01 Maggio, 2025

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Sia fatta la tua volontà

Testimonianze di verità

Sia fatta la tua volontà

Albert Cortina parla con S.T.G. Cattolico che ha ricevuto, nel corso degli anni, rivelazioni dell’amore di Dio per i nostri tempi. Risiede in Spagna.

Dietro quelle iniziali (la T a volte è sostituita da una croce), trovo una donna piena di fede, gioiosa, affabile e umile. La sua nobiltà si esprime nella purezza del suo sguardo, nella sua anima innamorata di Cristo e nel suo cuore generoso.

«Il Signore dà la sapienza, e dalla sua bocca provengono la conoscenza e l’intelligenza» (Proverbi 2:6).

Signore, fammi vedere! (Maestro del video!).

Nella profezia, ascoltando S.G.T., credo che la cosa importante sia il cosa, il perché e il per cosa. Il quando è il meno. Non è che non sia importante, lo è, ma non è la prima cosa. Pertanto, non si tratta di smettere di studiare e interpretare i segni dei tempi, ma piuttosto di smettere di pensare che lasceremo tutto risolto per quanto riguarda la cronologia precisa. Le rivelazioni private non sono informazioni privilegiate per fare i nostri progetti, ma piuttosto una chiamata alla conversione e alla partecipazione umile e magnanima nell’accettazione dei progetti di Dio.

Ecco perché S.G.T. In questa intervista, egli insiste affinché facciamo nostra l’intenzione che noi cristiani esprimiamo costantemente nel Padre Nostro: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra“.

Tra gli scritti di S.T.G. Tra questi spicca il suo libro “Come in terra come in cielo”, di cui voglio riprodurre qui di seguito l’epilogo, poiché riassume molto bene il messaggio profetico che egli ha la missione di diffondere.

«La Chiesa è in cammino verso la Croce per stare con il suo Sposo. Si muove verso di Lui in quei sette gradini di purificazione e abnegazione, di cui, nell’ultimo, quando cade sottomessa a terra, si arrende davanti a Dio, si offre a Dio. Quando si rialza da Lui, la sua veste è già bianca, completamente purificata, perché non ha più nulla di suo; tutto è già Suo e per Lui, persino la sua vita, quella nudità. Non le resta che unirsi allo Sposo, unirsi e donarsi, ed è in quell’istante immediato che si fonde con Cristo, sulla Croce. Tutto è compiuto (la Chiesa si è abbandonata, nella passione e nella morte, per unirsi nell’amore a Lui). È in quel momento della Sposa abbandonata, che finalmente non sono più due, ma Uno.

È la Terra nel Cielo, cioè ciò che è Suo: noi veniamo da Lui e dobbiamo andare a Lui, senza nulla che non sia Suo, da qui la purificazione. E lì, mentre la Sposa si unisce alla Croce per morire su di essa, con Lui, si completa la Croce di Cristo, perché con essa e in essa risplende. Questa è la Gloria di Cristo: Egli ha visto l’amore e la fedeltà della Sua Sposa, la sua dedizione, il suo seguire le orme del Signore, il suo seguire le orme del Capo; ora, il Suo Corpo è quello che viene donato, come Lui ha donato se stesso per noi, e con Gloria. Egli risplende in Lei. Per questo tutta la Croce diventa Gloria e Risurrezione, ha vinto la morte.

Capisco che quando quel preciso momento si compie, allora arriva il trionfo di Cristo, il trionfo del Suo Sacro Cuore. La sua amata Sposa, il suo Corpo, la sua Chiesa, giunge a quel momento di Passione e Morte per amore e fedeltà al suo unico Sposo. Trionfo, perché è giunto il momento del compimento della resa della Sua Sposa. La Chiesa è Una e con Lui, essi sono Uno. Questo è il Suo trionfo e la Sua Gloria, e mentre Egli trionfa, in quel momento, trionfa il Cuore Immacolato di Maria, intimamente legato. Tutti i cuori sono Uno. È il momento della Gloriosa Venuta di Cristo. Si avvicinano le Nozze e con esse la Resurrezione.

Questo è ciò che tutti noi, che vogliamo essere fedeli a Cristo, nostro Dio e Signore, che vogliamo essere fedeli al nostro Capo e vedere il Suo trionfo, il Suo trionfo in noi, dobbiamo realizzare. LEI. Perciò siamo tutti immagini di Lui, perché siamo tutti chiamati ad essere Suoi e possa Egli trionfare gloriosamente in noi”. (Epilogo del libro “Come in terra come in cielo” S.T.G. 2021).

La Cena delle Nozze dell’Agnello, polittico di Jan Van Der Eyck (Fonte: Pubblicazioni della Cattedrale di Gand)

La cena delle nozze dell’Agnello, descritta da San Giovanni Evangelista in Apocalisse 19:6-9, è una delle immagini più profonde della Bibbia. Questo evento è significativo non solo per le sue implicazioni escatologiche, ma anche per il suo ricco simbolismo, che unisce i temi dell’alleanza, della redenzione e dell’unione ultima con Cristo. Queste nozze simboleggiano l’unione definitiva tra Cristo e la sua Chiesa, un’unione che è stata anticipata in tutta la narrazione della Sacra Scrittura.  Teologicamente, la cena delle nozze dell’Agnello è il compimento della Nuova Alleanza.

Sulla base delle rivelazioni che hai ricevuto personalmente nel corso degli anni, come descriveresti la cena delle nozze dell’Agnello?

È molto difficile spiegare a parole l’immensità di questo evento santo che avviene tra Dio e la sua Chiesa. È il compimento perfetto e definitivo delle nozze: quell’Alleanza Eterna e Nuova che Egli ha stretto con noi, suoi figli.

La Santa Messa e la Santa Comunione sono quindi un’anticipazione di ciò che sarà.  Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, il nostro Capo, e Lei, il suo Corpo mistico, ora purificati, santificati, restaurati e glorificati, uniti per sempre nell’Eternità. Uno con Lei e Lei Uno con Lui per sempre.

Per l’amore infinito e santissimo di Dio, saremo nella Santissima Trinità, Uno con Gesù Cristo, Nostro Signore.

Perché pensi che i cattolici affermino che la Chiesa è il Corpo mistico di Cristo e che Lui ne è il Capo?

Nell’Antico Testamento il matrimonio è spesso utilizzato come metafora del rapporto tra Dio e Israele. Ad esempio, in Osea 2:19-20, Dio dichiara: “Ti fidanzerò a me per sempre; ti fidanzerò nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella compassione. Ti fidanzerò nella fedeltà e tu riconoscerai il Signore“. Questa relazione di alleanza, spesso segnata dall’infedeltà di Israele e dall’amore incrollabile di Dio, trova il suo compimento ultimo nella Nuova Alleanza, dove la Chiesa si presenta come Sposa di Cristo.

Penso che non siamo consapevoli di chi siamo per Lui. Spesso, quando si parla di Chiesa, è normale che le persone associno immediatamente quella parola al clero e al Vaticano. E in parte hanno ragione, perché dove c’è Pietro, lì c’è la Chiesa. Pietro è il Vicario di Gesù Cristo sulla Terra. Gesù Cristo è il Capo della Chiesa. Ma la Chiesa è molto più di un’istituzione. Egli ha creato ogni cosa per Lei. Gesù Cristo, in un atto di immenso amore, si è incarnato per lei. Con il SÌ del Padre, che ce lo ha donato per Amore nostro. E si è incarnato per redimerci e santificarci attraverso il suo sacrificio d’Amore.

Solo Lui, Gesù Cristo, era capace di fare una cosa del genere. Assumendo la nostra natura, incarnandoci, per portare in grembo tutti gli uomini di tutti i tempi. Per espiare nella Sua Divina Santità tutti i nostri peccati e tutte le loro conseguenze. Ci ha trasportati tutti. Nostro Signore, la Seconda Persona della Santissima Trinità, è Dio perfetto e Uomo perfetto.   Egli si è fatto carne, si è “fatto noi” per redimerci e affinché, attraverso questo, noi fossimo eternamente Uno con Lui. Egli è lo Sposo, il Capo, che assume il Corpo, cioè tutti noi, per salvarci. Questo è il motivo dell’Incarnazione. Gesù Cristo, nella sua Passione, come Uomo porta il legno della Croce. Ed Egli soffre tutti gli obbrobri, gli insulti, le umiliazioni, le vessazioni, gli sputi, le flagellazioni, incoronato di spine che erano come chiodi che trafiggevano il Suo santissimo Capo e come Dio perfettissimo in quella unione ipostatica, porta tutti i peccati del mondo, prendendoli su di Sé.

Nella preghiera nell’Orto del Getsemani, il diavolo, uomo bugiardo e crudele, assassino fin dal principio, tenta Gesù Cristo, dicendogli che «nessun uomo è capace di sopportare tutto questo, tutto il peccato di tutte le età e di tutti i popoli del mondo». La risposta, la Verità a questa menzogna tentazione, è che esiste un Uomo degno e capace di farlo, uno solo, Gesù Cristo, Nostro Signore. La Seconda Persona della Santissima Trinità, Dio, è l’unico degno, perché Egli è capace, con il Suo Santo e Infinito Amore, di assumerci, portarci, redimerci, santificarci e con Lui, che è la Vita, risuscitarci.

Egli si incarna non solo per salvarci, ma per sposarci per Amore.

In Efesini 5:25-27 questa relazione è resa ancora più chiara quando si afferma quanto segue: “Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, dopo averla purificata lavandola con l’acqua mediante la parola, per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia, senza ruga o alcunché di simile, ma santa e irreprensibile“. Qui, l’amore sacrificale di Cristo purifica e prepara la Chiesa per questa unione definitiva, simboleggiata dalla cena delle nozze dell’Agnello che abbiamo descritto in precedenza.

So che ti è stata affidata la missione del Signore e di nostra Madre: comunicarci la Verità che è già stata Rivelata nelle Sacre Scritture. Per favore, spiegaci come trasmetti la virtù della speranza in Cristo affinché possa diventare realtà nella nostra vita e nel nostro mondo, in questi tempi in cui viviamo e in cui vivremo.

La speranza è riposta nel Suo Amore infinito. Abbiamo un Dio Santo. Il Padre è veramente nostro Padre. E Gesù Cristo, il nostro Salvatore, il più grande eroe che avremmo potuto avere. In quest’epoca di tanta idolatria e di tanti eroi incompresi, appare il nostro vero Salvatore. Questo ci lascia il Suo Spirito, che dimora in noi. Lui ci ama, ci guida, ci comprende, ci insegna, ci perdona, ci protegge, ci conosce, per guidarci e donarci il meglio che è Lui stesso, Eternamente. Non esiste felicità e, quindi, speranza più grande di questa. L’essere umano ha una sete infinita di amare ed essere amato, e questa sete può essere soddisfatta e appagante solo da Gesù Cristo, Nostro Signore, che, attraverso il Suo Essere, ci mostra chi è il Padre. Chi è come Dio? Nessuno, niente è come Dio.

Inoltre, la cena delle nozze dell’Agnello ci annuncia la vera speranza e la sicurezza che i credenti hanno in Cristo. In un mondo spesso segnato dalla sofferenza, dalla persecuzione e dall’incertezza, questo meraviglioso dono del futuro offre una visione di gioia e realizzazione estreme. Egli assicura ai credenti che la loro fedeltà e perseveranza culmineranno in una gloriosa celebrazione con il loro Salvatore.

Nella festa di Tutti i Santi del 2024, lei ha pubblicato un testo intitolato “Sia fatta la tua volontà”, in cui rivela un messaggio meraviglioso di tutti i Santi del Signore, che hanno detto “sì” alla Volontà del Padre e di coloro che diranno “sì” in futuro, che possiamo dire sono tanti e allo stesso tempo uno.

Come tutti i messaggi che ricevo durante la preghiera, li condivido con i miei direttori spirituali, sacerdoti santi, integri e di sana dottrina, con molti anni di esperienza e profonda conoscenza teologica. Mi guidano nel discernimento dei messaggi che hanno approvato e mi dicono cosa devo farne. Sono guidato dall’obbedienza al mio direttore, non prendo mai decisioni da solo. E sotto questa fede, non nella certezza e nell’obbedienza, mi muovo. Loro, insieme a Providence, mi hanno indicato di pubblicarli in quella data.

In questo testo vengono riprodotte le istruzioni della Beata Vergine riguardo al “Sì” che siamo chiamati a dire nella nostra vita quotidiana e anche attraverso un atto straordinario che sta per accadere.

Come spiegheresti la coincidenza tra il “Sì” di Gesù – il Figlio – al Padre; il “Sì” della Beata Vergine Maria nell’Incarnazione del Verbo; il “Sì” della Chiesa come Sposa fedele che prepara all’incontro con l’Amato; e il nostro personale “Sì” alla Santissima Trinità?

Ho ricevuto e scritto il messaggio della Madonna mentre pregavo il rosario in un cenacolo l’11 novembre 2023. Ma l’ho ignorato, non l’ho più letto né l’ho mostrato fino al 12 gennaio 2024, a causa di circostanze provvidenziali. E il 14 febbraio, mercoledì delle Ceneri, ne ho ricevuto un’ulteriore spiegazione. In occasione della festa di Ognissanti del 2024, data indicata per la sua pubblicazione, riproduco letteralmente nel testo il seguente frammento:

Come ho atteso con amore la nascita del mio Figlio, così attendo con la stessa speranza la nascita di una Nuova Chiesa piena di Luce, che curerò con la stessa cura che ho riservato al mio Figlio Gesù, nostro Salvatore.

Egli è colui che ti ha scelto come Suo Popolo e Sposa adorna per lo Sposo, da tutta l’Eternità.

Lui ha detto “Sì”. Da sempre. Quel “Sì” che ho detto anche con il mio FIAT, è il “Sì” unito al “Sì” del mio Santissimo Figlio, nella Volontà del Padre. In quel momento i Nostri Cuori erano già uniti nella Divina Volontà. Io, redenta e santa, perché scelta dalla Divina Provvidenza per essere la Sposa, la Madre e la Figlia del Nostro Signore.

Ha messo il “Sì”, FIAT, nella mia bocca, perché per questo sono nato, per fare la Volontà del Padre, nel mio Figlio, pieno di Spirito Santo.

Perciò, cari figli, in questi tempi turbolenti, vi accompagno, affinché ora, in questa Nuova Nascita d’Amore nella Volontà Eterna, quel “Sì” si compia in voi, come sposi e figli, scelti fin dal principio nella piena Volontà della Santissima Trinità e della vostra Santa Madre.

Quel “Sì” a cui anche voi siete chiamati sta per realizzarsi. E si realizzerà.

Quel “Sì” del Popolo eletto del Signore, per il quale tutte le cose sono state create in Gesù Cristo, Nostro Signore.

In quella Nuova Nascita, la Volontà del Padre si compirà in te, nel Figlio e attraverso il Figlio, pieno di Spirito Santo; e unito a me “Sì”, provvido e corredentore. Così sia, figli miei, figli miei, la risposta è immediata e la mia speranza è vicina.

Tutto a lode del Padre, unito alla Passione del Figlio, nell’unità dell’Amore dello Spirito Santo.

Celebrazione della Messa Crismale nella Basilica Cattedrale dello Spirito Santo di Terrassa (Foto: Albert Cortina)

In un’altra parte del messaggio, affermi quanto segue: “Già sulla Terra e in Cielo, non ci sarà più alcuna divisione in Lei. Quel “SÌ” sarà il Cielo dentro di noi. Vale a dire, tutti i Santi del Cielo che hanno detto anch’essi “SÌ” saranno uniti, e le anime del Purgatorio – anche loro hanno detto “SÌ”, ed è per questo che si purificano fino a essere santificate. Tutti i membri della Chiesa sono uniti nella stessa Volontà di Nostro Signore. A quel “SÌ” si aggiunge misteriosamente anche il “SÌ” degli Angeli. È un “SÌ” cosmico.

Tutto questo è orientato verso quel “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra” che recitiamo costantemente nel Padre Nostro, la preghiera che Gesù Cristo stesso ci ha insegnato. È il SÌ della Divina Volontà, aggiunto al SÌ dato da tutti gli angeli del Cielo e aggiunto a tutti i santi di tutti i tempi, e il resto degli eletti nel tempo finale, tutti coloro che sono raccolti nel Libro della Vita, si completa in quel SÌ, il SÌ TOTALE e UNO.

Noi esseri umani siamo condizionati dal tempo e dallo spazio, dal momento in cui nasciamo fino a quando moriamo. Ma Dio è fuori dal tempo. Perciò siamo sempre esistiti, perché Lui ha pensato a noi e ci ha conosciuti fin dal principio. La Volontà Divina ha detto SÌ alla Creazione, alla Redenzione e all’Alleanza Eterna. Lui, Dio, per mezzo dell’Onniscienza, conosceva il SÌ di Lei, la Sua Chiesa. Questo mondo pieno di peccato e dolore ha un tempo, perché al diavolo è concesso un tempo, dopodiché verrà bandito e condannato per sempre nell’inferno che ha scelto. Tutto sarà santificato e restaurato.

«Infatti ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata a nostro riguardo, perché la creazione attende con impazienza la piena manifestazione dei figli di Dio» (Romani 8:18-19).

A un certo punto del messaggio lei afferma di aver avuto la rivelazione che “il mondo è stato creato per la Chiesa, come dicevano i primi cristiani. Dio ha creato il mondo in vista della comunione nella sua vita divina, una comunione che si realizza attraverso la “convocazione” degli uomini in Cristo, e questa “convocazione” è la Chiesa“.

D’altra parte, ti è stato detto che «La Chiesa è il fine di tutte le cose, e anche vicende dolorose, come la caduta degli angeli e il peccato dell’uomo, sono state permesse da Dio solo come occasione e mezzo per dispiegare tutta la forza del suo braccio, tutta la misura dell’amore che voleva dare al mondo: «Come la volontà di Dio è un atto e si chiama mondo, così la sua intenzione è la salvezza degli uomini e si chiama Chiesa» (Clemente di Alessandria, Pedagogo 1, 6).»

Come potresti spiegare in parole semplici questa visione della Chiesa trionfante, della Gerusalemme Celeste alla fine dei tempi? Cosa significa che questo edificio sarà costruito con “pietre vive”, che saranno i santi e i giusti di tutti i tempi?

Ho visto, perché me li mostrano, pezzi della Chiesa come edificio e mentre li vedo, mi mostrano anche come ogni santo è una pietra che si unisce alle altre, incorporandosi, costruendone i muri. Alcune sono colonne, altre pilastri e altre ancora sono fiori di uno splendido giardino. Ognuno ha il suo posto nella Città Santa, ognuno occupa un sito, formando l’Edificio della Chiesa di Dio. Pietre vive.

Vorrei discutere con voi uno degli aspetti più rilevanti dei messaggi che avete trasmesso seguendo le seguenti istruzioni provenienti dal Cielo: “Sia fatta la tua volontà”.

Nel testo dici che:

Questa è la Sua Volontà. Questa è la Tua Volontà, nella grandezza dell’Amore”. Nel suo messaggio, la Madre ha trasmesso, piena d’amore, la sua attesa, ansiosa di quel momento del “Sì”. Mi spiegano che dopo “Il momento della luce”, arriva il momento della risposta tanto attesa, quello che lei chiama “Il momento della risposta”.

Purtroppo, a causa del mistero dell’iniquità, non ci sarà una sola risposta. Ci saranno tre tipi di risposta:

  • Quelli che dicono “Sì”.
  • Quelli che dicono “Voglio dire di sì”.
  • Quelli che si guardano e dicono: «Io. (Vedrò cosa faccio)».

Ai primi verrà concessa immediatamente la grazia. È istantaneo.

A questi ultimi sarà data la grazia di dire “Sì” e diranno “Sì”.

Le scelte delle terze parti vengono rispettate.

Queste tre decisioni saranno particolarmente libere, perché troveranno risposta nella pienezza della Luce dello Spirito Santo, piena di Verità, Giustizia e Amore. Quella luce sarà personale e verrà data in un momento; “Quindi, durante e dopo, questi tre tipi di risposta saranno dati liberamente e personalmente.”

Questo “Momento di Luce” è lo stesso che nelle apparizioni della Madonna del Carmelo a Garabandal viene chiamato “L’Avvertimento” o il momento di “illuminazione della coscienza”? Coloro che dicono “Sì” sono le cosiddette “primizie” dell’Apocalisse?

Associo il “Momento di Luce” al noto “Avvertimento”, anche se nella rivelazione non lo ha mai chiamato così. Lui lo chiama il “Momento di Luce”.

Chi dirà SÌ dopo il “Momento di Luce” riceverà, dopo averlo detto, grazie speciali, doni dello Spirito Santo (sarà la Nuova Chiesa piena di Luce che nascerà). Saranno i cosiddetti “primi”.

Sono loro che riceveranno la seconda Pentecoste e Dio darà loro le grazie necessarie per compiere la loro missione.

Se non ti dispiace, soffermiamoci ancora un po’ su questo aspetto fondamentale del messaggio che hai ricevuto nella preghiera.

OK. Dopo una guerra, nel bel mezzo o alla fine, non me lo dicono, arriva il “Momento di Luce”.

Quel “Momento di Luce” è personale e, pertanto, è come una specie di giudizio in cui viene rivelata la verità, dalla Verità che è Dio, ma senza giudizio. È l’uomo, in questa dimostrazione personale, che risponde. Non rimane neutrale, è impossibile, perché lui, l’uomo, si fonda su quella verità. L’uomo, in quel momento della Verità, non può ingannare, né ingannare se stesso. Ricevi una Luce, simile a quella che ricevettero gli angeli.

Diciamo che sono loro stessi a condannarsi nella loro libera risposta. Non è Dio che li condanna, sono loro che lo fanno. Quella frase/risposta è assolutamente libera, perché rispondono nella pienezza della luce, dove non c’è spazio per l’inganno. E lì viene mostrato il mistero dell’iniquità che non cessa mai di stupirmi.

Dio, nella Sua Santità, non ti mostra i peccati per accusarti, ti mostra i peccati per darti l’opportunità di essere santo. Siamo tutti chiamati alla santità. Tutto. E ciò che fa, ciò che mostra è correggerci, mostrarci come stavamo dicendo di no alla Sua Volontà per noi, che era un piano di santità: in parole, azioni e omissioni. E dà a ciascuno di noi l’opportunità di cambiare, perdonando ciò che è stato fatto e mostrandoci che ha ancora un piano di santità per tutti noi.

Ecco perché Dio, nella Sua Divina Misericordia, ci offre l’opportunità di dare una delle tre risposte, e capisco che nella libertà quella sarà la sentenza. Se non vi dispiace, cominciamo con coloro che dicono “Io nel momento della luce”.

Dio è così Santo che desidera che tutti gli uomini siano salvati. Lui ama tutti infinitamente. Per ognuno di noi ha versato il suo sangue. Si è offerto per tutti, non ha escluso nessuno e non esclude ancora nessuno. Sebbene nella Sua Onniscienza Egli sappia, sappia la risposta, non smette di dargli l’opportunità mostrandogli il Suo amore infinito e il Suo vero amore.

Perciò, a coloro che Egli sa che risponderanno “Io”, Egli dà loro l’opportunità di correggersi. Non solo mostra loro la strada sbagliata che hanno preso, ma dà loro l’opportunità di correggersi, perché anche loro, se lo faranno, potranno diventare santi. Li ama così tanto che non vuole smettere di dare loro questa opportunità.

Sono loro, quelli del SÉ, che riaffermano il loro male. Cioè coloro che, per orgoglio, si pongono al di sopra di Dio, come se fossero più importanti.

Dicono IO. Qualunque cosa io voglia, qualunque cosa io veda. Non dicono: SÌ, mio ​​Dio. Dicono di no. IO

Il Falso Profeta (non ce ne sarà uno solo, ce ne saranno molti), l’Anticristo e tutti i servi di Satana stanno già agendo sulla Terra per far sì che molte anime dicano “Io”.

Dio darà all’Anticristo e al Falso Profeta l’opportunità di essere salvati. Darà loro questa opportunità. Egli mostrerà loro il Suo amore che proviene dalla Verità assoluta ed essi riaffermeranno il loro SÉ, il loro orgoglio di elevarsi al di sopra di Lui, contro di Lui.

Dopo questa risposta, il demone che osserva coloro che diranno: “Concederò loro il potere”.

Quando l’Anticristo e il suo Falso Profeta riceveranno il potere? Dopo questa risposta danno a Dio. Scegliendo, si saranno già posizionati liberamente e sarà allora che il Dragone (Satana) darà loro il potere di governare il suo regno anti-Cristo.

Icona russa del XVI secolo raffigurante la visione di Giovanni e la scrittura dell’Apocalisse (Fonte: Wikipedia)

Tuttavia, parallelamente e in contrasto, c’è chi dirà SÌ al “Momento della Luce”.

In effetti è la prima risposta che mi danno.

Queste persone, dopo aver visto i propri rifiuti, amano di più Dio, vedono di più la Sua santità, apprezzano la correzione e vogliono dire SÌ immediatamente. Sì a Lui, SÌ ad essere il tuo Dio, SÌ a fare la Sua Volontà.

Sono loro che, dopo la risposta, ricevono la seconda Pentecoste. Vale a dire che il Signore concede loro immediatamente le grazie per fare la Sua Volontà.

Da lì provengono le primizie degli eletti, coloro che, insieme ai due eletti dal Cielo, guideranno il Suo Popolo durante la Grande Tribolazione.

Da lì emergerà Pietro, il suo Vicario, colui che Dio ha scelto per guidare la sua Chiesa in Cristo durante quel periodo di grande tribolazione. E capisco (questo non mi è stato specificato) ma è stato mostrato in modo generale, un altro leader, un altro capo, un Mosè, per guidare il suo Popolo. Entrambi saranno insieme al resto del Popolo di Dio. Anche il resto fedele ha un ruolo di santità in questi tempi, un ruolo essenziale, e riceverà le grazie e i doni per svolgerlo.

Sono quelli della seconda Pentecoste.

Questo gruppo YES sarà il fedele rimanente che combatterà, predicherà e renderà testimonianza a Dio, ricevendo le Sue grazie così da poter portare a termine quella missione.

Infine, resta da descrivere coloro che vorranno dire SÌ nel “Momento di Luce”.

Il secondo tipo: coloro che vorranno dire SÌ, ma non saranno pronti a farlo, diranno SÌ durante la Grande Tribolazione. E saranno convertiti.

Dio, dopo che avranno voluto dire SÌ, poiché Dio è Fedele, Misericordioso e Giusto, farà in loro ciò che Gli hanno chiesto in quel momento e saranno salvati e santificati. Così come Dio farà nei primi, quelli del SÌ, nonostante le tribolazioni che attraverseranno, Dio farà sì che in loro si compia la Sua Volontà.

Sarà il Signore a farlo.

Pertanto, al momento della risposta, il numero degli eletti scritti nel Libro della Vita sarà completato.

Non ci saranno più risposte. Quella risposta sarà l’ultima.

Sarà la fine della fine dei tempi, sarà la fine del tempo del diavolo in questo mondo. E sarà anche per noi la fine della fine dei tempi, cioè sarà l’ultima risposta. Ecco perché possiamo dire che questa è la battaglia finale e non ce n’è un’altra.

La Chiesa, che è il numero complessivo degli eletti, sarà completata in quella risposta. Sarà completato quando tutto sarà santo, cioè quando tutti coloro che sono SÌ e coloro che vogliono dire SÌ saranno santi e faranno la Sua Volontà. Allora saranno radunati come pietre vive, costruendo l’edificio completo, che è la Chiesa di Dio, e che si unirà ai santi già in Cielo e a coloro che vengono santificati in purgatorio.

Quando sarà costruito, perché l’ultimo santo, la stirpe, la stirpe di Maria, la Nuova Eva, i figli di Dio redenti da Cristo e santificati da Lui, sarà stato aggiunto all’edificio, allora il diavolo sarà bandito per sempre da questo mondo. Non avrà più luogo. Non avrà più nessuno da tentare. Ciò è spiegato nel Libro dell’Apocalisse di San Giovanni.

Tutto il Popolo di Dio, il numero degli eletti sarà completato. Tutti i santi del Signore, con tutto l’aiuto del Cielo, dei loro angeli e intercessori, creeranno così la Gerusalemme Celeste.

Questa è la Chiesa, la stirpe di Maria, che con la sua santità scaccia il diavolo da questo mondo, perché in essa hanno trionfato il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria.

Questo è il Tuo Regno che viene. Il Suo Regno è arrivato.

Come descriveresti la Grande Tribolazione nel contesto della battaglia finale?

In effetti, la Grande Tribolazione sarà la battaglia finale. Come ho spiegato prima, il diavolo è presente nel nostro mondo fin dall’inizio della Creazione, ma il suo tempo non è illimitato. Lui, Dio, gli concede un tempo. La fine della fine dei tempi è la fine del tempo del diavolo in questo mondo.

E poiché sa di avere poco tempo, si infuria, vedendo chi divorare, più scatenato che mai, con tutta la sua potenza. L’uomo orgoglioso dichiara guerra a Gesù Cristo con la sua Chiesa; il suo scopo è quello di essere il loro dio e di essere adorato da tutti gli uomini. Il suo governo durerà tre anni e mezzo, ovvero la durata della Grande Tribolazione. Il diavolo attacca con tutta la sua potenza, come non aveva mai fatto prima per il potere e il tempo che gli erano stati concessi. Ricordiamo San Giobbe. La Chiesa soffrirà molto, perché dovrà rimanere fedele, mantenendo la testimonianza di Gesù. Questa sarà la loro purificazione, che ogni fedele abbraccerà per fedeltà alla propria missione. Questa purificazione è ciò che vi condurrà alla Santità e al trionfo dei Sacri Cuori profetizzati in Lei. Il Cuore Immacolato di Maria trionferà e il Sacro Cuore di Gesù regnerà in noi. La vittoria sarà ed è di Dio. La Grande Tribolazione è necessaria per la purificazione della Chiesa e per la sua risposta di santità.

Dio ha detto Sì a Lei e ora è Lei che deve dire SÌ a Lui. Lei deve passare attraverso ciò che ha passato Lui, ecco perché si chiama Passione della Chiesa. Il diavolo ci attacca non solo per odio, ma anche per paura, perché sa che quanto più la Chiesa è unita, cioè quanto più i santi compiono la Volontà di Dio, tanto più lui, il diavolo, sarà debole e perciò tanto più furioso. Sa che quando il SÌ dell’ultimo santo si sarà compiuto, egli sarà bandito per sempre da questo mondo.

Nel SÌ, nella risposta sincera, c’è il matrimonio, per questo il Trionfo di Cristo e di Maria inizia già nella risposta.

Quando quel SÌ viene eseguito, allora giunge a compimento. Quando quel SÌ di ciascuno si compie in noi, rendendoci totalmente di Cristo nella Santità. È quando si compie nell’ultimo santo, quando Cristo arriva con tutti i suoi angeli e santi dal Cielo per sposarla, arrivando alle nozze dell’Agnello.

Lei è purificata, immacolata, bianca, santa, è passata dove Lui è passato. Ecco perché viene chiamata Passione della Chiesa.

Ogni santo è ora pronto a essere Uno con Lui per sempre, eternamente.

L’ordine degli eventi che mi è stato dato è: Guerra, Momento di Luce (risposta), Grande Tribolazione, Trionfo di Maria e Cristo nella Chiesa e Parusia.

In che senso coloro che dicono SÌ sono i cosiddetti “primi”? Ne hai già accennato brevemente in precedenza, ma vorrei che tu approfondissi questo argomento.

Coloro che dicono SÌ sono i primi frutti del Trionfo. Sono il gruppo che combatte. Sono loro che vanno avanti nella battaglia per la santità, coloro che aiutano gli altri verso la loro conversione. È la Nuova Chiesa piena di Luce che sta per nascere.

Lei è quella che la Madre attende con tanta impazienza. Si prenderà cura di loro, li proteggerà e li accompagnerà fino alla fine, proprio come fece con Gesù Cristo. Finché non si potrà dire: “Tutto è compiuto”.

Ciò è coerente con quanto la Madonna disse a Padre Gobbi: che il gruppo avanzato aveva la missione di predicare e compiere il martirio, mentre l’altro gruppo, nella retroguardia, di pregare per loro.

Quella Nuova Chiesa piena di Luce sono quelli del SÌ, le primizie.

Albert, noi che diciamo SÌ nella nostra vita quotidiana e nel “Momento di Luce” siamo anche figli del SÌ di Gesù e del SÌ di Maria, che ci rende suoi figli, consacrati al suo Cuore Immacolato.

Il SÌ è il trionfo di Lui e di Maria in noi. Poi arriva Cristo. Quanto tempo ci vorrà prima che Cristo venga? Non lo so. Solo il Padre lo sa.

I messaggi che stiamo analizzando continuano così: “Allora, sento questo, perché quando vediamo noi stessi e vediamo la Verità di Dio, vedremo la Volontà che il Padre aveva per ognuno di noi, che era la santità. Vedremo il piano che aveva per noi e ciò che non siamo riusciti a fare. Vedremo il male che abbiamo fatto con una luce molto chiara, dall’Amore di Dio, dalla Verità, perché Lui è la Verità, ma soprattutto vedremo ciò che non abbiamo fatto.”

Vedremo infatti cosa ha preparato per ciascuno di noi e vedremo come abbiamo detto “NO” con le nostre azioni, i nostri pensieri e le nostre omissioni.

Sentendo questo, capisco che vedremo la Volontà che aveva il Padre quando pensò a noi, ma da Dio, cioè dalla Verità che è e che Dio dona. E scopro che è un momento e un atto di suprema Misericordia per ciascuno di noi.

Nella mia preghiera, continuavo a chiedermi: “Cosa c’è da rispondere? Cosa risponderemo? Mi hai detto che c’erano tre risposte”. Poi mi insegna il Padre Nostro, inizia a recitarlo e anch’io inizio a recitarlo insieme a Lui, come se fossi invitato a prestare particolare attenzione a ciascuna delle frasi e al loro significato.

“Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, SIA FATTA LA TUA VOLONTÁ, COME IN CIELO COSI IN TERRA”.

“Sia fatta la tua volontà” non è solo una bella frase, non è solo una richiesta. È vero e ha perfettamente senso che il “sia fatto” debba essere e sarà attuato. Questo è quello che mi è stato detto. Sia fatta la volontà di Dio.

Ecco perché Gesù Cristo ci ha insegnato, affinché facciamo la Volontà del Padre; Volontà alla quale anche Lui è unito. È un “SÌ” della Volontà Divina, al quale anche noi aderiamo.

Il “SÌ” sarà un “Sia fatta la tua Volontà” in noi, in ognuno di noi. Diremo “SÌ” alla “Volontà del Padre sia fatta in me”. Diremo “SÌ” a “lasciare che la Divina Volontà sia fatta”. È un “SÌ” al piano di Dio in ognuno di noi. Sarà qualcosa di personale. Nonostante il nostro passato “NO”, Lui ha ancora un piano di santità per ognuno di noi.

Continuiamo ad approfondire i messaggi che stiamo analizzando con SGT. Hai già detto che dopo il “Momento di Luce” arriverà la Grande Tribolazione. In essa avrà luogo il compimento della Purificazione, fino alla Santificazione (di ciascuno), con Cristo, giungendo al compimento della Volontà del Padre in ciascuno, così che ora possa dire: «È compiuto».

Come Gesù spirò prima di morire, così sarà in noi, in unità con lo Spirito Santo e con tutti gli Angeli e i Santi del Cielo che lo accompagnano; finché non si compirà nell’ultimo degli eletti.

Mi è stato anche insegnato che, una volta date le risposte, il tempo per rispondere è scaduto. Egli accetterà la risposta che Gli diamo, insisto, perché quando essa proviene da quell’atto di Amore infinito e di Luce piena, la risposta sarà assolutamente gratuita, simile alla Luce che gli Angeli avevano in Cielo.

Gli ho chiesto perché quella fosse l’ultima risposta possibile, ovvero “SÌ”. E mi è stato detto che era perché “sarà la fine dei tempi, anche per noi. Sarà la prova finale; non ci sarà più tempo per reagire”.

Le tre risposte, una volta date nel “Momento della Luce”, saranno adempiute nella fedeltà e nella giustizia durante la Grande Tribolazione. È allora che mi viene fatto capire che questo sarà così terribile che, se il Signore non ci avesse prima donato, in quell’atto di infinita Misericordia e Amore, quella Luce ai suoi figli, per rispondere “SÌ” o “Voglio dire SÌ”, allora, durante esso, non saremmo stati e non saremo in grado di rispondere “SÌ”.

Dopo il “SÌ”, Dio, che è fedele e giusto e quindi rispetta la nostra scelta, farà la Sua Volontà in noi. Egli compirà in noi il “Sia fatta la tua volontà”, il “SÌ, lo voglio”.

Egli compirà la Sua Volontà anche in coloro che hanno risposto: “Voglio dire SÌ”, ma che, in quel momento della Verità, non hanno potuto semplicemente rispondere “SÌ” perché non erano preparati.

È come un processo, anche se non so se dovrei chiamarlo così, perché non lo è, non c’è un verdetto. Lo chiamo giudizio, perché vedremo noi stessi attraverso la Verità, vedremo noi stessi attraverso Lui e Lo vedremo con giusto giudizio. E noi daremo una risposta, faremo una libera scelta, di fronte a quella verità esposta, dove non ci sarà spazio per le bugie.

Vedremo la Verità e, qualunque risposta daremo, sarà accettata con Misericordia e Giustizia.

Immagino che coloro che hanno risposto “Io” saranno ingannati dalle bugie e dall’inganno del Maligno, che avrà riempito i loro cuori di orgoglio e arroganza. Quella parte dell’umanità che, scommettendo su se stessa, si è messa al posto di Dio, come se il proprio io fosse al Suo livello, come se il proprio io fosse più importante della Volontà di Dio?  Credi che le persone che, di fronte a un simile “Momento di Luce”, di completa Verità e Libertà, rispondono “Io”, non si marchieranno semplicemente con il nome della Bestia menzionata nell’Apocalisse, un marchio sulla loro comprensione e sulla loro volontà?

Sì, provo molta pena per coloro che, vedendo il Signore, invece di guardare Lui, dopo aver visto la Verità, guardano la propria volontà, il loro “io voglio”. Cioè, invece di guardare il Signore, nel massimo splendore di luce, carità e verità, rispondete guardando voi stessi, e rispondendo “io”, “io vedrò”. Queste persone avranno già risposto e poi non diranno “SÌ”. Non è determinismo, non è che il Signore non voglia che si convertano. Perché se nel momento della massima Luce, simile a quella degli angeli, la sua risposta è “Io” invece di “Dio”, in seguito questo terzo tipo non dirà altro.  Inoltre, questo è un peccato contro lo Spirito Santo. Inoltre, sanno cosa scelgono. Ciò verrà spiegato più dettagliatamente leggendo i messaggi.

Infine, vorrei sottolineare un altro paragrafo dei messaggi che stiamo analizzando con voi. Dice: Ripeto, questa Luce non serve solo a farci pentire dei nostri peccati di pensiero, azione e omissione. Soprattutto, perché abbiamo la possibilità di rispondere liberamente: «Sì, voglio che la Tua Volontà sia fatta in me».

In effetti, siamo destinati fin dall’Eternità a quel “SÌ”. Egli ha creato tutta la Creazione per Lei, per la Sua Chiesa, che ha salvato incarnandosi e donando la Sua Vita. Con la quale si sposò per sempre.

La Grande Tribolazione è per la purificazione nel “SÌ, lo voglio”, fino alla Santificazione dell’intera Chiesa; Come Gesù, che ha detto “SÌ” alla Volontà del Padre, ora tocca a lei dire “SÌ”. Per questo motivo viene chiamata “la Passione della Chiesa”.

La Beata Vergine Maria chiama coloro che dicono o diranno “SÌ” e che compongono la Chiesa, i suoi eletti, la “Nuova Chiesa della Luce”. È a lei (alla Chiesa, alla quale ha detto “SÌ”) che la Vergine assisterà, accoglierà e cullerà. È a coloro che dicono o diranno “SÌ” che dedica questo messaggio.  La “Nuova Nascita” sarà quella Chiesa di Luce che dirà “SÌ”

Credete dunque che la nostra Madre, la Beata Vergine Maria, ci stia preparando con i suoi messaggi costanti, in diverse mariofanie (manifestazioni soprannaturali) in diversi luoghi del mondo, e che stia unendo i suoi figli, come apostoli fedeli, per affrontare gli ultimi tempi dei Gentili prima della Seconda Venuta di suo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo?

Ne sono assolutamente convinto. La Beata Vergine Maria è nostra Madre e non ci abbandona mai. Lei vuole sempre condurci a Gesù Cristo, il vero Salvatore e Redentore dell’umanità.

Grazie mille per questa fantastica intervista. So che è molto insolito per te esprimere pubblicamente la tua interpretazione dei messaggi rivelati nella preghiera.  Come mi hai indicato qualche volta, la tua missione è quella di rimanere nascosta e lasciare che siano i sacerdoti o i laici che hanno la missione di essere apostoli contemporanei a raccogliere questi messaggi profetici e a diffonderli per dare luce a tutti coloro che nel loro cuore rispondono giorno per giorno o risponderanno a un certo punto: “SÌ, VOGLIO CHE LA TUA VOLONTÀ SI COMPIA IN ME”.

Adorazione eucaristica “24 ore per il Signore”. Monastero di Sant Cugat del Vallès (Foto: Albert Cortina)

Altre testimonianze della verità:

La verità vi renderà liberi. Il signor Javier Bausili

Fai tutto quello che ti dice. Gruppo Caná: Luis Gasch, Jesús Rico, Gustavo Téllez-Girón, Sergio Záforas e Albert Cortina

Guadagnati il ​​Paradiso. Luis Alfonso de Borbón y Martínez-Bordiú

Venite a vedere. Ignacio Serra Baucells

Lascia che Dio sia Dio. María Roqueta e Tomás Borrell

Sia fatta la tua volontà. S.T.G.

Albert Cortina

Albert Cortina es abogado y urbanista. Director del Estudio DTUM, impulsa un humanismo avanzado para una sociedad donde las biotecnologías exponenciales estén al servicio de las personas y de la vida. Promueve la integración entre ciencia, ética y espiritualidad. Actualmente focaliza su atención en la preservación de la naturaleza y condición humana desde una antropología adecuada que priorice el desarrollo integral de la persona. Cree en unos principios basados en una ética universal que tenga su fundamento en la ley natural y en la espiritualidad del corazón. Desde su vocación profesional gestiona ideas, valores y proyectos a favor del bien común.