Giornata della Terra: videomessaggio del Pontefice

“Insieme per un pianeta più giusto e più equo”

Giornata della Terra
Il S. Padre durante il videomessaggio © Vatican Media

In occasione della Giornata Mondiale della Terra indetta nel 1970 che si tiene ogni anno il 22 aprile, il S. Padre ha inviato un videomessaggio in cui ricorda che la natura e la pandemia ci insegnano “quello che dobbiamo fare per creare un pianeta giusto, equo, sicuro dal punto di vista ambientale”. Ecco il testo del messaggio diffuso dalla Sala Stampa vaticana:

Fratelli e sorelle, in questa commemorazione della Giornata della Terra, è sempre bene ricordare che le cose che da tempo ci diciamo reciprocamente, non devono cadere nell’oblio. Da tempo stiamo prendendo maggiormente coscienza che la natura merita di essere protetta, anche per il solo fatto che le interazioni umane con la biodiversità [che Dio ci ha dato] devono avvenire con la massima attenzione e con rispetto: prendersi cura della biodiversità, prendersi cura della natura. E tutto ciò in questa pandemia lo abbiamo imparato molto di più.

La lezione della pandemia

Questa pandemia ci ha pure mostrato che cosa avviene quando il mondo si ferma, fa una pausa, anche se per pochi mesi. E l’impatto che ciò ha sulla natura e sul cambiamento climatico, con una forza, in un modo tristemente positivo no? In altre parole, fa male. E questo ci dimostra che la natura globale ha bisogno delle nostre vite su questo pianeta. Ci coinvolge tutti, sebbene in molteplici forme, diverse e inequivocabili; e così ci insegna anche di più su quello che dobbiamo fare per creare un pianeta giusto, equo, sicuro dal punto di vista ambientale. In sintesi, la pandemia del Covid ci ha insegnato questa interdipendenza, questo condividere il pianeta.

Non c’è tempo da perdere

Ed entrambe le catastrofi globali, il Covid e il clima, dimostrano che non abbiamo più tempo per aspettare. Che il tempo ci incalza e che, come il Covid-19 ci ha insegnato, sì abbiamo i mezzi per affrontare la sfida. Abbiamo i mezzi. È il momento di agire, siamo al limite. Vorrei ripetere un detto antico, spagnolo: “Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo qualche volta, la natura non perdona mai”. E quando s’innesca questa distruzione della natura è molto difficile frenarla. Ma siamo ancora in tempo. E saremo più resilienti se lavoreremo insieme invece di farlo da soli. L’avversità che stiamo vivendo con la pandemia, e che avvertiamo già nel cambiamento climatico, ci deve spronare, ci deve spingere all’innovazione, all’invenzione, a cercare cammini nuovi.


Da una crisi non si esce uguali, usciamo migliori o peggiori. Questa è la sfida, e se non usciamo migliori percorriamo un cammino di autodistruzione. Che tutti voi… anch’Io mi unisco a voi, a un appello a tutti i leader del mondo affinché agiscano con coraggio, operino con giustizia e dicano sempre la verità alle persone, perché la gente sappia come proteggersi dalla distruzione del pianeta, come proteggere il pianeta dalla distruzione che molto spesso noi inneschiamo. Grazie per quello che fate, grazie per le buone intenzioni, grazie per esservi riuniti. E auguri a tutti.

Quella odierna è la 51.ma edizione della Giornata della Terra. L’evento di sensibilizzazione per la tutela ambientale mobilita un miliardo di persone in 193 Paesi e coinvolge circa 75.000 partners.