Le Giornate di Giovanni Paolo II a Roma

Iniziativa analoga a quella di Cracovia per ricordare il Santo Papa polacco. Coinvolte le università pontificie

Giovanni Paolo II
(C) Acali / Exaudi

Il rettorato di S. Stanislao è stata la cornice della firma della lettera di intenti con cui si dà vita alle Giornate San Giovanni Paolo II a Roma. L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione tra la chiesa di S. Stanislao, la Pontificia Università Giovanni Paolo II di Cracovia e l’omonima fondazione in Vaticano.

Coinvolte le università pontificie

Qual è lo scopo di questa iniziativa?

“Ricordare la persona, il pontificato e l’insegnamento di Giovanni Paolo II e ravvivare l’interesse nei suoi confronti negli ambienti universitari di Roma” spiega mons. Pawel Ptasznik, rettore della chiesa di S. Stanislao. A questo scopo, ci sono già stati incontri con i rettori di alcune università pontificie: Gregoriana, Lateranense, Urbaniana, S. Croce e Angelicum. Presto seguiranno le altre.

“Un’iniziativa che dovrebbe coinvolgere soprattutto i giovani. Vogliamo organizzare una serie di conferenze nelle diverse università e un evento in comune. Inoltre, inviteremo studenti e dottorandi a scrivere articoli sull’insegnamento di Giovanni Paolo II. I migliori saranno premiati anche con la possibilità di leggerli durante una conferenza e di pubblicarli. Se sarà possibile, organizzeremo anche eventi culturali, come un concerto o una mostra.

Recentemente in Polonia ci sono stati attacchi nei confronti di San Giovanni Paolo II, che hanno suscitato una grande reazione popolare. Ma i giovani di questa generazione stanno perdendo un po’ il contatto con la conoscenza del grande Pontefice? Questa iniziativa punta a riscoprire la sua eredità?

“Sì, noi vogliamo organizzare questi eventi in modo positivo. Per esempio gli studenti che frequentano la pastorale nella nostra chiesa hanno 20, 25 anni e non hanno un’esperienza diretta della persona e dell’opera di Giovanni Paolo II. Però sono interessati, ogni volta che ci incontriamo sui suoi insegnamenti c’è grande interesse. Quel pontificato ormai appartiene alla storia. Se vogliamo vivere questa storia così bella dobbiamo in qualche modo ravvivarla e riproporre i temi che stavano a cuore al pontefice”.


Per esempio?

“Abbiamo pensato al tema fede e ragione, in senso ampio, non solo legato all’enciclica. Vogliamo far vedere ai giovani che la fede non è contraria alla scienza, anzi, può trovare nella scienza elementi che illuminano il rapporto tra l’uomo e Dio. Giovanni Paolo II diceva spesso ai giovani che la vita è un dono ma un dono da donare agli altri. Vogliamo mostrare proprio questo: che non è un peso da portare ma qualcosa di bello da dare agli altri e da godere insieme”.

Le Giornate di Giovanni Paolo II a Cracovia

Le Giornate si ispirano a quelle che dal 2006 si tengono a Cracovia. Due le date proposte: 18-22 marzo o 15-19 aprile 2024. “Sarà un’ottima opportunità per collaborare con le università pontificie, commemorare l’insegnamento di Giovanni Paolo II e rileggerlo. È il motivo che ha ispirato le Giornate iniziate subito dopo la sua morte” spiega don Robert Tyrala, rettore dell’ateneo polacco. “Un’opportunità di avvicinarci ai giovani usando il loro linguaggio. A Cracovia è stata anche avviata la pubblicazione dell’opera omnia cominciando dalla tesi di dottorato di Wojtyla. Ora è il momento di tradurre a Roma questa esperienza”.

Infine, mons. Dariusz Giers, amministratore della Fondazione vaticana, ha annunciato la creazione di un comitato d’onore e di uno scientifico con rappresentanti dei rettori della università pontificie. Ci saranno rappresentanti delle facoltà di teologia, un esperto di media, forse anche di filosofia o altri campi scientifici. Ulteriori dettagli organizzativi saranno disponibili entro la fine dell’anno.