L’esempio di San Gabriele nella ricerca di Dio

Messaggio di Papa Francesco per l’apertura dell’anno giubilare nel centenario della canonizzazione del passionista patrono d’Abruzzo e dei giovani italiani

Messaggio del Papa al vescovo di Teramo ©️Vatican Media

Il vescovo di Teramo-Atri monsignor Lorenzo Leuzzi ha aperto sabato 27 febbraio la Porta Santa nel Santuario di Isola del Gran Sasso dando inizio alle celebrazioni del giubileo per il centenario della canonizzazione di San Gabriele dell’Addolorata. La cerimonia, avvenuta nel giorno della memoria liturgica del santo patrono d’Abruzzo e dei giovani italiani, amato e venerato in tutto il mondo, giunge con un anno di ritardo a causa della pandemia di Covid-19. San Gabriele fu infatti canonizzato da Papa Benedetto XV il 13 maggio 1920. Il giubileo è promosso dalla Diocesi di Teramo-Atri insieme alla Congregazione dei Padri passionisti, è particolarmente rivolto ai giovani, per i quali sono previste diverse iniziative, e durerà fino al 27 febbraio del prossimo anno.

Durante la cerimonia, alla quale ha potuto partecipare un numero limitato di fedeli a causa delle restrizioni sanitarie, il vescovo Leuzzi ha letto il messaggio inviato dal Santo Padre che riproduciamo integralmente:

“Al Caro Fratello monsignor Lorenzo Leuzzi, Vescovo di Teramo-Atri

Sono trascorsi cent’anni da quando il mio Predecessore Benedetto XV canonizzò San Gabriele dell’Addolorata, morto a Isola del Gran Sasso il 27 febbraio 1862, all’età di 24 anni. Tale evento evidenziò che la sua testimonianza cristiana fu così straordinaria e singolare, da poter essere additata come modello per tutta la Chiesa, specialmente per le nuove generazioni.

Nel ricordare il significativo anniversario, desidero unirmi spiritualmente a codesta Diocesi, ai Padri Passionisti, alle comunità cristiane abruzzesi e molisane, come pure a quanti prenderanno parte all’inizio del Giubileo con l’apertura della porta santa presso il Santuario dedicato al Santo patrono della gioventù. Auspico che le manifestazioni programmate per il Centenario possano ravvivare l’affetto e la devozione di quanti vedono in questo Santo così amato un esemplare testimone del Vangelo e un intercessore presso Dio.


Gabriele era un giovane del suo tempo, pieno di vita e di entusiasmo, animato da un desiderio di pienezza che lo spingeva oltre le realtà mondane ed effìmere, per rifugiarsi in Cristo. Ancora oggi egli invita i giovani a riconoscere in sé stessi il desiderio di vita e di appagamento, che non può prescindere dalla ricerca di Dio, dall’incontro con la sua Parola sulla quale ancorare la propria esistenza, dal servizio ai fratelli, specialmente i più fragili.

Con la sua vita, breve ma intensa, ha lasciato un’impronta che perdura in tutta la sua efficacia. Possa l’esempio di questo giovane religioso passionista, forte nella fede, fermo nella speranza e ardente nella carità, guidare il cammino delle persone consacrate e dei fedeli laici nella tensione di amore verso Dio e verso il prossimo. Specialmente in questo tempo di emergenza sanitaria e di conseguente fragilità economica e sociale, è necessario che i discepoli del Signore diventino sempre più strumenti di comunione e
di fraternità, estendendo agli altri la carità di Cristo ed irradiandola con atteggiamenti concreti di vicinanza, di tenerezza e di dedizione.

A quanti prenderanno parte alle diverse iniziative promosse per vivere nella preghiera e nella carità questo significativo Anno giubilare, auguro di poter riscoprire il Signore, scorgendolo nel volto di ogni fratello e sorella ai quali offrire consolazione e speranza. Con tali sentimenti, mentre chiedo di pregare per me, di cuore invio la Benedizione Apostolica”.

Il giubileo di San Gabriele coincide con quello per i 300 anni della fondazione dei Passionisti, che si concluderà il 1º gennaio 2022.