“Diventate missionari della sinodalità con i vostri fratelli parroci”, questo il compito che Papa Francesco affida ai parroci di tutto il mondo nel Mandato ai parroci in occasione dell’Incontro internazionale “Parroci per il Sinodo”, che si è svolto dal 29 aprile al 2 maggio, nella cittadina romana di Sacrofano.
Continuate ad ascoltare la voce dei parroci
Nel Mandato, il Santo Padre chiede ai parroci venuti a nome dei parroci di tutto il mondo e che hanno partecipato a questo evento organizzato dalla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi e dal Dicastero per il Clero: “abbiamo bisogno del vostro aiuto per continuare ad ascoltare la voce dei parroci in vista della Seconda Sessione dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi”. Questo incontro è stato molto importante, dice il Pontefice, ma non sufficiente.
“Dobbiamo fare di più se vogliamo incorporare un maggior numero di sacerdoti nel dinamismo sinodale. E questo non possono farlo solo la Segreteria Generale del Sinodo e i Dicasteri della Curia Romana che hanno organizzato questo incontro”.
Missionari della sinodalità
Per questo Papa Francesco chiede ai parroci di diventare, una volta a casa, missionari della sinodalità con i fratelli parroci: incoraggiando la riflessione sul rinnovamento del ministero parrocchiale in chiave sinodale e missionaria, promuovendo momenti di dialogo nello Spirito tra parroci sacerdoti, di persona o online, approfittando dell’opportunità di un incontro già organizzato, o organizzandone uno appositamente.
“E poi vi chiedo di informare la Segreteria del Sinodo dei frutti di questi incontri, seguendo le indicazioni che vi verranno date. Quando tornerete a casa, parlate di questa idea con i vostri vescovi e con le Conferenze episcopali, e dite loro anche che è un compito che il Papa vi ha affidato”.
Lettera del Papa ai parroci
Nel Mandato, infine, il Santo Padre ricorda che, il 2 maggio, ha inviato una “Lettera a tutti i parroci del mondo” per informarli di questa iniziativa e presentarli tra loro come missionari della sinodalità. «Ora lo firmerò e poi ne verrà consegnata una copia a ciascuno di voi – precisa il Papa – affinché possiate distribuirlo una volta tornati a casa».
