Papa Francesco: La via della Caritas è la “via degli ultimi”

Messaggio del Santo Padre al Presidente della Cáritas Española in occasione del 75° anniversario della sua fondazione

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Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha inviato al Presidente della Caritas spagnola in occasione del 75° anniversario di fondazione:

Messaggio

A Manuel Bretón Romero

Presidente di Cáritas Española

Caro Fratello,

In occasione del 75° anniversario della fondazione di Cáritas Española, desidero rivolgere un cordiale saluto a Lei e a tutti i membri di tale Istituzione. Il motto che hanno scelto per questa celebrazione riassume bene la storia vissuta: “75 anni di amore per gli altri“. È un servizio che continua nel presente e che si apre al futuro con speranza, sapendo vedere il volto di Cristo crocifisso in tante persone che soffrono, offrendo loro amicizia, aiuto e conforto. Questo Giubileo è un’occasione propizia per ringraziare il Signore per tutto l’amore donato e anche un tempo opportuno per discernere, con la guida dello Spirito Santo, le vie per questa nuova tappa.

Vorrei indicare tre caratteristiche che non possono mancare in questo itinerario. Innanzitutto, tenete presente che il cammino della Caritas è la “via degli ultimi“. I poveri e gli esclusi sono i destinatari privilegiati del Vangelo; occupano un posto preferenziale nel cuore di Dio, al punto che Egli stesso “si è fatto povero” (cfr 2 Cor 8,9). Ma non possiamo aspettare che bussino alla nostra porta, ma dobbiamo andare incontro a loro, cercare il loro bene integrale e il loro pieno sviluppo, riconoscendo la loro dignità e i loro diritti.


È anche una “via della misericordia“, perché questo è lo stile di Dio, che cerca e si avvicina ai più deboli per prendersi cura di loro con compassione e tenerezza. Per seguire questa strada è necessario un atteggiamento di continua conversione e configurazione con Cristo, poiché solo nella misura in cui facciamo nostri i suoi sentimenti e atteggiamenti, la nostra carità sarà più attiva ed efficace.

Infine, è anche un “cammino di rinnovamento“, perché le nuove realtà della povertà esigono che ci prendiamo cura sia delle persone che della nostra casa comune, e che siamo disposti a percorrere le strade della cultura dell’incontro e della carità, articolando il locale con il globale, lavorando da coloro che ci sono vicini, ma con un orizzonte universale (cfr Lettera enc. Fratelli tutti, 142).

Vi incoraggio a perseverare con gioia e determinazione nelle attività e nei progetti che svolgete nelle diocesi spagnole, e che si estendono oltre i confini territoriali, a favore di tanti fratelli e sorelle che hanno bisogno della nostra vicinanza, del nostro amore e della nostra solidarietà.

Gesù vi benedica e la Vergine Santa si prenda cura di voi e vi accompagni. E per favore non dimenticate di pregare per me.

Fraternamente

Roma, San Giovanni in Laterano, 15 giugno 2022