04 Maggio, 2025

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Francesco II. Ritiro di preghiera

(1 di 2) Lo Spirito Santo, vero protagonista del Conclave

Francesco II. Ritiro di preghiera

Siamo alle soglie di un nuovo conclave, un evento che potrebbe segnare non solo il futuro immediato della Chiesa, ma anche il corso dell’umanità. In questo contesto di significato spirituale e storico, vale la pena soffermarsi a riflettere sul vero protagonista di questo processo: lo Spirito Santo.

Il conclave: più di un semplice voto

Benché regolato giuridicamente dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, il conclave è soprattutto un evento di preghiera. I cardinali elettori, tutti di età inferiore agli 80 anni, si riuniscono dopo una serie di messe e congregazioni generali. In essi condividono le loro impressioni sullo stato del mondo e della Chiesa e sulle qualità che dovrebbe possedere il nuovo Papa. Infine, si dirigono alla Cappella Sistina, dove iniziano le votazioni in isolamento e sotto giuramento di segretezza.

Ma questo processo, spesso male interpretato dai media, non è un semplice esercizio politico o un casting per scegliere il miglior manager. Etichette come “progressista”, “conservatore” o “moderato” sono insufficienti e fuorvianti. Il conclave non risponde alla logica umana, ma alla logica di Dio.

Le tre visioni errate sul conclave

Esistono tre idee sbagliate comuni che rendono difficile comprendere cosa accade in un conclave:

  1. Lo sguardo degli interessi: siano essi economici, ideologici o di potere. Una narrazione tipica dell’industria dell’intrattenimento che trasforma il processo in una sorta di romanzo giallo.
  2. La prospettiva ideologica: presenta i cardinali come gentiluomini che discutono della loro visione del mondo, ignorando la loro fede e la loro vocazione al servizio.
  3. L’approccio delle qualità umane: valuta i candidati in base alle loro capacità intellettuali, linguistiche o di leadership, come se si trattasse di una selezione aziendale.

Nessuna di queste opinioni è corretta o accurata. Il vero criterio è l’amore per Cristo e la disponibilità a portare la sua croce.

La logica della fede: il meno adatto può essere il prescelto

Il cardinale Reginald Pole, citato da Benedetto XVI, ha affermato che la persona più adatta a essere Papa è quella che sembra la meno adatta dal punto di vista umano. Il Papa non viene eletto per la sua conoscenza delle lingue o per il suo prestigio, ma per la sua fede e il suo amore. Questo è ciò che Gesù voleva da Pietro, che scelse non per i suoi meriti, ma per il suo amore incondizionato.

Come agisce lo Spirito Santo?

Lo Spirito Santo non sceglie con fulmini e tuoni. Agisce sulla coscienza dei cardinali attraverso l’isolamento, la preghiera, la convivenza e la trasparenza spirituale di alcuni di loro. Può parlare attraverso la testimonianza della santità, la chiarezza di una proposta pastorale o anche la convergenza progressiva dei voti.

Si tratta di un processo di discernimento comunitario e spirituale. I cardinali, lontani dai rumori del mondo, si aprono ai moti dello Spirito. Spetta ai fedeli pregare affinché lo Spirito soffi con forza e chiarezza.

Un tempo di grazia e di preghiera

Il Collegio cardinalizio ha chiesto esplicitamente a tutto il Popolo di Dio di vivere questo momento come tempo di grazia e di discernimento spirituale. L’inno di Pentecoste riassume bene questa supplica:

Vieni, Spirito divino, manda la tua luce dal cielo… Entra nelle profondità dell’anima, luce divina e arricchiscici… Dona allo sforzo il suo merito, salva coloro che cercano la salvezza e donaci la tua gioia eterna.

L’elezione del nuovo Papa non dipende da calcoli umani. Solo lo Spirito Santo sa chi sarà il successore di Pietro. Sta a noi pregare, avere fiducia e aspettare.

Inno di Pentecoste

Vieni, Spirito Santo, manda la tua luce dal cielo.

Padre amorevole dei poveri; dono, nei tuoi splendidi doni; luce che penetra le anime; fonte del massimo conforto.

Vieni, dolce ospite dell’anima, riposo dalle nostre fatiche, tregua dal duro lavoro.

Brezza nelle ore di fuoco, gioia che asciuga le lacrime e conforta nel dolore.

Entra nelle profondità dell’anima, nella luce divina e arricchiscici.

Guarda il vuoto dell’uomo, se ti manca dentro; Guarda la potenza del peccato quando non mandi il tuo respiro.

Irriga la terra arida, guarisce il cuore malato, lava via le macchie.

Infonde il calore della vita nel ghiaccio, doma lo spirito indomito, guida chi si allontana dal sentiero.

Distribuisci i tuoi sette doni, secondo la fede dei tuoi servi.

Per la tua bontà e grazia, dai merito allo sforzo; Salva coloro che cercano la salvezza e donaci la tua gioia eterna.

Luis Herrera Campo

Nací en Burgos, donde vivo. Soy sacerdote del Opus Dei.