Bombardamenti sui civili, la condanna del Consiglio delle Chiese

I rappresentanti religiosi ucraini contro la “crudeltà ingiustificata” degli “invasori russi”

bombardamenti
Edifici distrutti a Karkhiv (Fonte: Twitter)

Il Consiglio ucraino delle Chiese e delle Organizzazioni Religiose ha rilasciato ieri una durissima dichiarazione di condanna dei bombardamenti di obiettivi civili in Ucraina. Il Consiglio (UCCRO) è una istituzione interconfessionale nata nel 1996 con l’obiettivo di unire gli sforzi di varie denominazioni per la rinascita spirituale dell’Ucraina. Ne fanno parte esponenti di tutte le principali religioni presenti in Ucraina.

La nota parla di “evidenti esempi di crudeltà ingiustificata” degli “invasori russi” e della violazione del diritto internazionale. Ma anche degli obiettivi civili colpiti dai bombardamenti, dei luoghi di culto distrutti o danneggiati. I religiosi chiedono ancora una volta alla Nato di istituire una no-fly zone sull’Ucraina. Ecco il testo del comunicato:

Bombardamenti di obiettivi civili

Dall’inizio dell’invasione militare su vasta scala del territorio sovrano dell’Ucraina da parte della Russia, stiamo vedendo in prima persona come gli invasori russi ricorrono ai metodi di guerra più cinici e proibiti dal diritto umanitario internazionale. In effetti, la Russia sta conducendo una guerra contro la popolazione civile dell’Ucraina. Lancia intenzionalmente missili balistici, anche dal territorio della Bielorussia, e conduce incursioni aeree in aree residenziali, scuole, asili nido, ospedali per la maternità, ospedali e infrastrutture critiche necessari per garantire la vita della popolazione civile, a volte con l’uso di munizioni a grappolo e a vuoto proibite.

Crudeltà ingiustificata

Esempi evidenti di crudeltà ingiustificata e aggressione sfrenata degli invasori russi sono i bombardamenti di corridoi umanitari, autobus di evacuazione e persino ambulanze. L’atteggiamento sprezzante della leadership russa nei confronti della vita umana, che vediamo nei confronti dei soldati russi gettati nelle fauci della guerra di conquista, si manifesta ora nei confronti della popolazione civile dell’Ucraina, che è costretta a fuggire dai missili e dagli occupanti russi, migrando verso le regioni più sicure del nostro Paese e verso gli stati limitrofi dell’Unione Europea.

Bombardamenti sui luoghi di culto

Inoltre, l’attacco militare russo all’Ucraina è accompagnato non solo dai bombardamenti di infrastrutture pacifiche e di edifici residenziali, ma anche di chiese. Ad esempio, nel villaggio di V’yazivka, nell’oblast di Zhytomyr, gli invasori russi hanno distrutto la Chiesa della Natività della Santissima Theotokos, costruita nel 1862. A seguito del bombardamento russo del centro di Kharkiv il 2 marzo, è stata danneggiata la Cattedrale della Santa Dormizione della Chiesa ortodossa ucraina. Il 7 marzo, proiettili russi hanno colpito la casa di preghiera della Chiesa evangelica “New Life” nella città di Izyum, nella regione di Kharkiv: l’edificio è andato completamente distrutto. Dopo il bombardamento, una chiesa ortodossa ha preso fuoco nel villaggio di Zavorychi, distretto di Brovars’kyi, oblast di Kiev.


Da vari fronti dell’invasione russa, ci sono notizie di bombardamenti di chiese, anche quelle dove si sono rifugiati i profughi. Anche l’immenso santuario spirituale, la Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, è minacciato di attacco.

No-fly zone

Con questo in mente, il Consiglio delle Chiese e delle Organizzazioni Religiose ucraino chiede ancora una volta alla NATO, in quanto partner di sicurezza dell’Ucraina, dell’ONU, dell’Unione Europea, dell’OSCE e del Consiglio d’Europa, di adottare misure urgenti per introdurre un no-fly zone sopra l’Ucraina e di fornire alle forze armate dell’Ucraina moderne attrezzature di difesa aerea, inclusi aerei da combattimento, al fine di proteggere il nostro più grande valore – vite umane e infrastrutture civili – dai bombardamenti barbarici degli invasori russi.