La gratitudine del Pontefice alla Guardia svizzera

Oggi il giuramento delle nuove 34 reclute

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Guardie svizzere nel cortile di San Damaso © Acali/Exaudi

Questa mattina il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, le nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia che prestano giuramento nel pomeriggio presso il Cortile di San Damaso, accompagnate dai genitori. Pubblichiamo di seguito il discorso del Papa diffuso dalla Sala stampa vaticana:

Cari ufficiali e membri della Guardia Svizzera! Cari familiari! In occasione del giuramento delle reclute sono lieto di accogliervi nella casa del Successore di Pietro. Saluto il Colonnello Christoph Graf, che guida con grande dedizione il Corpo della Guardia Svizzera, il Cappellano, gli Ufficiali, i Sottufficiali e tutti i membri del Corpo. Do il benvenuto ai genitori che si uniscono a questa festa: la loro presenza testimonia l’attaccamento di molti cattolici svizzeri alla Chiesa, e in particolare alla Sede di Pietro.

I luoghi in cui le nuove reclute sono chiamate a prestare il loro servizio sono carichi di storia; dal momento della creazione della Guardia Svizzera Pontificia, molti giovani hanno compiuto con impegno e fedeltà quella peculiare missione che il Corpo continua a svolgere ancora oggi. Alcuni sono arrivati al punto di sacrificare la propria vita per difendere il Papa.

Al servizio dell’intera Chiesa

Come ben sapete, le funzioni della Guardia Svizzera, pur rivestendo carattere militare, costituiscono uno speciale servizio al Sommo Pontefice e alla Sede Apostolica a beneficio dell’intera Chiesa. È pertanto motivo di grande apprezzamento il fatto che dei giovani scelgano di dedicare alcuni anni della loro esistenza nella generosa disponibilità al Successore di Pietro e alla Comunità ecclesiale. Il Signore talvolta chiama alcuni tra voi a seguirlo nella strada del sacerdozio o della vita consacrata, trovando un terreno disponibile coltivato proprio durante il tempo di servizio nella Guardia. Altri invece seguono la vocazione coniugale e formano una propria famiglia. Ringrazio con voi il Signore, fonte di ogni bene, per i diversi doni e le varie vocazioni che vi affida, e prego perché anche quanti iniziano ora il loro servizio possano rispondere pienamente alla chiamata di Cristo, seguendolo con fedele generosità.

La gratitudine del Pontefice

Questa circostanza mi offre l’opportunità di ringraziare pubblicamente tutti i membri della Guardia Svizzera per il diligente adempimento del loro servizio. Apprezzo molto la vostra capacità di coniugare gli aspetti professionali e quelli spirituali, esprimendo così la vostra devozione e fedeltà alla Sede Apostolica. Da parte loro, i pellegrini e i turisti che vengono a Roma hanno la possibilità di sperimentare la cortesia e la disponibilità delle guardie ai vari ingressi della Città del Vaticano. Non dimenticate mai queste qualità, che rappresentano una bella testimonianza e sono il segno dell’accoglienza della Chiesa.

Gli auguri alle reclute

Rivolgo i miei sinceri auguri alle giovani reclute e spero che possano fare proficue esperienze spirituali e umane sia in Vaticano che nella città di Roma. Possano questi anni che trascorrerete qui essere occasione per un approfondimento della vostra fede e un amore ancora più forte alla Chiesa. Vi accompagno con la mia preghiera e vi ringrazio per aver scelto di mettere a disposizione del Successore di Pietro alcuni anni della vostra vita. Anche voi, per favore pregate per me. Con questi sentimenti, vi auguro una buona festa e di cuore imparto la Benedizione Apostolica a voi qui presenti e all’intero Corpo della Guardia Svizzera Pontificia.

Il giuramento

La cerimonia si terrà alle 17 nel cortile di San Damaso. Sono 34 le nuove reclute. Con il giuramento sulla bandiera del comandante promettono lealtà eterna al Santo Padre Papa Francesco e ai suoi legittimi successori. Così facendo esprimono la loro devozione, lealtà e la volontà assoluta di servire il successore di Pietro. Anche quest’anno sarà possibile seguire la cerimonia in streaming.

La formula

La formula del giuramento è: «Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Pontefice regnante e i suoi legittimi successori, di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, se necessario, anche la mia vita in loro difesa. Assumo gli stessi doveri nei confronti del Collegio Cardinalizio durante la vacanza della Sede Apostolica. Prometto anche al Comandante e agli altri Superiori rispetto, fedeltà e obbedienza. Così giuro, che Dio e nostri Santi Patroni mi assistano».

La festa

L’evento si svolge in un clima di festa. Le guardie indossano la “Gran Gala”, l’uniforme di gala comprensiva di armatura, che viene indossata per la benedizione papale “Urbi et Orbi”, a Natale e Pasqua. Le guardie presteranno il solenne giuramento sulla bandiera del Corpo, alla presenza del Rappresentante del Santo Padre, S. E. Mons. Edgar Peña Parra. A causa della situazione sanitaria, il numero di ospiti di quest’anno è stato ridotto al minimo e non sarà presente un cantone ospite. Parteciperanno alla cerimonia esclusivamente i genitori, i fratelli e le sorelle delle Guardie che presteranno il Giuramento, famiglie delle Guardie attive e alcuni rappresentanti dalla Svizzera.


Le autorità svizzere saranno rappresentate dal Presidente del Consiglio Federale, il Sig. Guy Parmelin, dal Presidente del Consiglio Nazionale, Andreas Aebi, e dal Presidente del Consiglio degli Stati, Alex Kuprecht. L’Esercito svizzero sarà rappresentato dal divisionario Roland Favre, alto ufficiale superiore presso il Centro ginevrino per la politica di sicurezza (CGPS). La Chiesa in Svizzera sarà rappresentata da S. E. Mons. Alain De Raemy.

Cos’è la Guardia Svizzera

L’esercito più piccolo e più antico del mondo, fondato da Papa Giulio II nel 1506, si occupa della protezione dei Papi, attualmente Papa Francesco. Guidato dal colonnello Christoph Graf (LU) ha l’incaricato a sorvegliare gli ingressi al Vaticano, svolge i servizi d’ordine e di rappresentanza durante le cerimonie papali e i ricevimenti di Stato e custodisce il Collegio Cardinalizio durante la Sede Vacante. Il corpo comprende guardie provenienti da tutte le parti della Svizzera. La maggior parte proviene dai cantoni di San Gallo e Vallese (16 ciascuno), e dal cantone di Lucerna (13).