Nel Crocifisso la misericordia di Dio abbraccia l’uomo

Il saluto del Papa ai partecipanti al congresso teologico nell’ambito del terzo centenario dei Passionisti

Crocifisso

La Pontificia Università Lateranense ospita fino a venerdì 24 settembre il congresso teologico internazionale promosso dalla cattedra “Gloria Crucis” dell’Ateneo. L’iniziativa rientra tra quelle promosse in occasione del terzo centenario della Fondazione della Congregazione Passionista. Il tema è “La Sapienza della Croce in un mondo plurale”. Papa Francesco in apertura dei lavori ha inviato al Superiore Generale della Congregazione della Passione di Gesù Cristo, padre Joachim Rego, C.P., e ai partecipanti al Congresso, un messaggio in cui sottolinea come nel “Crocifisso vediamo ogni dimensione umana abbracciata dalla misericordia di Dio”. Ecco il testo del messaggio:

Rivolgo un cordiale saluto ai Partecipanti al Congresso Teologico Internazionale, che avrà luogo presso la Pontificia Università Lateranense dal 21 al 24 settembre prossimo, sul tema “La Sapienza della Croce in un Mondo Plurale”. Esso si situa nel contesto delle Celebrazioni Giubilari per il Terzo Centenario di Fondazione della Congregazione passionista e si propone di approfondire l’attualità della Croce nel contesto dei molteplici areopaghi contemporanei. Risponde in tal senso al desiderio di San Paolo della Croce di adoperarsi affinché il Mistero pasquale, centro della fede cristiana e carisma della Famiglia religiosa passionista, venga irradiato e diffuso, in risposta alla Carità divina e per venire incontro alle attese e alle speranze del mondo.

L’amore compassionevole del Crocifisso

L’Apostolo Paolo parla di ampiezza, lunghezza, altezza e profondità dell’amore di Cristo. Contemplando il Crocifisso, vediamo ogni dimensione umana abbracciata dalla misericordia di Dio. Il suo amore kenotico e compassionevole tocca, attraverso la Croce, i quattro punti cardinali e raggiunge le estremità della nostra condizione, congiungendo in modo inscindibile il rapporto verticale con Dio e quello orizzontale con gli uomini, in una fraternità che la morte di Gesù ha definitivamente reso universale. L’immensa potenza salvifica che si sprigiona dalla debolezza della Croce indica alla teologia l’importanza di uno stile che sappia unire l’altezza del pensiero all’umiltà del cuore.


Di fronte al Crocifisso, essa è pure invitata a rivolgersi alla condizione più fragile e concreta dell’uomo e a rinunciare a modalità e intenti polemici, condividendo con animo lieto la fatica dello studio e ricercando con fiducia i preziosi semi che il Verbo sparge nella pluralità frastagliata e talvolta contraddittoria della cultura. La Croce del Signore, fonte di salvezza per l’uomo di ogni luogo e di ogni tempo, è perciò attuale ed efficace anche e soprattutto in un frangente, quale quello contemporaneo, caratterizzato da mutamenti rapidi e complessi.

Molto opportunamente, dunque, il Congresso teologico si propone di declinare la Sapientia Crucis in vari ambiti – come le sfide delle culture, la promozione dell’umanesimo e del dialogo interreligioso e i nuovi scenari dell’Evangelizzazione –, associando alla riflessione scientifica una serie di manifestazioni che ne attestano l’incidenza benefica in diversi contesti.

Evangelizzazione vicina all’uomo

Auspico dunque che l’iniziativa, promuovendo fecondi confronti teologici, culturali e pastorali, contribuisca a una lettura rinnovata delle sfide contemporanee alla luce della Sapienza della Croce, per favorire un’evangelizzazione fedele allo stile di Dio e vicina all’uomo. Nel formulare cordiali auspici per le giornate di studio, invoco la protezione della Vergine Santa e di San Paolo della Croce, e di cuore imparto ai Relatori, agli Organizzatori e a quanti prendono parte all’importante Assise la Benedizione Apostolica, a tutti chiedendo di continuare a pregare per me.