Un angelo di nome Rebecca: la vera storia della giovane ragazza che toccò il paradiso

Un film commovente che emoziona e trasforma in parti uguali

La toccante storia di Rebeca Rocamora Nadal è arrivata sul grande schermo questo 26 aprile con la prima di “Un angelo chiamato Rebeca”, film diretto da José María Zavala e prodotto dai fratelli Borja e Inés Zavala. Distribuito da European Dreams Factory, questo film promette di emozionare e affascinare gli spettatori con la vita ispiratrice di una giovane donna che ha sfidato le avversità con un sorriso sulle labbra e una fede incrollabile.

Rebeca Rocamora Nadal, nata a Granja de Rocamora, provincia di Alicante, il 7 settembre 1975, è un esempio vivente di come la realtà possa superare la finzione. Nel corso dei suoi venti anni di vita, ha affrontato il cancro con un coraggio e una forza che hanno lasciato un segno indelebile in coloro che l’hanno conosciuta.

Dichiarata Serva di Dio dalla Santa Sede, la storia di Rebeca è una testimonianza di amore, sacrificio e servizio agli altri. Attraverso testimonianze di familiari, amici e autorità ecclesiastiche, il film ci immerge nella vita di questa straordinaria giovane donna, la cui fede e devozione l’hanno portata a vivere nella propria carne la Passione di Cristo.

“Un angelo chiamato Rebecca” non è solo un omaggio alla vita di questa giovane santa, ma anche una finestra sul suo processo di beatificazione, spingendo il suo cammino verso la santità riconosciuta dalla Chiesa. Con immagini inedite, testimonianze commoventi e una colonna sonora originale che accompagna ogni momento, questo film promette di ispirare e commuovere tutti coloro che cercano esempi di gentilezza e speranza in un mondo pieno di sfide.


Diretto da José María Zavala, noto per il suo lavoro in film come “Il mistero di Padre Pio” e “Wojtyla. L’investigazione”, e con la fotografia del talentuoso Miguel Gilaberte, questo film è un’opera d’arte cinematografica da non perdere.

Allora segnate sull’agenda e preparatevi a lasciarvi trasportare dalla storia di “Un angelo chiamato Rebecca”, una giovane donna che ha toccato il paradiso con la sua vita e il suo esempio di amore incondizionato.

José Ignacio Munilla, Vescovo di Orihuela-Alicante, commenta che una delle gioie più grandi nel prendere possesso della sua nuova Diocesi è stata trovare in corso il processo di Rebeca, e ora partecipa a questo primo film su di lei insieme al postulatore del suo processo di beatificazione, José Cristóbal Moreno, e suor Milagros, monaca carmelitana guarita per sua intercessione nonostante lo stupore dei medici. In “Un angelo chiamato Rebeca” vengono alla luce anche le testimonianze della madre di Rebeca, María del Rosario Nadal, e delle sue tre sorelle: Laura, Rosa e Lourdes, che rivelano aneddoti sconosciuti sulla Serva di Dio della sua più tenera infanzia. Il coinvolgimento della famiglia e dei responsabili del processo ecclesiastico in questo primo film su Rebeca è totale, così come quello dei suoi amici, compagni di classe e catechisti, o quello dei vicini di Granja de Rocamora, poiché Rebeca ha sempre avuto fama di santità nella vita.