Educazione cattolica, il rilancio del patto globale

Una Istruzione della Congregazione mette in risalto la missione evangelizzatrice delle istituzioni formative

educazione
Il cardinale Versaldi, prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica (C) Vatican Media

Un contributo alla riflessione ed alcune linee guida per aiutare a condividere la trasformazione missionaria della Chiesa. È il senso della lunga Istruzione sull’identità cattolica delle istituzioni formative diffusa oggi dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica.

Educazione ed evangelizzazione

Un lungo documento, tre capitoli oltre a un’introduzione e alle conclusioni, che ribadisce alcuni capisaldi dell’impegno educativo della Chiesa. A cominciare dal fatto che “l’educazione che la Chiesa persegue è l’evangelizzazione e la cura della crescita di chi già cammina verso la pienezza della vita di Cristo. Tuttavia, la proposta educativa della Chiesa non è rivolta solo ai suoi figli, ma anche a tutti i popoli per promuovere la perfezione integrale della persona umana, come anche per il bene della società terrena e per la edificazione di un mondo più umano. Evangelizzazione e promozione umana integrale si intrecciano nell’opera educativa della Chiesa”.

Il documento sottolinea poi l’importanza della “formazione permanente” e della “mutua collaborazione – in primo luogo tra genitori e docenti – al fine di essere un punto di riferimento per l’azione personale dei loro alunni”.

Patto educativo globale

Il ripristino di un patto educativo globale è uno degli obiettivi dichiarati per “contrastare una diffusa emergenza educativa”. Alla base di tutto c’è il concetto fondamentale del dialogo “non come espediente tecnicistico, ma come modalità profonda di relazione”. Altro aspetto messo in rilievo è l’importanza della “testimonianza degli educatori laici e consacrati. Infatti, “nel progetto educativo della scuola cattolica non si dà separazione tra momenti di apprendimento e momenti di educazione, tra momenti della nozione e momenti della sapienza. Le singole discipline non presentano solo conoscenze da acquisire, ma valori da assimilare e verità da scoprire”.

Genitori, responsabili dell’educazione

L’Istruzione nel secondo capitolo affronta il tema dei soggetti responsabili per la promozione e la verifica dell’identità cattolica. E parlando della “comunità scolastica educante” ribadisce che i “primi soggetti responsabili dell’educazione sono i genitori, ai quali spetta il diritto-obbligo naturale di educare la prole. Vanno pertanto considerati come i principali educatori dei figli”. Poi passa ad esaminare una serie di questioni anche giuridiche, come i parametri per la scelta degli insegnanti, i criteri per definire cattolica una scuola, i rapporti con il vescovo e le conferenze episcopali.


Infine, il documento prende in esame nel terzo capitolo alcuni punti critici. L’interpretazione della qualifica cattolica, non solo sul piano giuridico. Le legislazioni nazionali. La sostenibilità economica e gli indirizzi delle scuole. Gli aspetti di carattere dottrinale e disciplinare.