Da mesi, per il motivo che tutti sappiamo, è in corso una mobilitazione mai vista prima in Spagna.
Molto meno recentemente, per lo stesso motivo già noto, si sta verificando una mobilitazione mai vista prima tra i cattolici.
Non è una novità che si organizzino preghiere sia in Spagna che in altri Paesi cattolici… per motivi e protagonisti diversi.
- Rosario maschile, ecc.
Ma nelle ultime settimane sono stati pubblicati su diversi media articoli d’opinione, scritti da persone che rappresentano alcune organizzazioni, su questi eventi e sui loro organizzatori.
È anche frequente che nelle interviste condotte con importanti membri della gerarchia ecclesiastica venga chiesto loro le loro opinioni.
Con risposte che continuano a suscitare curiosità e confusione, poiché in un attimo vengono respinte e subito arriva il messaggio di…
- Non vergognatevi di essere cristiani!
Tralasciando la coerenza delle argomentazioni esposte, visto che tutti abbiamo il diritto di esprimere la nostra opinione, e chi siamo noi per giudicare gli altri.
Ci sono alcune domande che è inevitabile porsi…
Cosa non gli piace?
- Per questo dobbiamo pregare?
- Facciamolo in pubblico?
- Facciamolo per la Spagna?
- Che l’idea non è venuta da loro?
- Che gli tolgano importanza?
- Che rompiamo il discorso che uniforma tutti i cattolici?
- Che abbia un background politico?
- Non possiamo essere servi miti?
Non so davvero come rispondere a nessuna di queste domande, né sono riuscito a trovarle negli articoli a cui ho avuto accesso.
Le cause del rifiuto vanno dai motivi di cospirazione all’uso frequente…
- Stai attento con quelli, stanno tramando qualcosa!
- Stai attento e stai lontano da loro!
Pur rileggendo le mie stesse domande, penso che le ragioni di queste reazioni possano essere più semplici.
Da anni viviamo immersi in una spirale di autocancellazioni, e la “Comunità Cattolica” non fa eccezione.
- Siate cattolici, ma ha porte chiuse.
- Sii cattolico, ma non farti vedere (tranne in quegli eventi che, per la loro attrazione turistica, apportano importanti euro alle casse).
- Sii cattolico, ma non preoccuparti.
- Sii cattolico, ma questi problemi non ti riguardano (qui ne emergono alcuni che ci ricordano le parole di Giovanni 18:36 e Luca 6:29).
- Siate cattolici, ma votate per me (anche se difendo le strutture di morte e non di vita).
- Sii cattolico e non farti coinvolgere nella politica, ma… La politica non significa forse lavorare per il bene comune e la giustizia all’interno della nostra comunità?
- Mi dispiace!
Non ho risposte, quello che ho sono sempre più domande.
Un amico mi ha detto che quando mi trovo in questa situazione è meglio tornare alle radici.
E quali radici sono più solide dei Principi Non Negoziabili di Benedetto XVI:
- La difesa della vita dal concepimento alla morte naturale.
- La difesa del matrimonio naturale e della famiglia che nasce da detta unione.
- La libertà educativa dei genitori come primi responsabili dei figli.
- Il bene comune nella sua dimensione nazionale e globale.
Da queste parole possiamo dedurre che essere cattolici non si limita a pregare in silenzio nella nostra camera da letto, ma piuttosto vivere gli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa nella nostra vita quotidiana, nella società, nella comunità, in azienda, in famiglia , e anche in politica.
Ognuno di noi esercita la leadership nei propri ambienti più stretti, evangelizzando con i talenti che ci sono stati dati, perché…
- Dirigere è amare!
Poiché ci consideriamo dalla “parte buona della storia“, sosteniamo le campagne che difendono questi principi…
Rosario maschile
- Rosario a Ferraz
- Pregare non è un crimine
- Pregate per un politico
- Sì alla vita
- No all’eutanasia
- No alla maternità surrogata
- Comuni per la Vita
- Recuperare la memoria dei Martiri del XX secolo
E lo facciamo per il bene comune e la giustizia nelle nostre comunità.
E lo facciamo per la Spagna, riscoprendo la sua storia, lottando contro i leggendari messaggi neri, perché…
- Niente di cui scusarsi!
E lo facciamo per le Comunità Ispaniche di Africa, America, Asia, Europa e Oceania, perché…
- Insieme siamo più forti!
Ma ognuno di noi è unico nella stessa concezione, quindi non dobbiamo essere d’accordo su tutto, ma possiamo essere d’accordo solo in parte.
E questo è già un primo grande passo verso la comunione di tutti i cattolici…
- Cerchiamo ciò che ci unisce e non ciò che ci separa!
Se questo è il tuo caso, scrivici…
Di Vicente Medina Prados, partner e collaboratore di www.enraizados.org
autore su www.espanaenlahistoria.org