I 12 punti del Patto per l’Economia Francesco

Firmato dal Santo Padre con giovani economisti, imprenditori e agenti del cambiamento

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Papa Francesco ha firmato il 24 settembre 2022 ad Assisi il Patto di “Economia di Francesco” in 12 punti con i giovani.

Dopo il suo discorso e insieme a un migliaio di giovani di 120 Paesi, riuniti ad Assisi per l’evento globale “Francesco Economi”, il Santo Padre ha siglato questa alleanza in cui giovani economisti, imprenditori e agenti del cambiamento, individualmente e collettivamente, si impegnano a generare una nuova economia basata sul Vangelo.

“Noi, giovani economisti, imprenditori, agenti del cambiamento, chiamati qui ad Assisi da tutto il mondo, consapevoli della responsabilità che grava sulla nostra generazione, ci impegniamo ora, individualmente e tutti insieme, a spendere la nostra vita perché l’economia di oggi e di domani diventi un’economia del Vangelo”, si legge all’inizio di un manifesto letto in pubblico da uno dei giovani presenti all’incontro durante la visita di Francesco.


Seguono le richieste che il Patto per l’Economia di Francesco sottoscrive.

I 12 punti dell'”Economia di Francesco”

  1. “Un’economia di pace e non di guerra”.
  2. “Un’economia che contrasti la proliferazione delle armi, soprattutto quelle più distruttive”.
  3. “Un’economia che si prende cura del creato e non lo ruba”.
  4. “Un’economia al servizio della persona, della famiglia e della vita, rispettosa di ogni donna, uomo, bambino, anziano e soprattutto dei più fragili e vulnerabili”.
  5. “Un’economia in cui la cura sostituisce lo scarto e l’indifferenza”.
  6. “Un’economia che non lasci indietro nessuno, per costruire una società in cui le pietre scartate dalla mentalità dominante diventino pietre angolari”.
  7. “Un’economia che riconosca e protegga un lavoro dignitoso e sicuro per tutti, specialmente per le donne”.
  8. “Un’economia in cui la finanza sia amica e alleata dell’economia reale e del lavoro, non contro di loro.
  9. “Un’economia che sappia promuovere e preservare le culture e le tradizioni dei popoli, tutte le specie, le risorse viventi e naturali della Terra”.
  10. “Un’economia che combatte la povertà in tutte le sue forme, riduce le disuguaglianze e sa dire, con Gesù e Francesco, ‘beati i poveri'”.
  11. “Un’economia guidata dall’etica della persona e aperta alla trascendenza”.
  12. “Un’economia che genera ricchezza per tutti, che genera gioia e non solo benessere, perché la felicità non condivisa è poca”.

“Non è un’utopia”
Alla fine del Patto, viene descritto che questi punti non costituiscono un modello utopico: “Non è un’utopia, perché la stiamo già costruendo. E alcuni di noi, in mattinate particolarmente luminose, hanno già intravisto l’inizio della terra promessa”.