“La vita è sacra e inviolabile”

Il Papa ha benedetto le campane “La voce dei non nati” destinate a Ecuador e Ucraina

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(C) Vatican Media

Il S. Padre è tornato a far sentire in maniera chiara e inequivocabile la sua voce in difesa della vita. L’occasione è stata la benedizione delle campane “La voce dei non nati”, a cui ha fatto riferimento al termine dell’udienza generale di oggi. Ha spiegato lui stesso di cosa si tratta nel saluto rivolto ai pellegrini polacchi. Il Papa ha infatti ricordato che “su richiesta della fondazione polacca “Sì alla vita”, oggi ho benedetto le campane che portano il nome: “La voce dei non nati”. Sono destinate all’Ecuador e all’Ucraina. Per queste nazioni e per tutti siano segno di impegno in favore della difesa della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale. Che il loro suono annunci al mondo il “Vangelo della vita”, desti le coscienze degli uomini e il ricordo dei non nati. Affido alla vostra preghiera ogni bambino concepito, la cui vita è sacra e inviolabile”.

La prima campana

La prima campana “La voce dei non nati” è stata realizzata esattamente un anno fa ed anche quella è stata benedetta da Papa Francesco. Attualmente in pellegrinaggio in Polonia, ha visitato quasi 30 città del paese.

I simboli

(C) Vatican Media

Le campane hanno un ricco simbolismo. Sulla parte esterna c’è un ornamento a forma di catena di DNA, che riflette il codice genetico dei genitori, e il calco dell’ecografia di un bambino concepito. C’è anche una serie di placche che simboleggiano il Decalogo e, tra l’altro, le parole del quinto comandamento: “Non uccidere!”. Le iscrizioni sono state tradotte in spagnolo e ucraino.

Il beato Popiełuszko

“Sulla campana sono scritte le parole del difensore della vita, il beato padre Jerzy Popiełuszko: ‘la vita di un bambino inizia nel grembo materno’ e il comandamento di Dio ‘Non uccidere!’. Sono messaggi che parleranno per tutti coloro che non hanno il diritto di parlare”, spiega Bogdan Romaniuk, vicepresidente della Fondazione Sì alla vita.


Romaniuk è convinto che dopo Ucraina ed Ecuador verrà il momento in cui altri Paesi saranno interessati all’iniziativa. “La piaga dell’aborto, che provoca la morte di quasi 42 milioni di bambini ogni anno, è diffusa in molti Paesi. Oggi è quasi impossibile trovare un paese libero da questa piaga” conclude.