Giornata della salute, gli aiuti di S. Egidio in Africa

Dal 2002 realizzati 50 centri clinici e 28 laboratori per garantire cure

salute S. Egidio
Uno dei centri Dream realizzati in Africa © Vatican Media

Il 7 aprile ricorre la Giornata mondiale della Salute. Mai come in questo tempo di pandemia il diritto alla salute è stata al centro delle preoccupazioni di tutti gli Stati del mondo. Lo ricordava il preside della facoltà di medicina dell’Università cattolica del Sacro Cuore “Gemelli”, prof. Bellantone, nella recente veglia di preghiera per l’Italia. Un diritto che è sempre stato tra le priorità dell’azione della Comunità di S. Egidio che ora ricorda, come ha ripetutamente fatto anche il Papa nei suoi interventi, la necessità di garantire a tutti il vaccino contro il coronavirus.

Un mondo più giusto e più sano

“La salute è un diritto fondamentale di ogni persona e l’accesso ai servizi sanitari, a cominciare dal vaccino contro il Covid-19, deve essere garantito a tutti a ogni latitudine, anche in situazioni difficili o di emergenza, soprattutto in questa fase di pandemia che tutto il mondo sta affrontando” si legge in una nota.

Con questa convinzione, la Comunità di Sant’Egidio celebra la Giornata Mondiale della Salute, che ricorre il 7 aprile, con il titolo “Costruire un mondo più giusto e più sano”: un’occasione per ribadire il proprio impegno a fianco dei malati africani con il programma DREAM e per lanciare il nuovo sito www.dream-health.org ricco di dati e notizie su questo continente”.

Cinquanta centri clinici in dieci Paesi

Il programma venne avviato nel 2002 per contrastare la diffusione dell’AIDS. DREAM è diventato nel corso degli anni un modello di cura ed è oggi attivo in 10 Paesi africani: Guinea, Nigeria, Camerun, Repubblica Centrafricana, Congo, Kenya, Tanzania, Malawi, Mozambico ed Eswatini, un piccolo stato tra Sudafrica e Mozambico. Il progetto è servito a realizzare 50 centri clinici e 28 laboratori di biologia molecolare, che hanno fornito esami diagnostici e assistenza sanitaria gratuita a 500.000 persone e consentito, tra l’altro, la nascita di 120.000 bambini sani da madri sieropositive.


La lotta al Covid 19

DREAM lavora in supporto dei sistemi sanitari dei singoli Stati, formando personale locale in grado di utilizzare correttamente le strumentazioni all’avanguardia presenti nei suoi centri di salute. Inoltre, si è attivato immediatamente per affrontare la pandemia da Covid-19.

Forte dell’esperienza maturata nel contrasto all’HIV, alla tubercolosi e a Ebola, il programma DREAM è diventato un punto di riferimento nella lotta al coronavirus, mettendo a disposizione i propri laboratori e centri clinici, per lo screening dei pazienti e le vaccinazioni. Decisive anche la formazione degli operatori sanitari e l’opera di educazione sanitaria e sensibilizzazione della popolazione, per sgombrare il campo da pregiudizi e fake news che da sempre, anche nella lotta alle malattie endemiche, sono d’ostacolo alla prevenzione e alla cura.