05 Maggio, 2025

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Gesù si avvicina, prende il pane e glielo dà: Commento di P. Jorge Miró

Domenica 4 maggio 2025

Gesù si avvicina, prende il pane e glielo dà: Commento di P. Jorge Miró
Pixabay

Fr. Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 4 maggio 2025, intitolato “Gesù si avvicina, prende il pane e lo dà loro!”

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Domenica scorsa, la Parola di Dio ci ha parlato di come la fede sia un mistero che non comprenderemo mai appieno, e abbiamo visto che questa fede in Gesù Cristo ha due conseguenze immediate: l’ecclesialità e il suo carattere missionario.

Oggi la Parola di Dio insiste su questo. E, inoltre, ci invita alla gioia e al discepolato, come frutti dell’incontro personale con Gesù Cristo.

La gioia del cristiano non è un semplice sentimento. È la gioia di incontrare Gesù Cristo vivo e risorto. È la gioia che scaturisce dalla certezza che Dio non smette mai di amarti; dall’esperienza che il Signore Risorto è con voi ogni giorno; la gioia che nasce dalla certezza che niente e nessuno potrà separarci dall’amore di Dio manifestato in Cristo Gesù.

La gioia cristiana è uno dei frutti dello Spirito Santo che Dio dona a coloro che gli obbediscono; spesso è legato al dolore, alla croce; ma conduce alla vita nuova che è la Pasqua del Signore, che fa nuove tutte le cose. Perciò gli apostoli lasciarono il Sinedrio felici di aver meritato quell’oltraggio per Gesù Cristo.

E allora vede che può vivere solo nella gratitudine e nella lode, perché, come cantiamo nel Salmo: Mi hai ridato la vita, quando scendevo nella fossa…, hai mutato il mio lutto in danza. Signore mio Dio, ti celebrerò per sempre. Perché l’Agnello che è stato immolato è degno di ricevere potenza, onore, gloria e lode.

Inoltre, chi ha veramente incontrato il Signore non si accontenta di rimanere una persona curiosa, uno spettatore o uno studioso. Chi, per il dono dello Spirito Santo, ha saputo rispondere come Pietro: Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo, sente una chiamata del Signore: Seguimi.

Questo cammino è il discepolato. Perché? Per pura grazia, per puro amore.L’elezione è libera.

Non preoccuparti della tua povertà. Guarda quanto era povero Pietro dopo aver rinnegato Gesù! Quanto più povero ti vedi e ti riconosci, tanto meglio è! Lascerai che sia il Signore a fare di più! L’autosufficienza, l’orgoglio e l’apparenza ostacolano l’azione della grazia di Dio.

E come sappiamo che stiamo rispondendo alla chiamata? Bene, se accettiamo la chiamata, la Parola ci ha dato alcuni indizi:

Tu stenderai le tue mani, un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi. Non fingerai più di essere il dio della tua vita e della tua storia, ma proclamerai Gesù come Signore della tua vita, di tutta la tua vita. Non potrai più “usare” Dio per fingere che Lui faccia la tua volontà, ma vorrai essere in grado di vivere facendo la Sua volontà.

Seguimi: Il Signore ti invita a vivere una vita nuova, la vita che lo Spirito Santo sta creando in te, se glielo permetti. Ecco perché dovete abbandonare i vostri progetti, soprattutto il vostro progetto di santità e il vostro progetto di comunità.

Getta la rete a destra della barca e ne troverai. Ti sentirai chiamato e inviato in una missione; quello che il Signore ti affida, non quello che ti piace.

E gli anziani si prostrarono e adorarono. Metterai Gesù Cristo al centro della tua vita. Vivrai nella lode, cercando la Sua gloria, perché dobbiamo obbedire a Dio prima che agli uomini.

 

Vieni, Spirito Santo!

Jorge Miró

Sacerdote de la archidiócesis de Valencia y profesor en la Facultad de Ciencias Jurídicas, Económicas y Sociales de la Universidad Católica de Valencia