Nelle catacombe i “twitter” dell’antichità

Torna l’appuntamento con la Giornata dedicata alla riscoperta dei cimiteri con i simboli e le testimonianze paleocristiane

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Le catacombe di Priscilla (C) Vatican Media

Torna l’appuntamento con la Giornata delle Catacombe, che si terrà il prossimo 16 ottobre a Roma e il 17 in alcuni siti del Lazio. Un evento promosso dalla Pontifica Commissione di Archeologia sacra che permetterà di visitare, gratuitamente, anche alcune catacombe normalmente non aperte al pubblico. Un appuntamento dedicato in particolare ai simboli paleocristiani.

Simboli da decifrare

Il pellegrino o il visitatore che percorre le gallerie e i meandri delle catacombe, che si sofferma ad ammirare i cubicoli o le tombe affrescate e decorate, viene, infatti, inevitabilmente attratto, oltre che dalle suggestive rappresentazioni di scene bibliche o di vita quotidiana, da un vero e proprio mondo di simboli, a volte dipinti a volte graffiti o incisi sulla pietra.

Di alcuni di loro è noto il significato, altri appaiono più misteriosi e difficili da decifrare. Tutti, però, rimandano a un linguaggio quanto mai essenziale, utilizzato dalle prime generazioni cristiane per affermare la propria fede e connotare cristianamente le tombe dei propri cari o dei primi testimoni della fede, i martiri.

Il monogramma di Cristo, nelle diverse formulazioni, la croce con le lettere apocalittiche alfa e omega, il pesce, l’agnello, l’ancora, il pavone e la fenice, la colomba col ramoscello di ulivo nel becco, l’orante e il Buon Pastore, la nave e il faro, le ceste con i pani sono alcuni dei più frequenti simboli che si incontrano nelle catacombe, e ciascuno ha un suo significato, un messaggio che acquista ancor più vigore dal contesto in cui è inserito.

Messaggi densi di significato

Questi simboli, infatti, presenti accanto alle sepolture delle prime comunità, raccontano e annunciano la speranza cristiana, la visione del mondo e della vita che scaturisce dal mistero pasquale di Cristo morto e risorto. Potremmo definirli i twitter dell’antichità, messaggi essenziali ma densi di significato, carichi di un appello per i vivi che visitano i cimiteri dove i credenti “dormono” in attesa della risurrezione.


La IV Giornata delle Catacombe è organizzata sia come evento digitale checome manifestazione da vivere in presenza. L’obiettivo è proporre una serie di itinerari alla scoperta del mondo dei simboli cristiani dell’antichità. Sabato 16 ottobre la Giornata si svilupperà esclusivamente a Roma, mentre la domenica 17 ottobre interesserà alcune catacombe del Lazio. Per le visite, sempre gratuite, è necessaria la prenotazione; inoltre bisogna essere muniti di green pass e mascherina. Tutte le informazioni necessarie e il programma della Giornata sono reperibili sui siti web www.giornatadellecatacombe.it  e www.catacombeditalia.va.

Il programma prevede, tra l’altro, laboratori per bambini e visite guidate nella lingua dei segni. Sempre sabato, alle 19, il cardinale Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura, celebrerà la Messa nella parrocchia di S. Agnese.