San Marco, 25 aprile

Evangelista

Carlo Maratta

L’evangelista Marco nacque in una ricca famiglia ebraica. Di lui sappiamo solo quanto narrato negli Atti degli Apostoli e in alcune lettere dei santi Pietro e Paolo. Non era un discepolo di Gesù, anche se alcuni studiosi lo identificano con il ragazzo, figlio della vedova Maria, che seguì Gesù dopo il suo arresto nell’orto del Getsemani.

Marco collaborò con l’apostolo Paolo, che incontrò a Gerusalemme. Ha viaggiato con lui a Cipro e, successivamente, a Roma. Nell’anno 66, san Paolo scrive a Timoteo dal carcere romano: “Prendi Marco e conducilo con te, perché mi è utile per il ministero” (2Tm 4,11).

San Marco a Roma e altri viaggi

Non si sa se Marco arrivò a Roma in tempo per assistere al martirio di Paolo, ma la verità è che nella capitale dell’Impero si mise al servizio di Pietro. La Basilica romana di San Marco, nel centro storico, testimonia la sua presenza: si dice che sia stata eretta sul luogo della casa in cui visse l’evangelista.

San Pietro menziona spesso il nome di Marco. Nella sua prima Lettera, ad esempio, leggiamo: “Vi saluta la Chiesa di Babilonia, scelta come voi, e anche mio figlio Marco” (1Pt 5,13). Appare anche negli Atti degli Apostoli (12,12), dopo che Pietro fu miracolosamente liberato dal carcere: “Quando si rese conto di ciò che gli era accaduto, si recò a casa di Maria, madre di Giovanni, detta Marco, dove un folto gruppo era raccolto in preghiera”.

Dopo la morte di Peter, Mark è perduto. Un’antica tradizione lo colloca in Egitto come evangelizzatore e fondatore della Chiesa di Alessandria. Un altro racconta che prima di recarsi in Egitto si recò ad Aquileia (nel nord Italia) per occuparsi dell’evangelizzazione della parte nord-orientale dell’Impero. Lì convertì Ergamora, che fu il primo vescovo della città. Lasciata Aquileia, sembra che, a causa di un temporale, giunse alle Isole Rialtine, nucleo originario della futura città di Venezia. Là sognò un angelo che gli prometteva che avrebbe dormito in quella terra aspettando l’ultimo giorno.

La suprema testimonianza di San Marco

L’evangelista Marco morì, probabilmente tra gli anni 68 e 72, ad Alessandria d’Egitto. Negli Atti di Marco (IV secolo) è scritto che il 24 aprile i pagani lo trascinarono per le strade di Alessandria, legato con delle corde al collo, e poi lo gettarono in prigione. Là fu confortato da un angelo. Il giorno dopo soffrì lo stesso tormento e morì. Il suo corpo era stato destinato alle fiamme, ma fu salvato dai fedeli e sepolto in una grotta.


Da lì fu trasferito, nel V secolo, in una chiesa. Secondo una leggenda, nell’anno 828, di fronte alla minaccia degli arabi, due mercanti veneziani portarono il corpo nella loro città, e lì egli rimane sepolto nella Basilica a lui dedicata. Alcune delle sue reliquie sono conservate anche al Cairo (Egitto), nella Cattedrale di San Marco, sede del Patriarca copto ortodosso.

Il Vangelo “concreto” di Marco

Marco è considerato “lo stenografo” di San Pietro. Il suo Vangelo fu scritto tra gli anni ’50 e ’60. Secondo la tradizione trascrisse la predicazione di Pietro, rivolta soprattutto ai primi cristiani di Roma, senza elaborarla né adattarla a uno schema personale. Per questo il suo Vangelo ha una grande vivacità e chiarezza. Scrisse in greco, la lingua più parlata a quel tempo, con lo scopo di dimostrare la potenza di Gesù Cristo, Figlio di Dio, che si manifestò in numerosi miracoli.

Le parole del Vangelo di Marco “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura” indicano chiaramente, secondo Papa Francesco, ciò che Gesù vuole dai suoi discepoli.

Marco, patrono di Venezia

San Marco venne scelto come patrono principale di Venezia nell’anno 1071. Nel corso dei secoli la città rimase a lui indissolubilmente legata, al punto che il simbolo dell’evangelista, il leone alato, divenne il simbolo della città.

San Marco è anche il patrono dei notai, dei vetrai e degli ottici. È venerato come santo da diverse chiese cristiane, oltre a quella cattolica, tra cui quella ortodossa e quella copta, che lo considerano il loro patriarca.