Il sogno anticlericale

La fragilità del sogno anticlericale rispetto alla forza della fede

Unspalsh

Gli anticlericali più radicali, quando hanno molto potere, si credono molto forti e considerano la Chiesa molto debole. Quindi il suo sogno è sopprimerlo.

Si basano sul fatto che chi ha molta forza necessariamente sconfigge chi ne ha pochissima. È come dire che la formica deve essere sconfitta dall’elefante, perché può facilmente schiacciarlo. A loro sembra tanto ovvio quanto 4 è maggiore di 2.

Alla domanda: posso fare il giro del mondo con una barca fatta di un foglio di carta, attraversando i mari più agitati, risponderanno: questo è impossibile!

Questa affermazione, che è molto più forte deve vincere, sembra del tutto logica. Ma la storia conferma costantemente il contrario. La formica supera l’elefante. L’estremamente debole trionfa sul molto potente. La feroce tigre si arrende alle pecore. La Chiesa, rispetto alla grandezza e alla spavalderia dell’oceano, è così insignificante da non essere altro che una barchetta di carta. Ma, essendo così debole, ha attraversato tutto il globo intero. L’impossibile è stato compiuto!

Così, il fondamento del ragionamento anticlericale è andato in frantumi. I fatti hanno dimostrato il clamoroso fallimento della visione chiusa nel naturale.

Quanto sopra ha innumerevoli illustrazioni storiche. Così, per esempio, è accaduto qualcosa di impensabile, che Mosè e l’antico popolo di Dio, senza armi, hanno sconfitto il Faraone e tutto il suo esercito.

Fortissima fu la persecuzione contro la Chiesa dell’onnipotente imperatore Diocleziano, un mare di sangue martiristico. È comprensibile, quindi, che coniasse una moneta con la seguente iscrizione: “Nomine christianorum deleto”. Cioè, il nome del cristianesimo è stato cancellato. Ma Diocleziano morì presto. Pochi anni dopo, nel 313, la bandiera cristiana, la croce, incoronò trionfalmente la capitale romana.


I pagani dicevano a sant’Agostino: “La Chiesa sta per perire, i cristiani sono già finiti”. Egli rispose loro: “Tuttavia vi vedo morire ogni giorno e la Chiesa rimane sempre in piedi, annunciando la potenza di Dio alle generazioni successive”. Inoltre, durante la vita del santo, cadde quell’impero romano, che dava la carne dei cristiani alle bestie feroci.

Ci sono buoni cristiani che, a differenza di Azaña, non si sono mai commossi nel baciare la croce. Luis era stato anticlericale e capo degli anticlericali. Se c’è qualcuno che può essere considerato un simbolo della seconda repubblica massonica spagnola, quello è Azaña. Ma alla fine dei suoi giorni si convertì. La freccia scagliata dall’arco di Cristo colpì il suo cuore. Trovandosi in Francia, libero, circondato da anticlericali, riuscì a farsi curare da un vescovo, il quale affermò: “volendo conoscere i sentimenti intimi del malato, un giorno gli regalai il crocifisso. Con i grandi occhi aperti, poi bagnati di lacrime, guardò attentamente il Cristo sulla croce. Me lo strappò dalle mani e lo baciò con amore tre volte, e ogni volta diceva: “Gesù, pietà, pietà” (…)”. “Quell’uomo (Azaña) aveva fede (…)  la fede della sua infanzia e della sua giovinezza, essa guidò ancora una volta gli ultimi giorni della sua vita”. Abbandonata la sua condizione massonica, ricevette i sacramenti, morì nella fede e nella pace del Signore.

Il sostegno di Papa Giovanni Paolo II il Grande a Solidarnosc aveva profondamente turbato alcuni governanti comunisti. Nel 1981 il Santo Padre fu fucilato da un criminale infallibile. Ma non è riuscito a ucciderlo. In pochi mesi si riprese completamente. Coloro che caddero erano nemici di Sua Santità. Infatti: nel 1989 cadde il muro di Berlino e nel 1989-1990 crollò il marxismo. Nel 1992 Gorbaciov affermò: “Ciò che è successo nell’Europa dell’Est sarebbe stato impossibile senza la presenza di questo Papa”.

Ogni persona intelligente, vedendo che la vittoria della formica sull’elefante è stata una costante storica, si stupisce. Ma, come già sottolineava Pitagora, l’ammirazione è l’inizio del pensiero. A ciò che ammiro, comincio a pensare. La riflessione porta l’intelligente anticlericale a temere che possa ripetersi ciò che è accaduto tante volte, che la formica possa sconfiggere l’elefante. Non è quindi più così sicuro che vinceranno gli anticlericali. Se sei cauto, diventerai più cauto. Ma ci sono anche anticlericali sconsiderati che non rinunciano al loro sogno anticlericale, poiché l’uomo è l’unico essere vivente capace di inciampare tre volte sulla stessa pietra. Questi non hanno capito che oltre alle forze finite, che hanno in mente, devono tener conto di quelle infinite. La Chiesa ha a suo favore una forza divina infinita. Le porte dell’inferno non potranno fermarla. Dio è più potente del mondo, vince sempre. Lottare contro Dio è assurdo. È inutile calciare contro il pungiglione. I soldati romani armati, custodi del sepolcro, tremarono di paura e rimasero come morti davanti alla presenza gloriosa di Cristo risorto.

Se la Chiesa può fare tanto, ed è portatrice di fede, l’intellettuale arrogante che sostiene la lotta della ragione contro la fede è illogico. Ebbene, se ciò non è stato possibile con la Chiesa, non sarà possibile nemmeno contro la fede.

Insomma, Cristo è risorto. La fede è razionale ed è la verità. L’anticlericalismo è un gigante dai piedi d’argilla. Cristo è la roccia che può polverizzarlo

Insomma, la fede è più potente delle ideologie!