Premi ¡Bravo!: La verità è essenziale in una società libera

La Conferenza Episcopale Spagnola assegna il prestigioso premio ai professionisti della comunicazione che nelle diverse categorie si sono distinti per qualità di valori e talenti.

“Siamo felici ogni anno di vedere, incontrare e riconoscere così tante persone che comunicano bene. Persone e istituzioni che si sforzano di fare le cose con altezza ed eccellenza, che trasmettono con rigore e freschezza ciò che accade, o che permettono alle persone una rottura creativa con i valori attraverso la musica, la pubblicità o il cinema…” Così Monsignor José Manuel Lorca Planes, vescovo di Cartagena e presidente della Commissione episcopale per le comunicazioni sociali (CECS) lo ha espresso durante la cerimonia di consegna dei Premi ¡Bravo!. 2023, che si è svolto questo lunedì, alle ore 12, presso la sede della Conferenza Episcopale di Spagna (CEE), alla presenza, inoltre, del nunzio apostolico in Spagna, monsignor Bernardito Auza e dell’arcivescovo di Mérida, monsignor Celso Morga , tra gli altri.

Monsignor Lorca Planes ha sottolineato che i vincitori sono “da oggi e per sempre” uniti da questo premio, poiché ha riconosciuto in loro valori essenziali nel mondo di oggi: valori come la verità, che è un’aspirazione essenziale per la costruzione di una società libera, come la cura del creato, da questa casa comune in cui tutti viviamo; o come speranza in una gioventù capace di realizzare meglio i nostri migliori progetti; nei valori, come il servizio alla famiglia, che ci sostengono quando le cose vanno male e ci guidano quando le cose vanno bene; ovvero la cura della parola che permette una comunicazione vera e trasformativa.

Valori che “ci permettono di pensare a una società più sana, più giusta, più responsabile” e che hanno ispirato la creazione del Premio ¡Bravo!, giunto ormai alla 54esima edizione. Un premio, come spiega una nota della CEE, con cui “la Chiesa riconosce l’opera meritoria di tutti quei professionisti della comunicazione nei diversi media, che si sono distinti per il loro servizio alla dignità dell’uomo, ai diritti umani e ai valori evangelici”.

I vincitori

In primo luogo, nella categoria speciale dei Premi ¡Bravo!, il vincitore è stato la Reale Accademia Spagnola (RAE) che, fin dalla sua fondazione 310 anni fa, ha lo scopo di lavorare al servizio della lingua spagnola e si è dedicata a preservare — attraverso attività, opere e pubblicazioni — il buon uso e l’unità di una lingua in continua evoluzione ed espansione. È stato proprio il segretario generale della RAE, Pedro García Barreno, che, al termine della cerimonia di premiazione, ha rivolto alcune parole di ringraziamento a nome di tutti i vincitori.


Per categoria, il Premio della Stampa ¡Bravo! è andato ad Ana Iris Simón per i suoi articoli sulla stampa e i suoi interventi pubblici che rendono visibile uno stile di vita e una concezione della società basata su valori essenziali, il Premio della Radio per la copertura della GMG di Lisbona 2023 realizzato da Ábside Media e dai suoi canali Cope, TRECE e cope.es; quello della Televisione a Pedro Piqueras, che ha avuto una lunga carriera nel mondo dell’informazione televisiva; quello della Comunicazione Digitale a Israel Remuiñán, per il podcast “Benedetto XVI, il Papa della Tempesta”; Comunicazione Istituzionale a Manuel Garrido, per la sua intensa carriera; il Premio Cinematografico al regista di Santos Blanco, per il suo documentario “Libres sobre la vida contemplativa”, il Premio Musica all’Orchestra La Música del Reciclaje, il Premio Pubblicità alla campagna ACdP #QueNoTeLaCuelen a favore della famiglia e della maternità e alla Campagna Diocesana Comunicazione a Juan José Montes, delegato della diocesi di Mérida-Badajoz, esempio di professionista premuroso, attento con le persone e attento con i media.