Etica della virtù nel campo della tecnologia: Albert Cortina e Alfredo Marcos

Il mondo davanti a sé: stagione 2

La EUK Mamie Foundation e HM Television presentano ai lettori di Exaudi una nuova stagione 2 della serie intitolata “Il mondo che verrà”, diretta da Albert Cortina.

Cortina è un avvocato specializzato in urbanistica, pianificazione territoriale, ambiente e gestione del paesaggio. È anche una delle prime voci in Spagna a mettere in guardia sulle affermazioni del transumanesimo e sulla sua relazione con il Nuovo Ordine Mondiale, definendo il transumanesimo come “un misticismo scientifico di natura utopica”.

Albert Cortina intervista, in blocchi tematici di sette programmi, ospiti molto diversi con i quali spera che, attraverso la loro personale visione del mondo e la convergenza delle conoscenze che ci offriranno, saranno in grado di anticipare questo “mondo che viene” e tutto le sue sfide, prevedendo i problemi e offrendo soluzioni a partire dall’umanesimo cristiano.

Se ti sei perso la prima stagione, puoi guardarla qui.

Episodio 1: Filosofia della scienza e postmodernità

Albert Cortina inizia questa serie di conversazioni con Alfredo Marcos, professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid, ponendo una domanda: qual è l’oggetto di studio della filosofia della scienza? La Filosofia della Scienza riflette sul fenomeno scientifico, che permea la nostra società e il nostro modo di fare e di vivere. Albert Cortina, in conversazione con il signor Alfredo Marcos, professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid, ragiona in questi programmi su cosa sia la scienza; l’importanza del rapporto tra scienza e fede e come entrambe possano essere coniugate in ambiti di studi seri; l’importanza e l’aiuto che la fede può fornire alla scienza, con argomenti che dimostrano che è un mito il fatto che siano sempre in opposizione; e, infine, si discuterà del passaggio dalla modernità alla postmodernità, con questo tentativo di fondare la certezza su un metodo scientifico, distorcendo l’autonomia della scienza fino a trasformarla in completa indipendenza.

Episodio 2: La scienza al limite

Albert Cortina e Alfredo Marcos, professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid, sviluppano questa conversazione attorno alla parola “limite”. Ci sono dei limiti che ci costituiscono come persone, ad esempio la pelle ci protegge e ci rende un essere umano completo. Anche la scienza ha dei limiti che la costituiscono e la aiutano a svolgere adeguatamente il suo ruolo. È importante che il nostro sviluppo abbia dei limiti costitutivi e li rispetti, perché essi ci rendono ciò che siamo e ci permettono di raggiungere la pienezza di ciò che siamo chiamati ad essere e a fare come persone.


Episodio 3: Meditazione sulla natura umana

D. Alfredo Marcos – professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid – ci pone una domanda cruciale: la nostra natura umana è davvero un limite? Il “miglioramento” del nostro corpo proposto dal transumanesimo ce lo farebbe supporre. Ma la libertà umana dipende dalla natura umana, e se si tentasse di cancellare tutti i limiti della natura umana, in realtà ciò che si cancellerebbe è la natura umana stessa e, con essa, le condizioni fondamentali per l’esercizio della libertà. Attraverso questa “Meditazione sulla natura umana”, cercheremo di comprendere cosa siamo e cosa siamo chiamati ad essere, per saper porre limiti adeguati alla scienza.

Episodio 4: L’uomo migliorato

Continuiamo il dialogo con il signor Alfredo Marcos, professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid, che non ha remore nell’affermare che la proposta nascosta nella prima tentazione — “Sarete come Dio” (Gen 3,5) — è presente nel transumanesimo, anche se i suoi promotori lo ignorano. Ma volendo “migliorare l’essere umano”, ciò che ottengono è ridurre l’autonomia del soggetto, condizionandolo attorno a una serie di parametri stabiliti arbitrariamente come misure standard di questo miglioramento della specie e ignorando tutti i problemi morali che nascono da lì derivano. Non si può “aggiungere valore” a un essere umano, nel senso che il valore di un essere umano è già fin dall’inizio un valore assoluto che chiamiamo “dignità”. Migliorare la vita umana non significa renderla diversa da quella umana, ma propriamente umana.

Episodio 5: Intelligenza artificiale e sistemi algoritmici                

Alfredo Marcos, professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid, continua questa serie di conversazioni con Albert Cortina. Questa volta focalizzano l’attenzione sull’intelligenza artificiale. Esiste davvero un’intelligenza artificiale che funziona indipendentemente dall’uomo? L’intelligenza artificiale è tra noi, ci è molto utile nella nostra vita quotidiana, ma dobbiamo capire bene di cosa si tratta e avere criteri chiari per sapere in che misura questa intelligenza artificiale può aiutarci e in che misura e in che modo può aiutarci o in che modo può il devastare l’essenza umana. Infine si sottolinea il fatto che l’intelligenza artificiale non è autonoma, deve essere sempre coinvolto l’elemento umano, che è quello che la programma, la controlla, la legifera e la applica. Anche se in alcuni casi può rendere decisioni, si basa sempre su un algoritmo, non è una previsione del futuro.

Episodio 6: Libertà e responsabilità nell’era tecno-scientifica

Alfredo Marcos, professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid, e Albert Cortina portano avanti le loro conversazioni sull’essere umano e sulla tecnologia. Discuteranno di come le tecnologie influenzano i diversi scenari della vita umana e di dove si trova la linea di demarcazione tra ciò che è moralmente corretto e ciò che è immorale. Il professor Marcos afferma che un problema serio è quello di arrivare a questo “mondo virtuale” già schiavo, cioè incapace di fare a meno delle tecnologie. Certamente qualcosa è fallito nel mondo “non virtuale” quando si tratta di acquisire virtù e responsabilità quando tanti giovani soffrono di dipendenza dalle tecnologie. È importante fornire senso di responsabilità e un’infinità di virtù, soprattutto alle nuove generazioni, che solo sanno cosa sia l’autocontrollo in un “metaverso” in cui è molto facile costruire una vita non reale.

Episodio 7: Virtù necessarie al mondo che verrà

In quest’ultimo programma del blocco “L’etica della virtù nell’era tecno-scientifica”, Alfredo Marcos – professore di Filosofia della Scienza all’Università di Valladolid – e Albert Cortina rivolgono uno sguardo pieno di speranza al futuro, interrogandosi : L’acquisizione delle virtù è veramente importante? Nel fondo del cuore dell’uomo c’è il desiderio di essere buono, di vivere e di sperimentare la giustizia, ma tutto questo è possibile solo compiendo azioni tali da potersi perfezionare nelle virtù. Per questo è importante comprendere che la virtù non si educa per se stessa, ma guarda verso l’alto, non rimane mera filantropia. E per l’importanza che ha nella formazione dell’essere umano, è necessario formare i bambini e i giovani all’acquisizione e alla pratica delle virtù per affrontare un mondo in continui cambiamenti.