Riflessione di Mons. Enrique Díaz: “Scoprici, Signore, le tue vie”

Terza domenica ordinaria

Cathopic

Mons. Enrique Díaz Díaz condivide con i lettori di Exaudi la sua riflessione sul Vangelo di questa domenica, 21 gennaio 2024, dal titolo: “Scoprici, Signore, le tue vie

***

Giona 3,1-5.10: “Gli abitanti di Ninive si pentirono della loro cattiva condotta

Salmo 24: “Rivelaci, Signore, le tue vie

I Corinzi 7,29-31: “Questo mondo che vediamo è temporaneo

San Marco 1,14-20: “Convertitevi e credete al Vangelo


“Rimanete nella mia Parola” Sono le parole con cui Papa Francesco sottolinea, quest’anno, l’importanza della Parola di Dio e insiste affinché questa terza domenica del tempo ordinario ci conduca a una riflessione interiore sul valore del Vangelo trasforma e dà vita. Celebriamo oggi in modo speciale la “Domenica della Parola”.

Quante volte pensiamo che cambiare l’esterno abbia cambiato l’interno? Il trucco sul viso, l’impianto artificiale di arti, aggiunte e posticci trasformano l’aspetto esteriore della persona, ma ne nascondono solo l’interno. Pur trovandosi in un momento di cambiamento e di cambio d’epoca, l’uomo resta legato ai suoi vecchi schemi e schiavo delle sue vecchie catene. Siamo molto portati a cambiare le apparenze, ma lasciamo il cuore immerso nella sua stessa oscurità. Oggi, a quest’uomo, legato alla sua schiavitù, viene offerto il più grande annuncio di tutti i tempi. Con poche parole San Marco ci immerge in una trasformazione profonda e in un cambiamento senza precedenti: “Il tempo è giunto e il Regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo”. Tre o quattro parole che racchiudono in sé tutta la dinamica della vera salvezza che ora viene offerta all’uomo. Senza tante spiegazioni, come un annuncio solenne, ci viene presentato l’annuncio fatto in Galilea. Così, lontano da strutture e impegni, viene proclamata la “Buona Novella”, il “Vangelo”, che annuncia l’intervento decisivo di Dio nella storia dell’uomo e che viene a cambiare e trasformare in realtà ogni attesa. Il tema centrale di questo vangelo è che il Regno di Dio è vicino. I tempi sono stati rispettati e gli uomini sono chiamati a rispondere a questo grande dono: la conversione e la fede. Il Regno di Dio è la sintesi della predicazione di Gesù e il tema centrale del suo messaggio, il centro della sua attività, delle sue parole e delle sue azioni. Il Regno di Dio è presente in Gesù stesso, nel perdono che offre ai peccatori, nella cacciata dei demoni, nella guarigione dei malati, nella liberazione degli emarginati. Cristo stesso è una risposta nuova alle domande dell’uomo.

Ma mentre ci avviciniamo a questo Regno, dovremo liberarci di molti dei nostri legami che ci porterebbero a cercare un Regno nel nostro stile e nel nostro modo. Non è un regno che si identifica con alcun programma politico, né con sistemi economici o nuove ideologie. In questo modo ricadremmo ancora una volta in tratti superficiali e accomodanti. Cristo viene a offrire, offrendo Se stesso, una nuova concezione dell’uomo vedendolo così vicino a Dio Padre; per farti sentire che Dio condivide la tua storia; rompere i confini dei popoli e aprire la luce del suo amore a tutte le nazioni; e individuare la vera felicità non nelle cose ma nel cuore della persona. Troveremo un cambiamento radicale quando scopriremo la nuova comunione filiale con Dio e la solidarietà fraterna con gli uomini, che ci condurranno a una trasformazione dell’umanità governata d’ora in poi dalla verità, dalla giustizia, dalla libertà e vita, dalla santità, dalla pace e amore verso tutti, soprattutto verso gli ultimi e gli esclusi che sono quelli che ne hanno più bisogno. È il bel sogno di un nuovo cielo e di una nuova terra che i profeti agognavano e che Gesù porta a una pienezza ben oltre ogni sogno.

Essendo un dono che Gesù viene a offrirci, l’uomo non arriverà al Regno senza il proprio impegno e senza un cambiamento interiore. Nello stesso tempo in cui viene proclamata la prossimità del Regno, la conversione e la fede ci vengono proposte come vie per raggiungere questo Regno. Conversione significa un cambiamento di mentalità, una trasmutazione di valori, una nuova nascita attraverso la presenza dello Spirito. È il passaggio dalle tenebre alla luce. Non è il cambiamento con nuove promesse mai mantenute, non è il cambiamento esterno di colori e forme, è il cambiamento interno che ci porterà a una nuova visione. È lasciare l’uomo vecchio e diventare un uomo nuovo. Non sono risoluzioni facili, ma vera trasformazione interiore. Lasciarci toccare da Gesù cambia radicalmente tutta la nostra vita. E questo cambiamento si nota attraverso il nuovo atteggiamento nella famiglia, nei gruppi e nella società. È una menzogna che cambiamo se continuiamo a convivere con la corruzione e l’infedeltà, il nostro pentimento non è vero se diventiamo complici dell’ingiustizia. Questa trasformazione è il grande dono che Gesù ci fa, ma richiede uno sforzo umano. Il pentimento richiede di abbandonare quel modus vivendi comodo e indifferente, per infiammarci del fuoco dell’amore di Gesù e portarlo in tutti i nostri angoli. È accendere la luce e la speranza in ogni istante della nostra esistenza. Pentirsi e credere comporta la doppia dinamica di svuotarsi e lasciarsi riempire da Dio. Non è la negazione dell’uomo, è la negazione del suo egoismo e l’affermazione della sua vera dignità di figlio di Dio.

Oggi apriamo il nostro cuore al grido di gioia con cui Gesù inizia la sua predicazione e ci lasciamo riempire dalle sue parole. Vogliamo un vero cambiamento, anche se questo significa lacerare e distruggere la corruzione che è al nostro fianco, ma non rimarremo vuoti, saremo riempiti della sua luce e della sua speranza, rafforzeremo la nostra fede ascoltando le sue parole e sentendo la sua presenza. Cosa c’è nel mio cuore che devo cambiare perché mi allontana dal Regno? Quali flagelli scopro nella mia società che non sono conformi al Regno predicato da Gesù? Come manifesto la mia fede e la mia speranza in questo mondo così pieno di dubbi e di corruzione? Domenica della Parola, domenica della permanenza in Cristo, domenica della conversione.

Padre Dio, Padre buono, donaci di sentire l’urgenza di convertirci a te e di aderire al tuo Vangelo, affinché diventiamo apostoli e testimoni del tuo Figlio Gesù. Amen.