Emergenza climatica, l’allarme dell’Onu: “Siccità e inondazioni”

Il rapporto pubblicato lunedì. Insua (Movimento Laudato Si’): Il pianto della Terra non può passare inosservato

Emergenza climatica

L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sul clima pubblicato lunedì chiarisce che l’emergenza climatica e la crisi della biodiversità vanno affrontate insieme, affinché il mondo possa realizzare seri progressi per la nostra casa comune. Il rapporto è la valutazione finora più completa dell’impatto della crisi climatica. Illustra con dovizia di particolari come l’aggravarsi della crisi stia colpendo tutti i membri del creato di Dio, nonostante gli sforzi globali per adattarsi alla crisi.

Metà dell’umanità a rischio

Quasi la metà dell’umanità – fino a 3,6 miliardi di persone – risiede in aree “altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici”. Il cambiamento climatico indotto dall’uomo ha già causato perdite e danni diffusi alle persone e alla nostra casa comune. L’aumento delle ondate di calore, della siccità e delle inondazioni ha provocato “mortalità di massa” nelle specie.

Il rapporto, scritto da 270 ricercatori in 67 paesi, evidenzia come l’emergenza climatica si stia scontrando con le tendenze mondiali in corso. Tra queste, disuguaglianze sociali, perdite e danni causati da eventi estremi, continua dipendenza da carbone e combustibili fossili.

Agire in fretta

Ma il rapporto descrive anche i modi in cui i governi del mondo e tutte le persone possono lavorare per salvare il creato di Dio. Soprattutto in vista della cruciale conferenza Onu sulla Biodiversità (COP15), che si terrà in Cina entro il 2022.

“La salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi è fondamentale per uno sviluppo resiliente al clima, alla luce delle minacce che i cambiamenti climatici rappresentano per loro e del loro ruolo nell’adattamento e nella mitigazione”, afferma il rapporto.


Tutti possono contribuire a salvaguardare la biodiversità firmando e condividendo la petizione Pianeta Sano, Persone Sane. La petizione invita i governi mondiali a fissare obiettivi ambiziosi che proteggano il creato di Dio alla COP15. I cattolici sono chiamati a #DareUnaVoceAllaTerra e #InnamorarsiDelCreato firmando e condividendo la petizione.

Il pianto della Terra

Tomás Insua, Direttore Esecutivo del Movimento Laudato Si’, ha dichiarato: “La difficile situazione dei vulnerabili e il pianto della Terra non possono passare inosservati. Come cattolici, stiamo amplificando la necessità di affrontare contemporaneamente l’emergenza climatica e la crisi della biodiversità. Questo rapporto chiarisce come possiamo trovare soluzioni a queste enormi sfide. Unisciti a noi firmando e condividendo la petizione Pianeta Sano, Persone Sane .”

Padre Joshtrom Isaac Kureethadam, Coordinatore del Settore Ecologia e Creato presso il Dicastero Vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha dichiarato: “L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite rende dolorosamente chiaro che il grido della Terra è ancora al culmine. La creazione di Dio geme per il nostro aiuto ed è pronta ad aiutarci, ma solo se siamo in grado di guardare oltre noi stessi e di prenderci cura della nostra casa comune, come ci chiama a fare Papa Francesco nella Laudato si’”.

P. Joshtrom ha continuato: “Uniamoci e impegniamoci con urgenza. Dobbiamo implementare approcci ecologici che trasformino il nostro modo di vivere e il nostro rapporto con le risorse della Terra. Sarà vitale per noi per affrontare il crollo della biodiversità e l’emergenza climatica in modo significativo.”

La  petizione Pianeta Sano, Persone Sane invita i governi mondiali a preservare la biodiversità affrontando insieme l’emergenza climatica e la crisi della biodiversità, promettendo mai più  collasso di biodiversità; garantendo un’azione globale equa, compreso il sostegno alle persone più colpite e proteggendo e rispettando i diritti umani, compresi i diritti dei popoli indigeni e delle comunità locali nell’azione per il clima e la biodiversità.