“Ora viene il bello”: la Cei rilancia i pellegrinaggi

Con la “Notte dei Santuari” in programma domani parte un’iniziativa che si concluderà a settembre

pellegrinaggi

Pellegrinaggi e scoperta delle bellezze del paese. Fede e arte. Spiritualità e turismo.  Sono binomi che vanno a braccetto nel progetto “Ora viene il bello” promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana. Se la pandemia ha inevitabilmente frenato sia la possibilità di viaggiare per divertimento che quella di spostarsi nei luoghi di culto più o meno noti per alimentare quella voglia di trascendenza connessa al pellegrinaggio, il miglioramento delle condizioni sanitarie apre all’opportunità di riprendere a muoversi. Ad inaugurare questo progetto della Cei che si svilupperà fino a settembre sarà domani la “Notte dei Santuari”.

Lo scopo

L’obiettivo del progetto è creare esperienze generative di turismo e ospitalità religiosi, di pellegrinaggi e cammini di fede, attivando collaborazioni virtuose con enti, associazioni e imprese per la valorizzazione e il rilancio dei territori.

Il pellegrinaggio finale e l’indulgenza plenaria

Si tratta di una serie di iniziative che si snoderanno in tutta Italia, ogni giovedì, dal 3 giugno al 16 settembre, e si concluderanno il 17 settembre con il “Pellegrino Dei”, un pellegrinaggio verso il Santuario più importante della Diocesi dove verrà celebrata la Santa Messa. A quanti effettueranno pellegrinaggi nei Santuari che aderiscono all’iniziativa è stata concessa da Papa Francesco l’indulgenza plenaria secondo le consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice) e anche applicabile a modo di suffragio alle anime dei fedeli defunti.


“È una grande opportunità di rigenerazione della speranza che le comunità possono mettere in campo accompagnando i cercatori di luce del nostro tempo a vivere esperienze capaci di far riprendere fiato alla vita di ciascuno” sottolinea in una nota mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI. “Stiamo faticosamente uscendo da un periodo buio di pandemia: il dantesco ‘uscimmo a riveder le stelle’ ci accompagna e ci esorta ad alzare gli occhi all’infinito, colmi di luce che illumina la nostra fiducia nel futuro”.

Le iniziative

Per tutta l’estate, ogni giovedì, sul territorio nazionale si potranno vivere momenti di “Hope&Pray”, cioè occasioni per ascoltare e meditare la Parola di Dio, ma anche per affidarsi alla protezione della Vergine e dei Santi. Oppure, fare esperienza di pellegrinaggio nell’ambito di “Hope&Walk”. Scoprire, grazie alle attività di “Hope&Place”, luoghi nuovi, recuperando il valore dello stupore e della bellezza. Sarà possibile rileggere la propria storia e l’attuale situazione pandemica attraverso le suggestioni dell’arte, della cultura, della letteratura, della musica e del teatro nelle affascinanti cornici dei monasteri e dei conventi che apriranno le loro porta per “Hope&Welcome”. Saranno numerose, infine, le tappe del Giro d’Italia della Speranza, organizzato all’interno di “Hope&Play” che vedrà protagoniste le associazioni e le società sportive, durante il quale una Fiaccola percorrerà le vie delle città, portando un messaggio di rinascita.