La vicinanza del Papa al popolo ecuadoriano

Le parole del Santo Padre dopo la preghiera mariana

© Vatican Media

La vicinanza e la preghiera del Papa per le popolazioni colpite dal terremoto in Ecuador che ha provocato almeno tredici morti e 126 feriti. E non dimentichiamo di pregare per il popolo ucraino martirizzato, che continua a soffrire per i crimini della guerra, ha detto il Papa al termine dell’Angelus, questa domenica 19 marzo 2023.

Queste le parole di Papa Francesco dopo la preghiera mariana, fornite dalla Sala Stampa della Santa Sede.

Le parole del Papa Dopo l’Angelus

Cari fratelli e sorelle!

Ieri in Ecuador un terremoto ha causato morti, feriti e ingenti danni. Sono vicino al popolo ecuadoriano e assicuro la mia preghiera per i defunti e per tutti i sofferenti.

Saluto tutti voi, romani e pellegrini di tanti Paesi – vedo bandiere: colombiane, argentine, polacche… tanti tanti Paesi… –. Saluto gli spagnoli venuti da Murcia, Alicante e Albacete.

Saluto le parrocchie di San Raimondo Nonnato e dei Martiri Canadesi in Roma, e quella di Cristo Re in Civitanova Marche; l’Associazione dei Salesiani Cooperatori; i ragazzi di Arcore, i cresimandi di Empoli e quelli della parrocchia S. Maria del Rosario in Roma. Saluto i ragazzi dell’Immacolata, così bravi.


Con piacere saluto anche i partecipanti alla Maratona di Roma! Mi congratulo perché, su impulso di “Athletica Vaticana”, fate di questo importante evento sportivo un’occasione di solidarietà in favore dei più poveri.

E oggi facciamo gli auguri a tutti i papà! Che in San Giuseppe trovino il modello, il sostegno, il conforto per vivere bene la loro paternità. E tutti insieme, per i Papà, preghiamo il Padre [Padre Nostro…].

Fratelli e sorelle, Non dimentichiamo di pregare per il martoriato popolo ucraino, che continua a soffrire per i crimini della guerra.

Auguro a tutti una buona domenica. per favore non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci.