San Josemaría, 100 anni di sacerdozio: un’eredità che trascende i confini
Gli esperti sottolineano le radici aragonesi e l'eco universale del carisma di San Josemaría

La città di Saragozza ospita gli eventi commemorativi del centenario dell’ordinazione sacerdotale di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. L’evento, che ha riunito più di 300 sacerdoti e seminaristi, mette in luce le profonde radici aragonesi di San Josemaría e la portata universale del suo carisma.
Alla giornata inaugurale, organizzata dalla Biblioteca Sacerdotale Alacet in collaborazione con la Fondazione CARF, hanno partecipato il cardinale Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero, l’arcivescovo di Saragozza, Carlos Escribano, il prelato dell’Opus Dei, Fernando Ocáriz, e lo storico José Luis González Gullón.
L’arcivescovo Escribano ha ricordato l’ordinazione di san Josemaría, avvenuta il 28 marzo 1925, come “un momento di grazia che lo Spirito Santo ha voluto trasformare nel seme di una missione duratura”. Ha sottolineato come la sua spiritualità continui a essere “un dono per la Chiesa e per il mondo”, arricchendo il ministero di molti sacerdoti diocesani.
Sacerdote, uomo di misericordia
Il cardinale Lazzaro You Heung-sik, nella sua prima visita a Saragozza, ha sottolineato, citando Papa Francesco, che «il sacerdote è un uomo di misericordia e compassione, vicino al suo popolo e servitore di tutti». Ha ricordato che i sacerdoti «sono tutti di Dio e degli uomini» e devono coniugare la loro vocazione con la testimonianza della parola, la celebrazione dei sacramenti e la carità. Come affermava San Josemaría, «i sacerdoti sono ordinati non per comandare, non per brillare, ma per donare se stessi».
Preghiera a San Carlos
Il prelato dell’Opus Dei, Fernando Ocáriz, ha ricordato le notti di preghiera di san Josemaría nel seminario di San Carlos e ha sottolineato che “la carità pastorale porta il sacerdote a essere servitore di tutti”. Ha sottolineato in modo particolare la sua missione: accogliere con misericordia coloro che cercano la riconciliazione e tendere la mano a quanti si sono allontanati dalla fede.
La giornata è stata caratterizzata anche dalla testimonianza di tre sacerdoti con missioni diverse: Esteban Aranaz, missionario in Cina; Jorge de Salas, vicario giudiziale della diocesi di Stoccolma; e Antonio Cobo, sacerdote dell’Alpujarra di Almería.
Veglia di preghiera ed Eucaristia commemorativa
La giornata si è conclusa con una veglia di preghiera per le vocazioni sacerdotali nella chiesa del Real Seminario di San Carlo Borromeo. Oggi, 28 marzo, nella stessa chiesa verrà celebrata la messa, considerata l’evento centrale della commemorazione.
Domenica 30 marzo si terrà a Perdiguera un omaggio per commemorare i primi passi del ministero di San Josemaría. Verrà inaugurata la “Replaceta de Mosén Josemaría Escrivá” (Piazza di Mosén Josemaría Escrivá) e si terrà una tavola rotonda sulla sua eredità, sottolineando la continuità del suo messaggio oggi.
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