Il Papa ha espresso rammarico per aver posticipato il suo viaggio in Congo e in Sud Sudan

Parole del Papa dopo la preghiera mariana

Angelus 12 giugno 2022 © Vatican Media

Il Santo Padre, dopo aver recitato l’Angelus, questa domenica, 12 giugno 2022, “si è rivolto al popolo e alle autorità della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan, per esprimere il suo rammarico e scusarsi per aver posticipato il suo Viaggio Apostolico in questi Paesi e desideravo visitarli il prima possibile”.

Il Papa ha salutato la beatificazione ieri, sabato, in Polonia, “di suor Paschalina Jahn e di nove sorelle martiri, della Congregazione delle Suore di Santa Elisabetta uccise alla fine della seconda guerra mondiale”.

Ha ricordato la Giornata mondiale contro il lavoro minorile che si celebra oggi. “Lavoriamo tutti per eliminare questa piaga”

Francesco ha rivolto un pensiero alla popolazione ucraina colpita dalla guerra e ha infine salutato i fedeli e i pellegrini presenti in Piazza San Pietro augurando loro una buona domenica

Di seguito le parole del Papa dopo l’Angelus, offerte dalla Sala Stampa della Santa Sede:

Parole del Papa

Cari fratelli e sorelle!


Ieri a Breslavia, in Polonia, sono state beatificate suor Pasqualina Jahn e nove consorelle martiri, della Congregazione delle Suore di Santa Elisabetta, uccise alle fine della seconda guerra mondiale in un contesto ostile alla fede cristiana. Queste dieci religiose, pur consapevoli del pericolo che correvano, rimasero accanto agli anziani e ai malati che stavano accudendo. Il loro esempio di fedeltà a Cristo aiuti tutti noi, specialmente i cristiani perseguitati in diverse parti del mondo, a testimoniare il Vangelo con coraggio. Un applauso alle nuove Beate!

E ora desidero rivolgermi alle popolazioni e alle autorità della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. Carissimi, con grande dispiacere, a causa dei problemi alla gamba, ho dovuto rinviare la mia visita nei vostri Paesi, programmata per i primi giorni di luglio. Provo davvero un grande rammarico per aver dovuto rinviare questo viaggio, a cui tengo moltissimo. Vi chiedo scusa per questo. Preghiamo insieme perché, con l’aiuto di Dio e delle cure mediche, io possa venire tra voi al più presto. Siamo fiduciosi!

Oggi ricorre la Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Impegniamoci tutti per eliminare questa piaga, perché nessun bambino o bambina sia privato dei suoi diritti fondamentali e costretto o costretta a lavorare. Quella dei minori sfruttati per il lavoro è una realtà drammatica che ci interpella tutti!

È sempre vivo nel mio cuore il pensiero per la popolazione ucraina, afflitta dalla guerra. Il tempo che passa non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata. Per favore, non abituiamoci a questa tragica realtà! Abbiamola sempre nel cuore. Preghiamo e lottiamo per la pace.

Saluto tutti voi, romani e pellegrini dell’Italia e di tanti Paesi. In particolare, saluto i fedeli provenienti dalla Spagna e dalla Polonia; la Banda Musicale di San Giorgio di Castel Condino – che  poi aspetto di sentir suonare alla fine –; la Fondazione Verona Minor Hierusalem, i catechisti di Grottammare, i cresimati di Castelfranco Veneto e i fedeli di Mestrino. Saluto poi il gruppo AVIS di Codogno ed esprimo il mio apprezzamento a quanti donano il sangue, un gesto semplice e nobile di solidarietà.

Saluto tutti, anche i ragazzi dell’Immacolata. Vi auguro una buona domenica. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci.