Dossier Caritas “Virus forte, comunità fragili”

È dedicato all’impatto della pandemia sulle popolazioni indigene, in particolare dell’America Latina, il 63º Rapporto con dati e testimonianze della Caritas italiana

Si intitola “Virus forte, comunità fragili. Un anno di emergenza sanitaria tra le popolazioni indigene”, il 63° Dossier con Dati e Testimonianze (DTT) della Caritas italiana. Il 21 febbraio 2020 fu accertato il primo caso di contagio da Covid19 in Italia, a Codogno, un paesino del lodigiano. Il virus iniziò così a diffondersi anche nel nostro Paese, fino al lockdown nazionale iniziato domenica 8 marzo.

“In questo tempo inedito, gli interventi della Caritas sono stati e continuano a essere numerosi e diversificati – si legge in una nota dell’ente – L’arrivo del vaccino è ora una nuova speranza, ma restano le drammatiche conseguenze sanitarie e sociali della pandemia Covid-19 che in un anno ha segnato in modo indelebile la vita delle persone in tutto il pianeta, superando i 110 milioni di contagi e i 2,4 milioni di decessi”. Il nuovo dossier “fa un bilancio a livello internazionale dell’evoluzione della pandemia e approfondisce in modo particolare l’aspetto della diffusione del virus in America”.

Il documento analizza alcuni dati complessivi sulla diffusione del virus su scala globale: dalla pressione antropica sul pianeta, in particolare sulla biodiversità, alle difficoltà che hanno segnato alcune categorie di persone e alcuni ambiti, come quello educativo, soprattutto nei Paesi in cui non sono stati messi in campo strumenti di protezione sociale. Prende poi in esame “la situazione delle comunità indigene del continente americano, evidenziando le situazioni di criticità a cui tali popolazioni sono sottoposte a causa della pandemia e delle misure di contenimento sociale. Il profilo delle vittime dell’epidemia in Centro e Sud America infatti è diverso da quello dell’Europa: a morire non sono soprattutto gli ultraottantenni ma le persone giovani, con meno di sessant’anni. L’epidemia e la morte colpiscono tutti i livelli sociali, ma il numero più alto di morti si conta tra i più poveri”.


Nel mondo, ricorda la Caritas, “più di 476 milioni di persone appartengono a popolazioni indigene. Si tratta di un raggruppamento pari al 6% della popolazione mondiale. Nella sola America Latina sono presenti 522 popolazioni indigene. Molte di queste popolazioni sono tra le più esposte al rischio di malattie infettive emergenti”.

Nel dossier “Virus forte, comunità fragili”, “oltre a ribadire l’importanza di un sistema sanitario pubblico e universale a tutela del diritto alla salute per tutti – in Italia, in Europa e nel resto del mondo – a fronte di un impatto della pandemia in società sempre più diseguali, sono riportate testimonianze inedite raccolte sul territorio e alcune forme di resilienza e risposta alle situazioni di crisi, messe in atto dalle popolazioni native, sia in forma autonoma che mediante il sostegno di organismi nazionali e internazionali, tra cui le Caritas e le Chiese locali”.

Il dossier è disponibile sul sito www.caritas.it e si aggiunge ai 62 già pubblicati da Caritas Italiana, tutti disponibili on-line.