“Un appello alla pace, alla speranza e alla preghiera”

Messaggio dal discorso del Papa dopo l’Angelus

Vatican Media

Papa Francesco ha ricordato nelle sue parole dopo l’Angelus il nuovo Beato Padre Giuseppe Beotti, le vittime dell’esplosione di Stepanakert, i martiri dell’Ucraina, il Sinodo dei Vescovi e Santa Teresa di Gesù Bambino. Per tutti ha chiesto preghiere, in particolare la preghiera del Rosario, che oggi inizia il suo mese, e l’impegno nelle missioni.

Dopo l’Angelus

Cari fratelli e sorelle!

Ieri, a Piacenza, è stato proclamato beato don Giuseppe Beotti, ucciso in odio alla fede nel 1944. Pastore secondo il cuore di Cristo, non esitò ad offrire la propria vita per proteggere il gregge a lui affidato. Un applauso al nuovo beato!

Seguo in questi giorni la drammatica situazione degli sfollati del Nagorno-Karabakh. Rinnovo il mio appello al dialogo tra l’Azerbaigian e l’Armenia, auspicando che i colloqui tra le parti, con il sostegno della Comunità internazionale, favoriscano un accordo duraturo che ponga fine alla crisi umanitaria. Assicuro la mia preghiera per le vittime dell’esplosione di un deposito di carburante avvenuta nei pressi della città di Stepanakert.

Oggi inizia il mese di ottobre, il mese del Rosario e delle missioni. Esorto tutti a sperimentare la bellezza della preghiera del Rosario, contemplando con Maria i misteri di Cristo e invocando la sua intercessione per le necessità della Chiesa e del mondo. Preghiamo per la pace, nella martoriata Ucraina e in tutte le terre ferite dalla guerra. Preghiamo per l’evangelizzazione dei popoli. E preghiamo anche per il Sinodo dei Vescovi, che in questo mese vivrà la prima Assemblea sul tema della sinodalità della Chiesa.


Oggi si festeggia Santa Teresa del Bambino Gesù, Santa Teresina, la santa della fiducia. Il prossimo 15 ottobre si pubblicherà una Esortazione apostolica sul suo messaggio. Preghiamo Santa Teresina e la Madonna. Ci aiuti Santa Teresina ad avere fiducia e a lavorare per le missioni.

Saluto tutti voi, romani e pellegrini d’Italia e di tanti Paesi. In particolare saluto il gruppo del Santuario della Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane in Roma, i fedeli di una parrocchia di Catania, i cresimandi di Porto Sant’Elpidio, gli scout di Afragola e le confraternite di Arcieri Storici e di Cavalieri di San Sebastiano. Un pensiero e un incoraggiamento rivolgo all’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno.

Oggi qui accanto a me, potete vedere, ci sono cinque bambini, in rappresentanza dei cinque continenti. Insieme con loro desidero annunciare che nel pomeriggio del 6 novembre, nell’Aula Paolo VI, incontrerò bambini di tutto il mondo. L’evento, patrocinato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, avrà come tema “Impariamo dai bambini e dalle bambine”. Si tratta di un incontro per manifestare il sogno di tutti: tornare ad avere sentimenti puri come i bambini, perché a chi è come un bambino appartiene il Regno di Dio. I bambini ci insegnano la limpidezza delle relazioni e l’accoglienza spontanea di chi è forestiero e il rispetto per tutto il creato. Cari bambini, vi aspetto tutti per imparare anch’io da voi.

A tutti auguro una buona domenica. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!