L’Imam di al-Azhar fa gli auguri a Papa Francesco

Papa Francesco e Imam Al-Azhar
Papa Francesco e Imam Al-Azhar © Vatican Media

“I miei auguri di buon Natale agli amici: Papa Francesco, Papa Tawadros, l’Arcivescovo Justin Welby, il Patriarca Bartolomeo I, i capi della Chiesa e i confratelli cristiani in Oriente e Occidente, implorando che Dio Onnipotente circondi tutto quanto esiste con la pace, l’amore e lo spirito di fraternità e di risparmiaci le sofferenze della guerra e dell’odio”, scrive via social Ahmad Al-Tayyeb, Imam di Al-Azhar, la più alta carica nel mondo islamico sunnita e la più importante carica ufficiale religiosa dell’Egitto sunnita.

Il Documento sulla “Fratellanza Umana”

Nel febbraio 2019, nel corso di un viaggio del Santo Padre negli Emirati arabi uniti (Uae), Papa Francesco e l’Imam di Al-Azhar hanno firmato un Documento sulla “Fratellanza Umana” per la pace mondiale e la convivenza comune. Nella prefazione, dopo aver affermato che “la fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare”, si parla di questo testo come di “un documento ragionato con sincerità e serietà”, che invita “tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme”. Il documento, si legge ancora, chiede “a noi stessi e ai Leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace; di intervenire, quanto prima possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente, e di porre fine alle guerre, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e morale che il mondo attualmente vive”.

La Giornata Internazionale della Fratellanza Umana

Il 4 febbraio scorso, a due anni dalla firma del Documento, è stata commemorata la prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, istituita nel dicembre precedente all’Onu a ricordo della storica firma. Durante la cerimonia virtuale l’Imam di Al-Azhar si è augurato che il 4 febbraio sia “ogni anno un campanello d’allarme per il mondo e per i suoi leader, che li spinga a consolidare i principi della fratellanza umana”. Necessario per applicare il Documento, evidenzia, la convinzione solida “del fatto che siamo tutti fratelli con il diritto di vivere in pace”.