03 Maggio, 2025

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Santa Sede: sospesa la canonizzazione di Carlo Acutis

Il Vaticano rinvia a data da destinarsi la cerimonia che renderebbe Carlo Acutis il primo santo millenario

Santa Sede: sospesa la canonizzazione di Carlo Acutis

Il Vaticano ha confermato la sospensione della canonizzazione di Carlo Acutis, originariamente prevista per questa domenica 27 aprile, a causa della morte di Papa Francesco. La notizia ha scosso la comunità cattolica mondiale, non solo a causa della perdita del successore di Pietro, ma anche a causa del rinvio di una canonizzazione che molti attendevano con grande speranza ed entusiasmo.

Un giovane santo per i tempi digitali

Carlo Acutis, scomparso nel 2006 all’età di 15 anni, è ricordato come un adolescente profondamente devoto e appassionato di tecnologia, che sapeva coniugare l’amore per l’Eucaristia con la capacità di evangelizzare online. La sua beatificazione nel 2020 lo ha reso un modello per le nuove generazioni e la sua canonizzazione lo avrebbe consacrato come il primo santo millenario della storia.

La sua storia, la sua gioia e la sua fede semplice hanno commosso giovani e adulti in tutto il mondo. Per questo motivo, l’annuncio del Vaticano di rinviare la cerimonia a tempo indeterminato ha generato un misto di tristezza, comprensione e preghiera.

La speranza è ancora viva

Sebbene il calendario liturgico si interrompa, la devozione a Carlo Acutis non si interrompe. Migliaia di fedeli hanno espresso sui social media e in pellegrinaggi spontanei la speranza che il processo riprenda presto e che questa canonizzazione possa essere celebrata con tutta la solennità e la pace che merita.

La Santa Sede ha invitato alla preghiera e all’unità di fronte a questi eventi. Il corpo di Carlo, esposto ad Assisi, continua ad accogliere visitatori e testimoni di miracoli spirituali attribuiti alla sua intercessione.

Una pausa provvidenziale

Nel lutto per Papa Francesco, il giovane Acutis continua a ricordarci che «essere sempre unito a Gesù, questo è il mio progetto di vita». La Chiesa lo vede ora come un segno di speranza, nell’attesa che un nuovo successore di Pietro compia il gesto definitivo che lo iscriverà nel canone dei santi.

Exaudi Redazione