17 Giugno, 2025

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Pietro ha parlato attraverso la bocca di Leone

Il leone è un simbolo importante nel cristianesimo; significa forza e protezione divina

Pietro ha parlato attraverso la bocca di Leone

La gioia è stata grande da quando abbiamo ricevuto la notizia: habemus papam. Il cardinale Robert Prevost è stato eletto Sommo Pontefice, successore di san Pietro apostolo; e ha scelto il nome di Leon per servire nella Chiesa.

Siamo onorati che Sua Santità Leone XIV si sia rivelato al mondo come un peruviano universale – originario di Chiclayo, Città dell’Amicizia – nella sua commovente apparizione dalla Loggia delle Benedizioni nella Basilica di San Pietro. Ha scelto di essere peruviano, una decisione che apprezziamo molto. La sua dedizione all’evangelizzazione tra noi, rivolta a tutta l’umanità, conduce a una profonda gratitudine che aneliamo a realizzare – l’amore si ricambia con amore – in una costante preghiera personale, affinché Dio lo accompagni nell’arduo compito che ha intrapreso.

Papa Francesco ha affermato: “Il tesoro più bello del popolo peruviano sono i grandi santi che hanno plasmato l’America Latina, costruendo la Chiesa, lavorando per l’unità e la speranza”. Queste parole ci impegnano nei diversi momenti della nostra vita ordinaria, che si svolgeranno durante il pontificato di Leone XIV. Il fatto che il Santo Padre abbia scelto il nome Leone per l’esercizio del suo pontificato come servo dei servi di Dio – servus servorum Dei – richiama l’attenzione ovunque.

Il leone è un simbolo importante nel cristianesimo; significa forza e protezione divina. È associato a Giuda, una delle dodici tribù di Israele. Nella Genesi (49:9), Giacobbe benedice suo figlio Giuda chiamandolo “leoncino”. Da questa tribù discese il re Davide, dalla cui discendenza assunse Gesù Cristo. Nell’Apocalisse (5:5), Gesù è descritto come il “Leone della tribù di Giuda”, sottolineando la sua vittoria sul peccato e sulla morte. Questo titolo rafforza il suo ruolo di Messia promesso, discendente di Davide; e la sua autorità divina. L’immagine del leone in questo contesto rappresenta la forza, la giustizia e il potere redentivo di Cristo. Inoltre, il leone è stato utilizzato nell’arte cristiana come simbolo di protezione e vigilanza, riflettendo la presenza di Dio come guardiano del suo popolo.

Il primo papa con il nome di Leone fu Leone Magno, sommo pontefice tra il 440 e il 461. È uno dei Padri della Chiesa, proclamato Dottore della Chiesa nel 1754 da Papa Benedetto XIV.

Nell’Udienza generale di mercoledì 5 marzo 2008, Benedetto XVI parlò così di san Leone Magno: «Fu veramente uno dei più grandi pontefici che abbiano onorato la Sede di Roma, contribuendo grandemente a rafforzarne l’autorità e il prestigio […] È anche il primo papa la cui predicazione, rivolta al popolo che lo circondava durante le celebrazioni, ci è pervenuta. Conosciamo bene l’opera di papa san Leone grazie ai suoi bellissimi sermoni – quasi un centinaio dei quali si sono conservati in uno splendido e chiaro latino – e grazie alle sue lettere, circa centocinquanta. In questi testi, il pontefice si rivela in tutta la sua grandezza, dedito al servizio della verità nella carità, mediante un assiduo esercizio della parola, che lo mostra al tempo stesso teologo e pastore. San Leone Magno, costantemente sollecito per i suoi fedeli e per il popolo di Roma, come pure per la comunione tra le diverse Chiese e per le loro necessità, sostenne e promosse instancabilmente il primato romano, presentandosi come il vero erede dell’Apostolo san Leone Magno». Pietro: di ciò erano pienamente consapevoli i numerosi vescovi[350], in gran parte orientali, riuniti al Concilio di Calcedonia».

“Il Concilio di Calcedonia, nel rigettare l’eresia di Eutiche, che negava la vera natura umana del Figlio di Dio, affermò l’unione nella sua unica Persona, senza confusione né separazione, delle due nature, umana e divina. […] Questa fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, fu affermata dal papa [Leone Magno] in un importante testo dottrinale indirizzato al vescovo di Costantinopoli, il cosiddetto “Tomus ad Flavianum”, che, quando fu letto a Calcedonia, fu accolto dai vescovi presenti con un’eloquente acclamazione, riportata nei verbali del Concilio: “Pietro ha parlato per bocca di Leone”, esclamarono all’unisono i Padri conciliari”.

Concludo queste righe evocando una preghiera della Messa per la commemorazione annuale del primo Papa Leone: «Dio, che non permetti mai che le porte dell’inferno prevalgano contro la tua Chiesa, fondata sulla saldezza della roccia apostolica, ti preghiamo, per intercessione del Papa san Leone Magno, che, rimanendo saldi nella tua verità, possiamo godere di continua pace» (Leone XIV, 15).

Luis Francisco Eguiguren

• Profesor Ordinario Principal. Departamento de Filosofía. Facultad Humanidades. Universidad de Piura (UDEP) • Ingeniero Químico. Universidad Nacional de Ingeniería. Lima, 1980. • Doctor en Filosofía. Pontificia Universidad Santa Cruz. Roma (PUSC), 1997 • Director del Programa Académico de Estudios Generales UDEP 1991-1996 • Director del Departamento de Filosofía de la Facultad de Humanidades UDEP 2016-2019 • Director. Revista Mercurio Peruano: 1997- 2001. Revista fundada por Víctor Andrés Belaunde en 1918. • Coordinador y Promotor de estudios para obtener el Grado de Bachiller en Artes Liberales con Mención en Filosofía en UDEP 1994-2008 Publicaciones 1996 Estudio sobre la bondad moral en Aristóteles (Roma, ITALIA) 2009 Relaciones entre Física y Filosofía según Max Planck en: ¿Adónde va la ciencia? (Piura, PERU) 2007 Radicales de la libertad y la libertad del liberalismo (Piura, PERU) 2004 Los hábitos, su influencia en la cultura y la organización social, como determinantes del progreso efectivo (Piura, PERU) 2002 Confiabilidad y Cultura (Piura, PERU) 2001 El conocimiento humano ¿se limita al mundo sensible? Una revista a las claves del empirismo (Piura, PERU) 2000 La lógica tecnocrática (Piura, PERU) 1999 Actualidad, naturaleza y eficacia de la Ética (Lima, PERU)