La Famiglia Vincenziana festeggia il fondatore

Il messaggio del superiore generale per la ricorrenza di San Vincenzo de’ Paoli

Famiglia Vincenziana
Padre Tomaž Mavrič CM ed il Vescovo di Caraguatatuba (Brasile) José Carlos Chacorowski CM

Mese di settembre, mese vincenziano. Così padre Tomaž Mavrič CM, Superiore Generale della Congregazione della Missione, definisce questo mese nel suo messaggio alla Famiglia Vincenziana in occasione della memoria liturgica di San Vincenzo de’ Paoli il prossimo 27 settembre.

Il messaggio di padre Mavrič

“Il mese di settembre è chiamato vincenziano perché noi, membri della Famiglia vincenziana di tutto il mondo, ci prepariamo a celebrare insieme la festa di San Vincenzo de Paoli con Eucaristie preparate accuratamente, liturgie della Parola e altri momenti di preghiera che impegnano tutti i rami della Famiglia vincenziana in una determinata Parrocchia, un paese, una città, una regione o una Nazione – spiega il Superiore Generale della Congregazione della Missione – Ci prepariamo, inoltre, a celebrare la festa con azioni concrete di servizio corporale e spirituale dei nostri Signori e Padroni”.

Parole di gratitudine e riconoscenza quelle di padre Mavrič verso gli oltre 160 Rami che compongono la Famiglia Vincenziana. La creatività che da sempre contraddistingue la carità vincenziana, anche in questo periodo di grande difficoltà e crisi per la pandemia, non si è fatta cogliere impreparata.

Nel suo messaggio il Superiore Generale elogia la capacità tecnologica che ognuno ha dovuto esercitare in questo periodo di “distanza” fisica. Tuttavia, esorta, laddove possibile, a tornare ad incrociare lo sguardo dell’altro, del fratello. Si tratta di riprendere a organizzare raduni ed incontri tanto indispensabili per poter proseguire insieme il cammino comune di movimento dedicato ai poveri.

Collaborazione tra i Rami della Famiglia

Tre gli inviti-esortazioni principali. Il primo è il massimo coinvolgimento di tutti i Rami ai Consigli nazionali della Famiglia vincenziana nei 162 Paesi dove è presente oggi. L’appello è quello alla collaborazione reciproca tra i Rami della Famiglia presente nei diversi Paesi. L’obiettivo è infatti sì quello del coinvolgimento, ma anche dell’intensificazione di questi raduni affinché ci sia una stretta collaborazione ed uno scambio reciproco.

Una risposta efficace alle emergenze

Il secondo è lo sviluppo di un sistema internazionale, nazionale, regionale e locale per rispondere il più efficacemente possibile alle catastrofi naturali, alle guerre e ad altre calamità. Non dunque come un ramo singolo, ma come Famiglia vincenziana tutt’intera.

La campagna per i senza tetto

Infine, la promozione della Famvin Homless Alliance (FHA) e della campagna 13 Case all’interno della Famiglia Vincenziana. E’ un’iniziativa caritativa che riunisce la Famiglia vincenziana e che, come tale, va promossa, introdotta ed estesa in tutti i Paesi in cui è presente, in modo che nessuna Congregazione o associazione ne resti fuori.


L’obiettivo è arrivare rapidamente al punto dove il problema dei senza dimora non viene affrontato individualmente ma come Famiglia a livello locale, nazionale e internazionale.