Il premier libanese Hariri ricevuto da Francesco

Il S. Padre ha confermato l’intenzione di recarsi in visita nel Paese mediorientale

Líbano Papa Hariri
Il Papa con il premier libanese Hariri Copyright Vatican Media

Ancora un importante segno di vicinanza di Papa Francesco al Libano. Come infatti ha confermato il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, “questa mattina il Santo Padre ha incontrato in udienza privata il Primo Ministro designato del Libano, Saad Hariri. Nel corso dei colloqui, durati circa trenta minuti, il Papa ha voluto ribadire la sua vicinanza al popolo libanese, che vive un tempo di grande difficoltà ed incertezza, e ha ricordato la responsabilità di tutte le forze politiche di impegnarsi con urgenza a beneficio della nazione”.

Confermata la volontà di andare in Libano

Bruni ha anche confermato che Francesco ha ribadito ad Hariri l’intenzione di recarsi nel Paese mediorientale. “Papa Francesco ha auspicato che il Libano, con l’aiuto della comunità internazionale, torni ad incarnare “la fortezza dei cedri, la diversità che da debolezza diventa forza nel grande popolo riconciliato”, con la sua vocazione ad essere terra di incontro, convivenza e pluralismo”.

Il Santo Padre aveva espresso la volontà di recarsi in Libano durante la conferenza stampa tenuta nel volo di ritorno dal suo storico viaggio in Iraq all’inizio di marzo.


Una lunga crisi

Saad Hariri, già più volte primo ministro libanese, ha raccolto l’eredità politica del padre Rafiq, il premier, molto amato in Libano, ucciso in un attentato nel 2005. La situazione del Paese dei cedri è particolarmente critica. Alla crisi politica, dovuta alle tensioni tra le varie fazioni, anche religiose, si è aggiunta una forte crisi economica. La lira libanese è svalutata, un terzo della popolazione si trova in condizioni di indigenza e la disoccupazione è al 40%. Una crisi aggravata dalla tragedia dell’esplosione nel porto di Beirut del 4 agosto scorso e dalla pandemia.

Il dramma dei rifugiati

C’è poi il problema dei rifugiati, in particolare siriani ma anche palestinesi. Sono almeno un milione i profughi giunti dalla vicina Siria. Almeno un altro mezzo milione ha lasciato il Libano. Il Papa nel suo ultimo messaggio Urbi et Orbi di Pasqua aveva lodato la capacità di Paesi come il Libano e la Giordania di accogliere chi fugge dalla guerra e aveva chiesto il sostegno della Comunità internazionale.