Il Papa rinnova il suo “appello per la pace in Sri Lanka”

Parole del Santo Padre dopo la preghiera mariana

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Dopo l’Angelus

Cari fratelli e sorelle,

mi unisco al dolore del popolo dello Sri Lanka, che continua a subire gli effetti dell’instabilità politica ed economica. Insieme ai Vescovi del Paese, rinnovo il mio appello alla pace e imploro coloro che hanno autorità di non ignorare il grido dei poveri e le necessità della gente.

Desidero rivolgere un pensiero speciale al popolo della Libia, in particolare ai giovani e a tutti coloro che soffrono a causa dei gravi problemi sociali ed economici del Paese. Esorto tutti a cercare nuovamente soluzioni convincenti, con l’aiuto della comunità internazionale, attraverso il dialogo costruttivo e la riconciliazione nazionale.


E rinnovo la mia vicinanza al popolo ucraino, quotidianamente tormentato dai brutali attacchi di cui fa le spese la gente comune. Prego per tutte le famiglie, specialmente per le vittime, i feriti, i malati; prego per gli anziani e per i bambini. Che Dio mostri la strada per porre fine a questa folle guerra!

Si celebra oggi la Domenica del Mare. Ricordiamo tutti i marittimi, con stima e riconoscenza per il loro prezioso lavoro, come pure i cappellani e i volontari di “Stella Maris”. Affido alla Madonna i marittimi che si trovano bloccati in zone di guerra, perché possano tornare a casa.

Saluto il gruppo del Collegio São Tomás di Lisbona e i fedeli di Viseu, Portogallo; il Coro “Siempre así” dalla Spagna, i giovani dell’Arcidiocesi di Berlino e i ragazzi della Cresima di Bolgare (Bergamo). Rivolgo il saluto ai pellegrini polacchi e lo estendo ai partecipanti al pellegrinaggio annuale della famiglia di Radio Maria al Santuario di Częstochowa. E saluto i sacerdoti di vari Paesi partecipanti al corso per formatori di seminario organizzato dall’Istituto Sacerdos di Roma.

E a tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!