretta conseguenza del Decreto Generale “Le associazioni di fedeli”, che disciplina l’esercizio del governo nelle associazioni internazionali di fedeli. Il decreto, promulgato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, è in vigore dll’11 settembre 2021.

Le norme fissate dal Decreto

Il Decreto stabilisce che «i mandati nell’organo centrale di governo a livello internazionale possono avere la durata massima di cinque anni ciascuno» e che «la stessa persona può ricoprire un incarico nell’organo centrale di governo a livello internazionale per un periodo massimo di dieci anni».

Lo stesso Decreto stabilisce anche che «le associazioni nelle quali, al momento della entrata in vigore del presente Decreto, sono conferiti incarichi nell’organo centrale di governo a livello internazionale a membri che hanno superato i limiti di cui agli articoli 1 e 2, debbono provvedere a nuove elezioni entro e non oltre ventiquattro mesi dalla entrata in vigore del presente Decreto», cioè entro l’11 settembre 2023.

È il caso in cui rientra don Julián Carrón. Come spiega una nota di Comunione e Liberazione, il presidente ha deciso di dimettersi per favorire da subito il processo di cambiamento richiesto .

Da 16 anni alla guida di CL

Don Carrón, spagnolo, 71 anni, fu di fatto scelto direttamente da don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, alla sua successione. Dopo la morte di don Giussani il 22 febbraio 2005, il teologo, che insegna all’Università Cattolica, fu eletto presidente di CL il 19 marzo 2005. Già a settembre il Papa lo aveva destituito dalla carica di consigliere ecclesiastico dell’Associazione laicale Memores Domini, anch’essa fondata da don Giussani. Al suo posto subentrò l’arcivescovo di Taranto mons. Santoro.

La lettera di don Carrón

Di seguito, la lettera firmata oggi da Milano in cui don Carrón comunica le sue dimissioni:


Cari amici,
in questo momento così delicato della vita del movimento, ho deciso di presentare le mie dimissioni da Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, per favorire che il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre ˗ attraverso il Decreto sull’esercizio del governo all’interno dei movimenti ˗ si svolga con la libertà che tale processo richiede.

Questo porterà ciascuno ad assumersi in prima persona la responsabilità del carisma.
È stato un onore per me esercitare questo servizio per anni, un onore che mi riempie di umiliazione per i miei limiti e se ho mancato nei confronti di qualcuno di voi. Rendo grazie a Dio per il dono della compagnia di cui ho potuto godere, davanti allo spettacolo della vostra testimonianza quotidiana, da cui ho imparato costantemente e da cui voglio continuare a imparare.

Vi auguro di vivere questa circostanza come occasione di crescita della vostra autocoscienza ecclesiale, per poter continuare a testimoniare la grazia del carisma donato dallo Spirito Santo a don Giussani, che rende Cristo una presenza reale, persuasiva e determinante, che ci ha investito e trascinato dentro un flusso di vita nuova, per noi e per il mondo intero.