La gioia di servire
Il potere trasformativo di un atteggiamento generoso e altruista

Come professore universitario studio la gestione e la qualità dei servizi, quindi ogni volta che ricevo un servizio, lo analizzo e mi chiedo come migliorarlo. In genere, i dettagli dei materiali, i processi, l’ambiente, ecc. sono ben progettati e piacevoli. Tuttavia, errori e successi dipendono dalle persone.Per garantire un servizio di qualità che entusiasmi i clienti, i dipendenti devono avere un atteggiamento di servizio costante. La qualità di un servizio dipende in larga misura dalla qualità delle persone che lo forniscono.
Servire significa aiutare qualcuno spontaneamente; è un atteggiamento permanente di collaborazione verso gli altri.Una persona disponibile è disponibile sul lavoro, con la sua famiglia, con i suoi amici, i suoi vicini, ecc., ma anche per strada, aiutando gli altri con cose apparentemente insignificanti, ma che rendono la vita più piacevole.
Le persone disponibili sono costantemente attente, osservano e cercano il momento giusto per aiutare qualcuno e compaiono all’improvviso con un sorriso al momento giusto per soddisfare un bisogno o un desiderio. Per acquisire questo atteggiamento, dobbiamo sforzarci di scoprire i piccoli dettagli del servizio nella nostra vita quotidiana: aiutare a sparecchiare la tavola dopo un pasto, tenere in ordine gli effetti personali (sia a casa che al lavoro), cedere il passo o il posto a qualcuno, portare documenti o oggetti invece di aspettare che qualcuno venga a prenderli…
Bisogna servire con eleganza, senza aspettarsi riconoscimenti.È importante sviluppare lo spirito di servizio come atteggiamento nell’istruzione o nelle attività di formazione presso università e aziende.Servire significa essere generosi e pensare ai bisogni e ai desideri degli altri.
La rettitudine d’intenti sarà sempre la base del servizio.Ci sono persone che agiscono per interesse personale o per comodità, arrivando persino a esagerare con la propria attenzione e a diventare un vero fastidio. Questo atteggiamento spiacevole non si chiama servizio, bensì “servilismo”.
Per servire in modo efficace sono necessarie iniziativa, capacità di osservazione, generosità e solidarietà con gli altri, facendo tutto ciò che vorremmo che facessero per noi.Tutti noi sperimentiamo che quando forniamo un servizio ci sentiamo più felici, più gioiosi e miglioriamo come persone. Come disse il poeta: Ho sognato che la vita fosse gioia. Mi sono svegliato e ho capito che la vita è servizio. Ho prestato servizio e ho visto che il servizio porta gioia.
Questo articolo è stato pubblicato nel Diario di Almería