Il piano del governo contro la Chiesa

Rintracciare la verità dietro il velo

Il Governo ha approvato un Piano per il riconoscimento e la cura delle vittime della pedofilia, tutto basato su un rapporto fallace e menzognero del Garante civico sugli abusi sessuali all’interno della Chiesa cattolica.

Nella relazione del difensore civico Ángel Gabilondo sono state raccolte circa 500 testimonianze, molte delle quali manifestamente false, come è stato successivamente dimostrato e un’indagine volta a determinare la prevalenza del fenomeno degli abusi sessuali.

Sulla base dell’indagine sociologica effettuata, ci sono stati i media che hanno estrapolato le percentuali, sostenendo che le vittime in ambito religioso sarebbero 440.000. Si trattava di un’estrapolazione che gli esperti di demoscopia hanno definito “delirio statistico”, una subdola menzogna.

Il rapporto Cremades & Calvo Sotelo propone, sulla base di denunce credibili, una stima di circa 2.056 vittime ecclesiastiche e conclude che la pedofilia nella Chiesa è, rispetto a quella esistente nella società nel suo insieme, molto rara. Il problema, quindi, è certamente ecclesiale, ma soprattutto sociale. Infine, la Conferenza Episcopale Spagnola ha sostenuto nella propria relazione di aver parlato dell’esistenza di 806 denunce, di cui 205 provate.

Con questi dati, la Chiesa ha contestato al Governo che “la Chiesa non può accettare un piano che discrimina la maggioranza delle vittime di abusi sessuali”, perché si basa su un giudizio di condanna dell’intera Chiesa senza alcun tipo di garanzia legale, costituisce un’accusa pubblica e discriminatoria da parte dello Stato. Concentrandosi solo sulla Chiesa cattolica, si affronta solo una piccola parte del problema, in un’analisi parziale e nascondendo un grande problema sociale.


La Chiesa cattolica ha già chiesto perdono alle vittime della pedofilia nel clero. Il Vaticano appoggia il lavoro dei vescovi spagnoli nell’investigare le denunce presentate negli uffici diocesani. Così come lo sforzo di accompagnare le vittime e di aiutarle se necessario.

La Chiesa in Spagna è impegnata nella tutela dei minori e nella prevenzione degli abusi sessuali commessi nella sua attività e, in generale, in tutta la società.

La piaga degli abusi sui minori colpisce l’intera società. Ecco perché nella Chiesa spagnola si lavora da anni per eliminarlo, accompagnando e accogliendo chi lo ha subito più direttamente.

Accoglienza, ascolto, prevenzione e formazione sono le chiavi nei casi di abuso su minori e persone vulnerabili. La Chiesa cattolica deve assumersi l’impegno di prendersi cura ed educare rispettosamente, proteggere tutti i minori e gli adulti vulnerabili affidati alle sue cure, creando comunità sicure dove vi sia una vigilanza informata sui pericoli di abusi.

Juan Andrés Segura – Collaboratore di Enraizados