Il cardinale Sandri porta in Siria l’affetto del Papa

Visita del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali a Damasco e in altre città

Siria
(C) Vatican Media

Il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, Cardinale Leonardo Sandri, è partito per una visita in Siria, che si concluderà il 3 novembre. L’appuntamento, che era stato inizialmente fissato nell’aprile 2020 e quindi rinviato a causa della pandemia, si realizza con la benedizione del Santo Padre e con il coordinamento della Nunziatura Apostolica a Damasco, nel desiderio di recare la vicinanza e la solidarietà di Papa Francesco alle comunità cattoliche della Siria, provate da anni di guerra e bisognose di un momento di discernimento e verifica pastorale.

Gli incontri a Damasco

Sandri arriverà in serata a Damasco. Il viaggio prevede diverse tappe ed incontri. Anzitutto la riunione con l’Assemblea della Gerarchia Cattolica in Siria e la Divina Liturgia co-presieduta col Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, S.B. Youssef Absi. A seguire la riunione con i sacerdoti delle circoscrizioni melkite di Damasco e Bosra-Hauran. Quindi le visite alle sedi di Caritas Siria, Società San Vincenzo de Paoli, l’Orfanotrofio di San Paolo, il Dispensario di Kachkoul, gli Ospedali italiano e francese, i Salesiani, alle sedi della Chiesa Sira, Caldea ed Armena. Infine, l’incontro con i religiosi di Damasco e del Sud della Siria presso il Memoriale di San Paolo, e con alcuni diplomatici accreditati in Siria.

Le altre tappe del viaggio in Siria

Le successive tappe saranno a Tartous e Homs, con le circoscrizioni sira, maronita e melkita, la celebrazione della Divina Liturgia e le visite alla tomba del gesuita Frans Van Der Lugt e alle cattedrali siro-ortodossa e greco-ortodossa. Il programma prevede poi il trasferimento ad Aleppo. Qui il cardinale Sandri celebrerà l’Eucaristia in Rito latino presso il Vicariato. Incontrerà i religiosi e i responsabili delle Associazioni Caritative e di beneficenza, i sacerdoti della città. Prevista anche una preghiera ecumenica seguita da un meeting interreligioso. Dopo la breve preghiera in ciascuna delle cattedrali cattoliche della città (ove sono presenti il vescovo maronita, melkita, siro, armeno, caldeo, e latino), la partenza per Yabroud e Maaloula, con brevi soste prima di far rientro a Damasco e di lì a Roma.