Santa Messa in occasione della festa di Nostra Signora di Guadalupe

Le parole di Papa Francesco nell’omelia

Vatican Media

Innanzitutto, l’immagine della Vergine impressa sulla tilma è una rappresentazione della Chiesa, che è il corpo di Cristo nel mondo. La Chiesa è chiamata a essere umile, ad accogliere il dono delle virtù di Dio e a profumare il mondo con opere di bene.

In secondo luogo, i fiori che la Madonna chiede a Juan Diego di raccogliere rappresentano le virtù che il Signore infonde nei nostri cuori. Il gesto di raccoglierli ci ricorda di accogliere queste virtù con gratitudine e di metterle in pratica nella nostra vita quotidiana.

In terzo luogo, le parole della Madonna: “Non sono forse qui, che sono tua madre?”, ci ricordano che è sempre con noi, che ci ama e ci protegge. Questo messaggio ci dà speranza e forza nei momenti difficili.

Infine, Papa Francesco sottolinea che il messaggio di Guadalupe non deve essere usato per sostenere ideologie sociali o politiche. Il messaggio di Guadalupe è un messaggio di amore, pace e unità.

L’omelia di Papa Francesco

La prima cosa che viene in mente è l’immagine della Madonna impressa sulla tilma.


È l’immagine del primo discepolo, della madre dei credenti, della Chiesa stessa, che è impressa nell’umiltà di ciò che siamo e di ciò che abbiamo, che non vale molto, ma che sarà qualcosa di grande agli occhi di Dio. È impresso nella tilma.

La Madonna chiede a Juan Diego di fare un piccolo lavoro, raccogliere dei fiori. I fiori, nella mistica, significano le virtù che il Signore infonde nel cuore, non sono opera nostra. L’atto di raccoglierli ci rivela che Dio vuole che accettiamo questo dono, per profumare la nostra debole realtà con opere di bene, eliminando l’odio e la paura.

Se si guarda al messaggio di Guadalupe, le parole della Madonna: “Non sono forse qui, che sono tua madre”, assumono un nuovo significato. Questo “essere” della Vergine, questo “essere” deve rimanere impresso in modo permanente su queste povere vesti, profumate dalle virtù raccolte in un mondo che sembra incapace di produrle. Virtù che riempiono la nostra povertà nella semplicità dei piccoli gesti d’amore, che illuminano la nostra tilma, senza che ce ne accorgiamo, con l’immagine di una Chiesa che porta Cristo nel suo seno.

L’immagine, la tilma, le rose, questo è il messaggio. Così semplice, senza fronzoli. Insieme alla certezza che è mia madre, che è qui. E questo messaggio ci difende da tante ideologie sociali e politiche con cui questa realtà guadalupana viene spesso usata per giustificarsi, giustificare e fare soldi. Il messaggio guadalupano non tollera ideologie di alcun tipo. Solo l’immagine, la tilma, le rose.