Il Papa confesserà alcuni fedeli in una parrocchia di Roma

L’8 e 9 marzo si celebrerà l’undicesima edizione di “24 ore per il Signore”, l’iniziativa quaresimale di preghiera e riconciliazione istituita da Papa Francesco

Vatican Media

È giunto all’undicesima edizione l’evento 24 Ore per il Signore, iniziativa quaresimale di preghiera e riconciliazione voluta da Papa Francesco, che ogni anno si celebra nelle diocesi di tutto il mondo alla vigilia della quarta domenica di Quaresima. Il motto scelto dal Papa per questa edizione, che si terrà da venerdì 8 a sabato 9 marzo, è tratto dal capitolo 6 della Lettera ai Romani: Camminare in una vita nuova.

Il Papa in parrocchia

L’edizione di quest’anno si inserisce nel percorso dell’Anno della Preghiera, e la 24 Ore per il Signore sarà l’occasione per fare esperienza della preghiera del perdono. In preparazione alla Pasqua di Risurrezione, nella serata del venerdì e durante l’intera giornata del sabato, si propone alle comunità ecclesiali di prevedere un’apertura straordinaria delle chiese, in modo da offrire ai fedeli l’occasione di sostare in qualsiasi momento in adorazione e l’opportunità di confessarsi. Per questa edizione, la liturgia con il Pontefice si terrà venerdì 8 marzo 2024 alle ore 16.30 nella parrocchia di San Pio V (Largo San Pio V, 3). Durante la celebrazione ci sarà la possibilità, per tutti i fedeli che lo desiderano, di ricevere il sacramento della riconciliazione. Anche Papa Francesco ascolterà le confessioni di alcuni penitenti.

Preparato un sussidio

Le porte aperte delle chiese sono il simbolo dell’amore misericordioso di Dio. In preparazione all’appuntamento il Dicastero per l’Evangelizzazione ha pubblicato un sussidio pastorale che contiene schede per la preghiera personale e suggerimenti per la celebrazione in comunità. Si rinnova, infatti, la proposta alle diocesi e alle parrocchie, in Italia e nel mondo, di celebrare il momento di preghiera anche nella propria comunità. Il sussidio è scaricabile gratuitamente, nelle versioni in lingua italiana, inglese, spagnola, portoghese, polacca, francese, dal sito del Dicastero.